IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

giovedì 4 luglio 2019

L’Enel gli chiede 45 mila euro: vince la causa dopo 10 anni

Dopo la sostituzione del contatore guasto nel 2009, l’ente di gestione del servizio elettrico gli aveva chiesto il pagamento di consumi arretrati. Per questo a Pietro Grippi, l’Enel che oggi prende il nome di Servizio elettrico nazionale, avvio una procedura per il pagamento di 45 mila euro a titolo di risarcimento.
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Dopo 10 anni però sembra essere finito l’incubo dell’uomo che è riuscito a dimostrare l’infondatezza della richiesta, riuscendo ad ottenere la revoca del decreto ingiuntivo. Il gestore è anche stato condannato al pagamento di 4.300 euro.
Il giudice onorario della terza sezione civile del Tribunale, Francesca Taormina, ha accolto le tesi dell’avvocato Giuseppe Geraci secondi cui i consumi sarebbero sì avvenuti quando il panificio di via Amedeo d’Aosta, a Settecannoli, era sotto sequestro per altre vicende e in parte inattivo ma il modo di procedere dell’allora Enel fu discutibile. Il gestore sostituì il contatore guasto, con una percentuale di errore dell’80 per cento sui consumi effettivi, senza dare la possibilità all’utente di difendersi rispetto all’ipotesi avanzata. Il modo di procedere venne  contestato anche dall’amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale.
Determinante per la decisione del giudice è stata anche la perizia del consulente tecnico nominato dallo stesso tribunale. L’Enel, in sostanza, avrebbe dovuto seguire la regolare prassi per accertare la situazione del contatore. “Incombe al gestore dimostrare la corrispondenza tra il dato fornito dal contatore e il dato trascritto nella fattura”, si legge nella sentenza. La valutazione, inoltre, sarebbe dovuta essere dettagliata e doveva essere resa nota al cliente prima di operare la sostituzione del contatore. Cosa che è necessario fare, secondo quanto disposto dall’Authority per l’energia, informando in maniera dettagliata il cliente, perché possa effettuare le sue considerazioni.

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Scandalo a Reggio Emilia, “lavaggi del cervello” per affidamenti illeciti

Tra i 18 arrestati, anche il Sindaco del Pd di Bibbiano Andrea Carletti


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Diciotto persone, tra cui il sindaco Pd di Bibbiano Andrea Carletti, politici, medici, assistenti sociali, liberi professionisti, psicologi e psicoterapeuti di una Onlus di Torino sono stati stati raggiunti da misure cautelari dai carabinieri di Reggio Emilia.

Al centro dell’inchiesta ‘Angeli e Demoni’, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Salvi, la rete di servizi sociali della Val D’Enza, accusati di aver redatto false relazioni per allontanare bambini da famiglie e collocarli in affido retribuito da amici e conoscenti. Gli indagati sono decine e quello ricostruito dagli investigatori è un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro. Tra le contestazioni emergono ‘lavaggi del cervello’ ai minori in sedute di psicoterapia, anche con impulsi elettrici per “alterare lo stato della memoria”. Tra i reati contestati frode processuale, depistaggio, abuso d’ufficio, maltrattamento su minori, lesioni gravissime, falso in atto pubblico, violenza privata, tentata estorsione, peculato d’uso.
( ANSA)


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