IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

venerdì 30 novembre 2012

ITALIA - La sanità allo sbando: Sul piede di guerra i principali ospedali religiosi

L'allarme dopo i decreti del commissario Bondi sulla riduzione dei fondi. Sanità privata, ultimatum antitagli. "Dal 3 dicembre prestazioni a rischio". Il Gemelli: "Non ce la facciamo più"

di ANNARITA CILLIS
È allarme per i tagli alla sanità. I maggiori ospedali religiosi classificati, tra i quali il Fatebefratelli dell'Isola Tiberina, San Pietro e Vannini, annunciano che "dal 3 dicembre saranno bloccate le prestazioni convenzionate di specialistica ambulatoriale". Anche il Gemelli, che quantifica in 29 milioni le decurtazioni previste nel decreto Bondi, parla di emergenza: "Prima o poi non ce la facciamo più". Intanto le proteste vanno avanti: ieri a scendere in piazza sono stati a Santi Apostoli i lavoratori dell'IdiSan Carlo, da agosto senza stipendio. Mentre i dipendenti del San Raffaele hanno bloccato via Cristoforo Colombo per alcune ore. La protesta dilaga. Sul piede di guerra ora ci sono i principali ospedali religiosi classificati che, dopo i decreti tagliafondi del commissario ad acta per la sanità del Lazio, Enrico Bondi, salvo ripensamenti, bloccheranno chi dal 3 chi dal 6 dicembre tutte le prestazioni specialistiche ambulatoriali in convenzione. Una decisione "dolorosa ma inevitabile per i direttori generali di strutture sanitarie come Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina, il Vannini, il Cristo Re, il San Pietro, il San Carlo Nancy, l'Ospedale israelitico, Santa Lucia e l’Idi, riunitisi sotto la sigla Aris (Associazione Religiosa Istituti SocioSanitari). Mentre il policlinico Gemelli, al quale verranno decurtati 29 milioni, annuncia lo stato di emergenza.

 I TAGLI PREVISTI 

 
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"Nei decreti c’è scritto che i fondi previsti dalla Regione saranno decurtati del 6,85 per cento per le prestazioni sanitarie già erogate nel 2012 dalle nostre strutture. Non abbiamo più budget disponibili per dicembre -hanno spiegato i direttori generali — continueremo a garantire tutte le prestazioni legate all’urgenza e all’emergenza come i pronto soccorsi, la rianimazioni, le prestazioni oncologiche e maternoinfantile". Tagli secondo i vertici "lineari che non tengono conto delle specificità, delle eccellenze, né dei numeri: non è possibile — aggiungono — trattare le nostre strutture come piccole cliniche, noi in media ogni giorno forniamo complessivamente 25mila prestazioni".

Per il direttore generale dell’ospedale Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina, Carlo Maria Cellucci, "i decreti Bondi hanno ridotto i budget del 2012 già sottoscritti con la Regione, questo ci costringe a non poter garantire le prestazioni in convenzione. Abbiamo comunque intenzione di impugnare i decreti davanti al Tar". Futuro incerto anche per i lavoratori. "La prospettiva che un budget del genere possa essere previsto anche per il 2013 potrebbe portarci a drastici interventi anche tra i dipendenti: a rischio potrebbero esserci 8001000 lavoratori", spiega il presidente dell’Aris, Michele Bellomo. Un allarme il loro che potrebbe tradursi in una manifestazione di protesta: "Con molta probabilità scenderemo in piazza giovedì 6 dicembre. Organizzeremo dei sitin davanti ai nostri ospedali, ma stiamo ancora definendo i dettagli", annuncia infatti Roberti.

Il POLICLINICO GEMELLI
Ma a lanciare l’allarme è anche il policlinico Gemelli. "I tagli, per noi saranno di 29 milioni di euro, che equivalgono a circa il 30% di quelli previsti per tutte le strutture sanitarie accreditate del Lazio. Solo cinque milioni peseranno sul reparto di Emergenza e sul pronto soccorso", spiegano i vertici. "Noi abbiamo già iniziato un percorso di risanamento che porterà entro il 2014 alla riduzione oltre 70 milioni di euro senza diminuire le prestazioni, ma con questa nuova e dra¬stica riduzione dei fondi rischiamo di non farcela prima o poi» spiega il direttore del policlinico, Maurizio Guizzardi. Il direttore amministrativo dell’Università Cattolica, Marco Elefanti è drastico: "Siamo in emergenza. Ci sono fortissimi crediti con la Regione, siamo esposti con le banche. Viviamo di espedienti per mantenere gli impegni con i dipendenti e fornitori, ma di questo passo non durerà molto". E si affaccia anche per il Gemelli l’ipotesi di impugnare i decreti del commissario, ma non di bloccare le prestazioni non urgenti.

IL CAMPUS BIOMEDICO
E al coro si aggiunge anche l’Università Campus Biomedico. Per "garantire il futuro", spiegano "la struttura sarà costretta anche a una riduzione dei servizi sanitari: sarà chiuso un reparto di degenza, ridurremo del 20% i costi per beni e servizi". Mentre i componenti del comitato esecutivo e della direzione hanno deciso "la riduzione della propria retribuzione fino a un’aliquota massima del 20% dal primo gennaio 2013".






Fonte: http://roma.repubblica.it

Disoccupati record: 2 milioni 870 mila Camusso: “Il 2013 andrà anche peggio”, l'unica crescita portata dal governo Monti è quella dei disoccupati

 
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In un anno + 2,3% di senza lavoro: mai così tanti. E tra i giovani sono aumentati dello 0,6% in un mese
Record di italiani disoccupati a ottobre: sono 2 milioni e 870 mila. È il livello più alto sia dall’inizio delle serie storiche mensili, gennaio 2004, sia dall’inizio delle serie trimestrali, IV trimestre 1992. Lo rileva l’Istat in base a dati provvisori e destagionalizzati. È insomma un record assoluto. E non è il solo dato negativo. Sono a livelli mai visti i senza lavoro tra i giovani e quanti un lavoro ce l’hanno, ma è precario.

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Il tasso di disoccupazione si è attestato a ottobre, secondo le stime provvisorie dell’Istat, a un livello record dell’11,1% in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto a settembre e di 2,3 punti nei dodici mesi. A ottobre gli occupati sono 22 milioni 930 mila, sostanzialmente stabili rispetto a settembre. Su base annua si registra un calo dello 0,2% (-45 mila unità). Il tasso di occupazione è pari al 56,9%, in aumento di 0,1 punti percentuali nel confronto congiunturale, invariato rispetto a dodici mesi prima. Il numero di disoccupati, pari a 2 milioni 870 mila, aumenta del 3,3% rispetto a settembre (+93 mila unità). La crescita della disoccupazione riguarda sia la componente maschile sia quella femminile. Su base annua si registra una crescita del 28,9%

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Record anche di precari Nel terzo trimestre i dipendenti a termine sono 2 milioni 447 mila a cui si aggiungono 430 mila collaboratori, sommando le due categorie si arriva a 2 milioni 877 mila lavoratori precari, il massimo dall’inizio delle serie trimestrali relative, dal III trimestre 2004. Se si guarda solo ai dipendenti a tempo il record è dal III trimestre ’93

Senza precedenti i senza lavoro tra i giovani Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 639 mila e rappresentano il 10,6% della popolazione in questa fascia d’età. A ottobre scorso, rileva l’Istat nelle stime provvisorie, il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè l’incidenza dei disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca, è pari al 36,5%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 5,8 punti nel confronto tendenziale. Si tratta di un livello record.

Camusso: “Il 2013 sarà anche peggio” «Il 2013 sul lato dell’occupazione sarà ancora più pesante del 2012, che già è stato l’anno più pesante di questi anni di crisi». È quanto ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a margine di un convegno alla Provincia di Roma sulla maternità negata. «Non essendo intervenuti - ha spiegato - con risposte ai fattori che determinano le difficoltà l’effetto è moltiplicatore». I dati dell’Istat, ha proseguito Camusso, «confermano che l’effetto recessivo delle politiche economiche è stato molto profondo e che le scelta di non occuparsi di politiche di sostegno ai redditi più deboli e di politica industriale determinano una crescente crisi occupazionale e del sistema produttivo e il prezzo più alto di tutto questo lo si paga nel Mezzogiorno». Per un rilancio del sistema produttivo del Paese, ha aggiunto, «servono gli investimenti, se questi non ci sono andiamo incontro a una deriva di riduzione dell’economia e dell’occupazione» sempre peggiore.

Fonte:  http://www.lastampa.it

Auto blu su un parcheggio disabili a Ikea: la foto su Facebook

Auto blu su un parcheggio disabili a Ikea: la foto su Facebook
Auto blu su un parcheggio disabili a Ikea: la foto su Facebook
ROMA – Auto blu su un parcheggio per disabili. La foto è stata scattata in un parcheggio di Ikea ed è stata poi postata su Facebook.
La vettura è stata lasciata con tanto di lampeggiante. Chi l’ha postata su Facebook ha poi scritto: “Serve aggiungere altro?”.

Commento di Oliviero Mannucci: I politici stanno tagliando anche la sanità pubblica, che già funzionava da schifo, figuriamoci se si preoccupano di dove posteggiare l'auto blu !?

giovedì 29 novembre 2012

Befera: "Contrario a detraibilità scontrini"?

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Il direttore dell'Agenzia delle Entrate non trova corretta 'l'onestà per convenienza': "La misura non porta i vantaggi sperati". Il sistema fiscale è troppo complicato. "Mi piacerebbe eliminare il Cud". E dice no alla definizione di 'evasione di necessità'

Oliviero Mannucci: I cittadini italiani invece non trovano corretta la disonestà per convenienza della quasi totalità della classe politica e dirigeziale dello Stato Italiano, ma nonostante tutto i politici continuano a rubare mentre l'Italia sta andando a catafascio giorno per giorno.

  ROMA -  "Sono contrario al contrasto di interesse", ossia la norma che consente di detrarre gli scontrini inserita a delega fiscale grazie a un emendamento approvato dalla commissione del Senato. Al direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervenuto alla presentazione del libro 'Il Salasso', non piace "l'onestà per convenienza":  "non la trovo corretta - ha detto - e la misura non porta quei vantaggi di cui tutti parlano".  "L'onestà - ha ricordato Befera - è qualcosa che sa il Padreterno, noi cerchiamo di saperlo, ma non riusciamo a stabilirlo. La trasparenza sì che si può stabilire".

Oliviero Mannucci: Mentre i cittadini italiani devono pagare tutto fino all'ultimo centesimo, molti politici oltre ai stipendi elevatissimi, alla assistenza sanitaria a parte e a tutti i benefit che hanno, comprese le auto blu, aeri blu, le case regalate o ad affitto agevoltassimo, prendono soldi da partito per la loro "attività politica" facendo solo una autocertificazione. Se vale per i "capi" questa regola, mi spieghi il signor Befera, perchè il cittadino non dovrebbe essere creduto sulla parola quando dichiara i suoi redditi, sudati spesso con fatica e sacrifici?

La norma prevede la possibilità di dedurre dalla dichiarazione dei redditi scontrini e ricevute, incentivando così i consumatori a farne richiesta. Sarà il governo, mettendo in atto la delega, a disciplinare la misura prevedendo le "opportune fasi applicative" e le "eventuali misure di copertura". Il contrasto d'interessi dovrà essere "selettivo" e "con particolare riguardo alle aree maggiormente esposte al mancato rispetto dell'obbligazione tributaria".

Oliviero Mannucci: Questo è l'unico modo per diminuire l'evasione fiscale, voluto dalla stragrande maggiornaza degli italiani, a Befera non torna, perchè a breve rischierebbe di rimanere a spasso. Del resto meglio questa soluzione, che quella già praticata oggi da moltissimi professionisti che fanno pagare il conto con fattura o senza fattura per difendersi spesso dall'esosità dello Stato, che incassa e spesso spreca il denaro pubblico senza ritegno. Denaro guadagnato con fatica da chi lavora veramente. In USA caro Befera, la deduzione dagli scontrini c'è da decenni e funziona benissimo.

No evasione di necessità. Befera non vuole sentire parlare di 'evasione di necessità' fatta, cioè, da coloro che non pagano perché sono in difficoltà. "Io mi chiedo: chi è che stabilisce se l'evasione è fraudolenta o di necessità? - ha detto il direttore dell'Agenzia -. Lo decidiamo noi? Lo decide il contribuente? L'evasione è una e tutta uguale - ha continuato Befera - poi perché le tasse non vengono pagate è una cosa secondaria".

Oliviero Mannucci:  A proposito di questo c'è un precedente, un giudice fiorentino ha assolto un imprenditore che non ha pagato l'Iva, in quanto la sua azienda, dai libri contabili, risultava in oggettiva difficoltà. E' facile vederlo, basta guardare la contabilità complessiva. Se è così difficile capire lo stato di un azienda a livello economico, allora vale anche per la Guardia di Finanza, che spesso, in base alla contabilità richiede alle imprese più del dovuto apponendo delle motivazioni assurde. Ad un negoziante di Firenze, che sta in una zona perferica della città, gli hanno chiesto di pagare più del dovuto, perchè secondo i finanzieri il negozio era in una zona centrale piena di turisti, cosa non vera assolutamente!

Fisco complicato. Il direttore dell'Agenzia delle Entrate ha poi ricordato che il sistema fiscale italiano "non è assolutamente semplice: in quarant'anni di manipolazioni - ha aggiunto - è diventato supercomplesso". Quanto al rapporto con i contribuenti Befera ha assicurato: "Lavoriamo da quattro anni con gli uffici perché ci sia massima correttezza nel rapporto con i cittadini. Il primo problema del cittadino è essere ascoltato".

Oliviero Mannucci: Se l'IVA si facesse pagare solo all'origine ( al grossista per intenderci), come già fanno molti paesi, tutto sarebbe molto più semplice. In molti paesi del mondo ci ridono dietro per il pagamento dell'IVA ad ogni passaggio di mano del bene acquistato.

Troppi pagamenti. Per il direttore dell'Agenzia delle Entrate sono troppi i "108 adempimenti e 113 pagamenti l'anno, comprensivi di quelli che si fanno all'Agenzia delle Entrate, all'Inps, all'Inail, agli enti locali" che il fisco conta ogni anno. Befera ha riferito che è in corso un confronto con le associazioni per uno sfoltimento di questi adempimenti. "Quello che potrò eliminare per via amministrativa eliminerò, per il resto saranno necessari interventi normativi", ha concluso.

Oliviero Mannucci: Si gli adempimenti sono tantissimi e complicatissimi, ma il vero problema è la pressione fiscale elevatissima, che scoraggia ad imprendere.E' inutile fare leggi per aprire un attività in un ora, se poi quello che segue è un vero calvario.
Cud. "Stò cercando di togliere il Cud", ha poi detto Befera, spiegando che è un documento che "il sostituto d'imposta dà al contribuente, il quale lo consegna a commercialisti o Caf, che poi lo trasmettono a noi. Ma perché non arriva direttamente a noi?". Befera ha spiegato che per questo però servirebbe un intervento normativo.

 Oliviero Mannucci: Si chiama "magna magna", farsi fare il CUD infatti costa e permette ai sindacati di rastrellare aderenti e la relativa quota sociale.

 Fonte: http://www.repubblica.it

 

mercoledì 28 novembre 2012

Saldi di propaganda: Primarie del PD, “coglionamenti” e “coglionati”

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Italia: paese di “coglionamenti” e “coglionati”. Le primarie del Pd sono un bluff enorme. Buone solo per raccattare fondi, far propaganda e sparar balle. Un giornalista di linkiesta è riuscito a votare 2 volte alle primarie ed un giornalista di Libero è riuscito a votare 3 volte… noi, non siamo andati perché non avevamo i 2 euro per votare…
Per votare erano necessari 2 euro. Può definirsi un voto a pagamento? Ed ancora… non è più la politica a pagare i voti, ma siete voi a pagare la politica per votare!  Cazzo è fantastico, finalmente sono allo scoperto!
I soldi dei finanziamenti pubblici sono finiti ed allora ti invento le primarie a pagamento, qualcosa si dovrà pur raccimolare….
Una “genialata” è l’aver dato la possibilità di votare (sempre a pagamento) anche agli stranieri, nonostante non abbiano diritto al voto per le elezioni in Italia. Se le inventano proprio tutte… non solo fregano gli italiani ma ora hanno superato qualsiasi confine. Perché i soldi son sempre buoni, soprattutto se vengono dalla povera gente, che magari crede alle stronzate propagandistiche.
In tutta questa presa per il culo, c’è la ciliegina sulla torta della propaganda… siete pronti?
Hanno partecipato alle primarie del Pd numerosi elettori del Pdl, che sostengono la candidatura di Renzi…
Se questa non è una buffonata propagandistica utile solo per fare pubblicità al Pd, raccogliere fondi e riempire “vasetti di merda”… Cicciolina è ancora vergine!

Fonte:  http://www.mondoraro.org

Monti: "Servizi sanitari a rischio" Cgil insorge "Vuole privatizzarli"

(AGI) - Palermo, 27 nov. - Grido d'allarme di Monti, stavolta nel mirino e' la sanita'. Ed e' subito polemica. "Il nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantito se non si individuano nuove modalita' di finanziamento" dice il Presidente del Consiglio intervenendo in collegamento a Palermo durante l'inaugurazione di un centro biomedico della fondazione Ri.Med. 

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"Il momento e' difficile - ha premesso il premier - la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti. E il comparto medico non e' stato esente ne' immune" dalla crisi.
  "Il governo - ha continuato Monti - e' pero' un vostro alleato prezioso". - "Abbiamo la consapevolezza di vivere un momento difficile - ha premesso Monti - la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti. E' importante riflettere sulle lezioni impartite dalla crisi. Il campo medico non e' un'eccezione, le proiezioni di crescita economica e quelle di invecchiamento della popolazione mostrano che la sostenibilita' dei sistemi sanitari, incluso il nostro servizio sanitario nazionale, di cui andiamo fieri potrebbe non essere garantita se non ci saranno nuove modalita' di finanziamento e di organizzazione dei servizi e delle prestazioni.
La posta in palio e' chiaramente altissima - ha continuato Monti - l'innovazione medico-scientifica, soprattutto nella fase di industrializzazione, deve partecipare attivamente alla sfida considerando il parametro costo-efficacia un parametro non piu' residuale".
Successivamente Palazzo Chigi ha diffuso una nota di precisazione sull'argomento. "Contrariamente a quanto riportato dai media - afferma la nota - il Presidente ha voluto attirare l'attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari per contrastare l'impatto della crisi. Cio' vale, peraltro, per tutti i settori della pubblica amministrazione. Le soluzioni ci sono, e vanno ricercate attraverso una diversa organizzazione piu' efficiente, piu' inclusiva e piu' partecipata dagli operatori del settore. Le garanzie di sostenibilita' del servizio sanitario nazionale non vengono meno".
"Per il futuro - afferma Palazzo Chigi - e' pero' necessario individuare e rendere operativi modelli innovativi di finanziamento e organizzazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie", aggiunge la nota del governo. "Il Presidente - si spiega - non ha messo in questione il finanziamento pubblico del sistema sanitario nazionale, bensi', riferendosi alla sostenibilita' futura, ha posto l'interrogativo sull'opportunita' di affiancare al finanziamento a carico della fiscalita' generale forme di finanziamento integrativo. Inoltre - si sottolinea ancora -, egli ha voluto sollecitare la mobilitazione di tutti gli addetti ai lavori, cosi' come degli utenti e dei cittadini, per una modernizzazione e un uso piu' razionale delle risorse".




Fonte: www.agi.it




Commento di Oliviero Mannucci: Ricordate lo spot .... " Se tutti pagano le tasse le tasse ripagano tutti" Ecco la direzione in cui va il nostro governo, pagare le tasse per non ricevere nulla! Mentre la " casta" poco più di 1100 persone, hanno la sanità a parte che costa 10 000 000 di euro l'anno ai cittadini italiani.
 

lunedì 26 novembre 2012

Crisi, crolla la fiducia dei consumatori: a novembre ai minimi dal 1996

ROMA - A novembre l'indice del clima di fiducia dei consumatori scende a 84,8 da 86,2. È quanto fa sapere l'Istat, spiegando che si tratta del dato più basso dal gennaio 1996, ovvero dall'inizio delle serie storiche. Sul peggioramento pesano anche il deteriorarsi delle aspettative su futuro e disoccupazione.
L'Istituto di statistica indica per il mese di novembre una diminuzione sia della componente riferita al clima economico generale (da 71,5 a 69,4), sia quella relativa alla dimensione personale (da 91,0 a 90,9). Invece si registra un miglioramento del clima corrente (da 91,9 a 92,3), al contrario subisce una decisa flessione il dato sulla situazione futura (da 78,2 a 75,2). Nel dettaglio, fa sapere sempre l'Istat, peggiorano le opinioni e le attese sulla situazione economica della famiglia. Il saldo dei giudizi sul bilancio familiare cala, mentre le opportunità attuali di risparmio e le possibilità future segnano un miglioramento. A livello territoriale il clima di fiducia aumenta lievemente nel Mezzogiorno, ma diminuisce nel resto del Paese.

Fonte:  http://www.ilmessaggero.it

L'ITALIA ALLO SFASCIO, MONTI DICE: IL PEGGIO E' PASSATO

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"E' sempre difficile dirlo ma credo che il peggio sia passato" Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Monti a "Che tempo che fa" parlando della crisi in Europa. Per l'Italia "posso avere mie opinioni ma non tocca a me dirlo" osserva Monti. "Nel marzo scorso l'Europa era in una situazione di grandissima incertezza su cosa sarebbe successo. Da marzo ad ora si è deciso che si possono fare interventi per stabilizzare l'Eurozona; c'è un patto europeo per la crescita più aperto di prima all'uso di investimenti pubblici. Tutto ciò - ha aggiunto - ha dato luogo al calo dei tassi interesse e quindi allo strangolamento dei paesi, tra cui l'Italia, si è allentato". Insomma, ha concluso Monti, "non ho dubbi che il peggio sia passato".

Fonte: http://notizie.tiscali.it/

domenica 25 novembre 2012

Spese partiti, nuovo regolamento al Senato ma la trasparenza dei conti rimane lontana

Lunga inchiesta di Report sui fondi dei gruppi parlamentari. Nonostante gli scandali, le nuove norme si limitano ad appaltare il controllo dei bilanci a società esterne. Ma manca la verifica delle singole spese

 

 

 ROMA - I conti dei gruppi parlamentari, nonostante gli scandali che hanno travolto la politica, sono poco trasparenti e rischiano di rimanerlo ancora perché il provvedimento che il Senato si accinge a votare non considera i rendiconti delle singole spese, ma affida a società esterne la revisione contabile dei bilanci nel loro complesso.

La proposta di modifica del regolamento interno che domani il Senato dovrebbe votare è stata al centro di un servizio di Report, dedicato a far luce sull'utilizzo di quei 75 milioni di euro che i gruppi parlamentari, ovvero i partiti, ricevono per le spese dalle presidenze di Camera e Senato. 


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Una cifra non solo ragguardevole e che si aggiunge ai 300milioni di euro che annualmente la legge eroga a tutti i partiti politici per "rimborsi elettorali", ma consente anche vantaggi degni di un paradiso fiscale dal momento che i regolamenti parlamentari non impongono alcun tipo di rendicontazione.

I fondi che i singoli gruppi ricevono serve a mantenere in efficienza un sistema complesso; un gruppo parlamentare ha in organico una folta schiera di personale che gravano sul bilancio del gruppo e percepiscono un'indennità che è qualificata come rimborso, e non come compenso, restando quindi esenta da tasse. L'indennità dei capigruppo inoltre ha un valore del tutto discrezionale, e non viene reso pubblico.

Report denuncia anche la "zona grigia" dei gruppi misti: ai loro membri si continua a garantire un'indennità

tra i 75mila e i 150mila euro annui ciascuno.

In un quadro tanto poco trasparente dove le maglie del controllo sono così larghe,  l'opacità sulla gestione e la destinazione d'uso di tali cifre sembra riguarda anche gli stessi membri dei gruppi parlamentari.

In questo contesto, si inquadra il voto di domani a Palazzo Madama: il nuovo regolamento affiderà ad una società di revisione esterna il bilancio dei gruppi parlamentari ma continuerà a non prevedere la rendicontazione documentale delle spese sostenute dai gruppi parlamentari.

Fonte: http://www.repubblica.it

sabato 24 novembre 2012

Roma, i cortei verso la zona rossa, la classe politica è arrivata alla frutta ! !

Roma paralizzata da cortei e protese. Più di mille agenti blindano i palazzi del potere

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  Roma paralizzata da una giornata di scioperi e manifestazioni. In piazza ci sono tutti dagli studenti agli operai, dai neofascisti di Casapound agli antifascisti militanti. Mille poliziotti sono schierati a presidiare la zona rossa, i palazzi del potere e delle istituzioni, il traguardo che i manifestanti vorrebbero raggiungere e violare perchè stanchi di subire attentati al loro futuro.

 


Il prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro ha stretto una morsa di forze dell'ordine attorno ai "simboli" del potere arrogante della classe politica  non della democrazia come ci continuano a raccontare. I cortei, iniziati in mattinata, per ora si sono svolti senza incidenti. Il traffico della città è bloccato e molti negozianti hanno preferito abbassare le serrande per evitare danni e atti di vandalismo. I due lunghi serpentoni, quello dei Cobas e quello degli studenti, si sono uniti all’altezza di piazza Sant’Andrea della Valle, nei pressi del Senato e il corteo prosegue verso Lungotevere teatro, lo scorso 14 novembre, dei violenti scontri con le forze dell'ordine. Corninua la polemica sui caschi.

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 Molti manifestanti si sono messi in testa una scolapasta per ironizzare sul divieto di portare elmetti protettivi, altri li indossano per "difendersi" dalle forze dell'ordine.  
La manifestazione dei Cobas si è conclusa a Sant'Andrea della Valle. Secondo il portavoce nazionale, Piero Bernocchi, vi avrebbero preso parte "circa diecimila" persone. I partecipanti sarebbero aumentati durante il percorso. La scena descritta è di grande civiltà: "È stata una giornata di massima democrazia". Il leader ha poi criticato le regole delle manifestazioni: "L’Italia è l’unico paese dell’Europa occidentale dove non si può manifestare sotto i palazzi del governo. Perchè, se contestiamo le politiche governative?". Aggiungendo di avere proposto "alla Cgil una manifestazione unitaria e non ha accettato per timore di scontri".

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Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale " Culo a strisce "

 

Università Parma: studentessa accusa il governo ed il ministro Clini, video



Lo sfogo di una studentessa fa tremare la politica

 

 All’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Parma il Ministro Clini ed il Governo sono stati contestati da una giovane studentessa.
Adele Marri, dopo che il ministro aveva consegnato la medaglia d’oro al valore ambientale al Prof. Moroni, prende la parola e da voce alla protesta delle nuove generazioni.


La studentessa muove le sue critiche sul sistema università ed il suo progressivo sgretolamento che il governo non è riuscito ad arginare ma che, addirittura, sta portando avanti attraverso l’introduzione di investitori privati e sponsorizzazioni.
Adele ha rivendicato il diritto allo studio che deve esistere per tutti gli studenti e che è messo a rischio da tesse sempre più alte e dalle riduzioni delle borse di studio.







Ma la ragazza non si è fermata qui e rivolgendosi al ministro Clini gli ha rivolto queste accuse:” non è molto ferrato in temi di ambiente e salute, ma piuttosto interessato, insieme al suo governo, a difendere i profitti di chi sta avvelenando e devastando il territorio da Nord a Sud”, ricordando come il governo stia continuando nella realizzazione della Tav nonostante le proteste, stia mantenendo attiva l’Ilva a Taranto e continui a valutare la possibilità di creare centrali nucleari sul nostro territorio.
Adele ha concluso il suo intervento ritornando sugli incidenti avvenuti durante le manifestazioni ed affermando che per gli studenti l’inaugurazione dell’anno accademico non era più una festa ma bensì un funerale.
Sei minuti non di più sono bastati a questa agguerrita studentessa per tracciare un quadro del nostro Paese tanto realistico quanto preoccupante.

Scritto da: Mariangela Saulino

Fonte: http://vitadadonna.com

Commento di Oliviero Mannucci: Adele sei stata magnifica! Se i politici che ci governano avessero il 10% del sale in zucca che hai dimostrato di avere tu,  l'Italia non sarebbe allo sfascio. 

venerdì 23 novembre 2012

Scontri, il Viminale avverte: «Ci aspettano momenti difficili Si pensa ad arresto differito»

Il ministro Cancellieri: «Siamo preoccupati per possibili emergenze di ordine pubblico»

 

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Ecco come i nostri politici si "sacrificano"  in questo momento difficile per dare l'esempio al paese

 

  ROMA - C'è «grande preoccupazione da mesi» su possibili emergenze di ordine pubblico. «Ci stiamo preparando a momenti difficili, anche perché la situazione economica è difficile». Lo ha detto il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, nel corso di un'informativa al Senato sugli scontri di mercoledì scorso.

L'arresto differito è uno degli strumenti che il Governo vuole mettere in campo contro le violenze di piazza, ha poi aggiunto il titolare del Viminale. «L'arresto differito è uno strumento molto efficace: è una soluzione, anche se parziale, al problema dell'ordine pubblico nel corso delle manifestazioni con persone che intervengono con caschi o passamontagna, che io intendo portare avanti», ha sottolineato Cancellieri, intervenendo nell'aula di Montecitorio per rispondere alle interrogazioni di tutti i gruppi parlamentari sulla gestione dell'ordine pubblico, in occasione delle recenti manifestazioni di piazza. Uno strumento, ricorda la titolare del Viminale, «che ha già dato risposte positive e che pensiamo di applicare». Quanto al daspo, il ministro Cancellieri è più prudente: «Stiamo facendo alcune valutazioni, perché ci sono degli aspetti costituzionali che dobbiamo chiarire. Vedremo come poter adottare questa misura».


«Ci vorrebbe da parte di tutte le forze politiche senso di responsabilità e di consapevolezza che il momento non è facile per nessuno», continua il ministro dell'Interno. «Sono mesi - ricorda la titolare del Viminale - che ci stiamo preparando a momenti difficili, che speriamo di riuscire ad affrontare sempre con la stessa serenità e con la stessa serietà. C'è una situazione di grande preoccupazione ed è anche chiaro che la situazione economica è sicuramente difficile e porta a fare tagli in tutti i campi. Dobbiamo renderci conto che tutti sono chiamati ai sacrifici, negli interessi del Paese».

Fonte:  http://www.ilmattino.it

Ci faranno vivere come a Gaza

DI CHRIS HEDGES
truthdig.com 

Gaza è una finestra sulla distopia (1) che ci sta assalendo.  La  disparità crescente, tra le élite del mondo e tutte le grandi miserabili masse di umanità, riesce a sopravvivere avvolta da una spirale di violenza. Molte regioni povere del mondo, che sono sprofondate nel burrone dell’economia, stanno cominciando ad assomigliare a Gaza, dove un milione e seicentomila palestinesi vivono nel più grande campo di concentramento del pianeta.

Queste zone di martirio, piene di gente pietosamente povera, intrappolata dentro squallide baraccopoli o in villaggi fatti di fango,  recintate con fibre elettroniche che controllano con telecamere di sorveglianza e sorvolate da droni, con le guardie di frontiera e le unità militari che le circondano e sparano per uccidere. Queste zone di distopia da incubo  si estendono dall'Africa sub-sahariana , al Pakistan e alla Cina. Sono luoghi in cui si compiono omicidi mirati, dove dei brutali attacchi militari vengono sferrati contro popoli che non hanno più nessuna difesa, che non hanno  un esercito, una marina o una forza aerea. Tutti i loro tentativi di resistenza, per quanto inefficaci, vanno sempre incontro ad un massacro indiscriminato, uno scempio proprio della moderna guerra industriale.
Nel nuovo panorama mondiale, come nei territori occupati da Israele e nei progetti imperialisti degli Stati Uniti in Iraq, Pakistan, Somalia, Yemen e Afghanistan, vengono perpetrati massacri di migliaia di innocenti  vittime inermi, tutte con l’etichetta della guerra.

Ogni resistenza viene chiamata “provocazione , terrorismo o crimine contro l'umanità”. Lo stato di diritto e il rispetto per le più fondamentali libertà civili  dell’uomo e il diritto di auto-determinazione, sono una semplice finzione messa in scena solo per mantenere delle pubbliche relazioni  e placare le coscienze di chi vive nelle zone privilegiate.

I prigionieri vengono torturati e "scompaiono"regolarmente. La scarsità di cibo e di medicinali è una tattica di controllo ben sperimentata. Le bugie impregnano le onde radio. Raggruppamenti religiosi, razziali ed etnici vengono demonizzati. Missili piovono su baracche di mattoni, unità fuoco automatizzate colpiscono abitanti inermi, dalle navi bombardano i campi profughi con proiettili pesanti, e i morti, tra cui i bambini, restano allineati lungo i corridoi di ospedali che non hanno né elettricità né medicine.

Il crollo imminente dell'economia internazionale, l’aggressione del clima, la siccità che ne deriva,  le inondazioni, il rapido declino delle rese agricole e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sta creando un universo in cui il potere è diviso in due : Da una parte una élite ristretta, che detiene nelle sue mani sofisticati strumenti di morte, e dall’altra masse esasperate. Tutte queste crisi stanno preparando una guerra di classe che farà sembrare uno scherzo quello che immaginava Karl Marx.

Si sta costruendo un mondo dove la maggior parte degli uomini soffrirà la fame e vivrà nella paura, mentre solo pochi eletti potranno ingozzarsi di prelibatezze e abitare in condomini chiusi e protetti da qualsiasi sgradito estraneo.

E sempre più gente dovrà essere sacrificata per mantenere in essere questo stato di squilibrio.

E questo succede perché Israele, come pure gli Stati Uniti, fregandosene di qualsiasi norma di diritto internazionale lascia una popolazione soggiogata in miseria. La presenza continuata  delle forze di occupazione israeliane sfida quasi un centinaio di risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che hanno stabilito il loro ritiro. Il blocco israeliano di Gaza, iniziato nel 2007, è una forma brutale di punizione collettiva che viola l'articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra del 1949, che stabilisce le regole per la "protezione dei civili in tempo di guerra."

Il blocco ha trasformato Gaza in un pezzo di inferno, in un ghetto gestito dagli israeliani, dove sono morte migliaia di persone, tra cui i 1.400 civili uccisi nelle incursioni israeliane del 2008. Con il 95 % delle fabbriche chiuse, l'industria palestinese ha praticamente cessato di funzionare. Il restante 5 % funziona  al 25-50% della sua capacità. Anche l'industria della pesca è moribonda. Israele non permette che i pescatori si allontanino più di tre miglia dalla costa, e spesso  entro le tre miglia i pescherecci finiscono sotto il tiro del fuoco israeliano. Le pattuglie di frontiera israeliane hanno sequestrato il 35 % dei terreni agricoli di Gaza e ne hanno fatto una zona cuscinetto.

Le infrastrutture Israeliane di questa zona sono ormai al collasso e questo significa  che la confisca delle falde acquifere da parte di Israele lascia molti campi profughi, come Khan Yunis, senza acqua corrente. La UNRWA (l'agenzia ONU per il soccorso dei profughi palestinesi) stima che l'80 % di tutti gli abitanti di Gaza ormai viva solo degli aiuti alimentari. E la pretesa di Israele al diritto dell’autodifesa è smentita dal fatto che è proprio Israele, che mantiene un'occupazione illegale e viola il diritto internazionale, sottoponendo a una punizione collettiva il popolo palestinese. E' Israele che ha scelto l’escalation della violenza, quando durante un'incursione a Gaza all'inizio di questo mese il suo esercito ha colpito mortalmente un  ragazzo di tredici anni.

Mentre il mondo si spacca in due, questo diventa il nuovo modello : I signori della guerra che possiedono tutte le armi più  tecnologiche e terrificanti uccidono intere popolazioni. Facciamo la stessa cosa in Afghanistan, Iraq, Pakistan, Yemen e Somalia.

Le forze del mercato e i meccanismi militari che proteggono queste forze sono l’unica ideologia che con cui si stanno governando tutti gli stati industriali e si regola il rapporto tra uomini  e mondo naturale. Si tratta di una ideologia che si traduce in milioni di morti e sempre più milioni di sfollati dalle loro case nei paesi in via di sviluppo.

Ma questa ideologia ha un codice terribile e significa che queste forze potranno probabilmente scagliarsi anche su tutti noi. Tutti quelli che non sono utili alle forze del mercato sono considerati  materiali di consumo e quindi spendibili, senza nessun diritto e senza nessuna legittimità. La loro esistenza, sia a Gaza o in qualsiasi altra città degradata postindustriale  come Camden, New Jersey, è considerata un peso per l’efficienza e per il progresso. Sono come rifiuti. E come qualsiasi rifiuto  non hanno voce e non hanno nessuna libertà, possono essere distrutti o imprigionati ,se ne può fare quello che si vuole. Questo è un mondo in cui solo la forza e il profitto delle aziende sono sacri.  E' un mondo di barbarie.

"Potendo disporre della forza-lavoro dell'uomo il sistema è in grado, tra l'altro, di utilizzare l’uomo come entità fisica, psicologica e morale, come ha scritto  Karl Polanyi   (2) - La grande trasformazione-. "Se non potranno godere del bene della protezione che offre la cultura, gli esseri umani potranno morire per effetto della loro insicurezza sociale; potranno morire in quanto vittime di un grave scollamento sociale causato dalla vizio, dai crimini e dall’inedia.  La natura potrebbe diventare solo un posto a cui strapparle le sue risorse, i suoi elementi, lo spazio, per  contaminare i suoi paesaggi , per inquinarne i fiumi; La sicurezza degli stati sarebbe messa a repentaglio dai militari e avere il potere di distruggere cibo e materie prime.

Infine, la legge del mercato influirebbe drammaticamente sul potere d'acquisto che sistematicamente farebbe fallire tutte le imprese, che per carenza di contanti o per surplus di produzione potrebbero risultare dannose per il sistema, tanto quanto lo erano le inondazioni e le carestie nelle società primitive.

Indubbiamente, il mercato del lavoro, la terra, e il denaro sono essenziali in una economia di mercato, ma nessuna società potrebbe sopportare gli effetti di un sistema arrivato ad essere tanto brutale, nemmeno per un breve lasso di tempo,  a meno che la sua essenza umana e naturale e la sua struttura sociale non abbiano predisposto dei mezzi capaci  di proteggerla contro le devastazioni di un vero tritatutto satanico. "

Ormai almeno  47 milioni di americani dipendono dai buoni pasto per mangiare. Le élite stanno complottando per  non dare più questi buoni pasto e per ritirare anche altri  programmi  che oggi vengono ancora chiamati "diritto" e che permettono di vivere ai poveri. Il taglio di migliaia di miliardi di dollari da Medicare, da Medicaid e da altri programmi sociali, data la situazione di stallo politico di Washington e l'incombente “fiscal cliff” , sembra ormai certo. Ci sono 50 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, ma questa cifra non significa nulla,  perché per soglia di povertà si intende un reddito annuo di US$ 22.350 per una famiglia di quattro persone. Aggiungiamoci poi le decine di milioni di americani che vivono in una categoria chiamata "vicina alla povertà", che comprendono tutte quelle famiglie che tentano di vivere con meno di 45 mila dollari l'anno, e si arriva ad almeno il 30% del paese che vive  in povertà.

Una volta che queste persone si renderanno conto che non ci sarà nessuna ripresa economica e che il loro tenore di vita è destinato ancora a diminuire, che sono intrappolati, che sperare nel futuro è un'illusione, si arrabbieranno anche loro come i manifestanti in Grecia e in Spagna o i militanti di Gaza o in Afghanistan.

Banche e altre società finanziarie hanno in mano migliaia di miliardi - senza interessi da pagare - arrivati dalla Federal Reserve e hanno accumulato 5.000 miliardi di dollari, in gran parte saccheggiati al Tesoro degli Stati Uniti.

Quanto più a lungo questa disparità andrà avanti in tutto il mondo e si perpetueranno le disuguaglianze, tanto più le masse si rivolteranno e in breve vedremo replicarsi  il modello israeliano di un controllo del paese  -  con i droni che voleranno sulle nostre teste, con ogni dissenso considerato un crimine, con le teste di cuoio che abbatteranno le  porte, usando la forza che uccide come se fosse una forma accettabile di sottomissione. Iil cibo sarà usato come un’arma, e tutto sarà sotto sorveglianza costante.

Stiamo vedendo questo nuovo aspetto del potere a Gaza e in altre parti degradate del mondo. Quello che sta accadendo a Gaza, come quello che sta accadendo alla gente di colore nelle comunità emarginate degli Stati Uniti, è un modello.

Queste sono tecniche di controllo usate dagli israeliani , e dalle unità di polizia militarizzate nella guerra alla droga nelle città americane, dalle forze speciali militari o mercenarie in Pakistan, in Afghanistan o in Iraq.

Sono sistemi prima sperimentati e poi perfezionati contro i deboli e gli indifesi.

La nostra indifferenza insensibile alla situazione dei palestinesi, e delle centinaia di milioni di poveri dimenticati in baraccopoli urbane in Asia o in Africa, proprio come il nostro sottoproletariato, vuol dire che le ingiustizie che li hanno colpiti potranno indisturbatamente colpire anche noi. Se non proteggiamo loro, non proteggiamo nemmeno noi stessi .
Se implode l’impero degli Stati Uniti, le forme più dure della violenza che viene usata ai confini più remoti dell’impero verranno usate anche in patria. Purtroppo però allo stesso tempo, le strutture democratiche al governo del paese si sono calcificate. E i governi hanno abdicato e consegnato il potere nelle mani di un organo esecutivo che serve pedissequamente gli interessi globali delle corporazioni.

La stampa , gli organi giudiziari e il potere legislativo hanno perso i denti e ormai sono puramente decorativi. Lo spettro del terrorismo, come in Israele, è utilizzato dallo Stato per stanziare spese gigantesche per la sicurezza e la sorveglianza militare interna.

La privacy è abolita. Il dissenso è chiamato tradimento.

I militari agiscono secondo un loro mantra di obbedienza cieca e con la forza che caratterizza l'etica dei tempi più cupi della cultura.

Bellezza e verità sono aboliti. La cultura è degradata nel kitsch.

La vita emotiva e intellettuale dei cittadini è devastata da spettacoli di cattivo gusto se non osceni, e si va avanti prendendo manciate di antidolorifici e sedativi. La  cieca ambizione, la sete di potere e una personale grottesca vanità sono esemplificate da David Petraeus e dalla sua ex amante, questo è il motore del progresso.

Il concetto di bene comune non fa più parte del lessico del potere.

Questo, come scrive il romanziere J.M. Coetzee  è "il fiore nero della civiltà." E’ “Roma sotto Diocleziano”.   E siamo noi. Gli Imperi che precipitano verso regimi dispotici, sanguinari e corrotti che alla fine si consumano.

E anche noi, come Israele, dovremo sputare sangue.

Chirs Hedges
Fonte: http://www.truthdig.com
Link:  http://www.truthdig.com/report/page2/elites_will_make_gazans_of_us_all_20121119/

Traduzione per www.ComeDonChisciotte.org a cura di ERNESTO CELESTINI

giovedì 22 novembre 2012

Scandalo Lazio, i romani non sanno la verità

"Così han fatto tutti". Resta davvero questa l'idea comunimente diffusa fra gli italiani a proposito degli scandali che via via sono emersi sugli sprechi e il malaffare in politica. La conferma arriva anche da un sondaggio Ipsos, fatto commissionare dai Radicali nella provincia di Roma, in riferimento alla vicenda Fiorito, emersa grazie alla denuncia dei consiglieri regionali radicali

http://www.gruppoindipendente.it/partitogil/images/tutti-ladri.jpeg

Dalla ricerca, i cui risultati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa dai due consiglieri regionali, Rocco Berardo e Giuseppe Rossodivita, con la presenza anche di Emma Bonino, sono emersi così risultati decisamente deprimenti sullo stato della conoscenza e della percezione dei fatti da parte dell'opinione pubblica della Capitale d'Italia, complice una sistematica azione di disinformazione dei media nazionali.

Alla domanda "quale partito del Consiglio regionale del Lazio a suo parere si è battuto di più contro gli sprechi?" il 43% degli interpellati ha risposto "nessuno", il 15% "non sa" e solo il 12% degli intervistati risponde la Lista Bonino Pannella e i Radicali. Rispondendo invece alla domanda su quale partito del Consiglio regionale abbia reso pubblico per primo il proprio bilancio, il 74% "non sa" rispondere e solo il 9% ha indicato i Radicali.



In linea generale si può dire che per il 70% circa del campione di cittadini della provincia di Roma nessun partito si è battuto contro gli sprechi, mentre fra gli interpellati che in teoria hanno dimostrato di "saperne" qualcosa, una significativa parte non ha esitato a dare meriti insospettabili al Partito democratico e a mettere anche Italia dei valori - con buona pace del tesoriere di Antoni Di Pietro, Maruccio - fra i movimenti in prima fila nella lotta al malaffare.

"Tranne i radicali" è uno slogan che circola da settimane grazie a un tam tam incessante sul web: una goccia nell'oceano se poi, per esempio, Di Pietro salta da un talk tv all'altro per professare, nonostante tutto, la sua illibatezza. (red.)

Video integrale della conferenza stampa » (da radioradicale.it)
Scarica il sondaggio (PDF)

lunedì 19 novembre 2012

A breve mangeranno tutti i vostri risparmi



Fisco: in 12 anni 103 mld di nuove tasse, nel 2012 stangata da 1450 euro a famiglia (Confesercenti)




Quasi 9 miliardi di euro in più in media ogni anno per complessivi 103 miliardi di aumenti netti d´imposta dal 2001 al 2012
 
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Sono i numeri che emergono dall´analisi di Confesercenti (clicca qui per visualizzare l'intero studio di Confesercenti) basata sulle manovre di finanza pubblica succedutesi nel nostro paese dalla fine del 2000. Maggiore pressione fiscale che ha contribuito in buona parte all´aumento di 204 miliardi del gettito complessivo registrato nello stesso arco di tempo con le maggiori entrate dovute alle manovre che rappresentano oltre la metà dell´aumento complessivo.

Pressione fiscale il 5% sopra la media europea
Complessivamente la pressione fiscale è aumentata di 3,4 punti, portando a quasi 5 punti il divario rispetto al resto d´Europa. Secondo le stime ufficiali (Nota di aggiornamento al DEF), nel 2012 la pressione fiscale toccherà il 44,7%, con un balzo di 2,2 punti rispetto al 2011. Da un anno all´altro gli italiani avranno pagato 35 miliardi in più, per effetto delle tre manovre che si sono succedute da metà 2011. Si tratta di 1.450 euro di aggravio per ciascuna famiglia. Il confronto internazionale ci colloca al terzo posto (dopo Danimarca e Svezia) fra i 27 paesi dell´Unione Europea, con un distacco di ben 5 punti rispetto alla pressione fiscale media. Se il prelievo fiscale in Italia fosse uguale a quello medio europeo, ogni famiglia italiana disporrebbe di un reddito aggiuntivo di 3.400 euro, ossia quasi 10 euro al giorno.

Ulteriore aggravio nel 2013, rischio cattive sorprese a livello di imposte locali
Sempre secondo le stime del Governo, nel 2013 la pressione fiscale aumenterà ancora, portandosi al 45,3%. Altri 9 miliardi in più; ulteriori 380 euro a carico di ciascuna famiglia italiana. Inoltre, rimarca lo studio di Confesercenti, altre sorprese possono venire dal versante delle imposte locali (regioni, province e comuni), che nel decennio passato hanno registrato un aumento di prelievo del 41% rispetto al 34% del resto della pubblica amministrazione (Stato ed Enti di previdenza).
"Ci aspettiamo che i partiti - commenta Confesercenti - si impegnino seriamente su scelte in grado di far calare la pressione fiscale già nel 2013, intervenendo coraggiosamente sui i tanti sprechi e privilegi. Ma anche l´attuale Governo non può stare a guardare: convochi quanto prima le parti sociali per un confronto concreto sulla riforma fiscale che ridia fiato alle imprese e famiglie e con esse agli investimenti ed al lavoro, oggi in forte sofferenza".

Commento preoccupato ai dati diffusi da Confesercenti è arrivato dalle associazioni dei consumatori. Il  Codacons ritiene che ai 380 euro di aggravio previsto per il 2013 vanno aggiunti i rincari in arrivo per le tariffe di acqua, rifiuti, luce, gas e trasporti pubblici che determineranno, per una famiglia media, una stangata pari a 234 euro su base annua: 23 per i rifiuti, 16 per l'acqua, 60 per l'elettricità, 123 per il gas e 12 per il trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda il saldo di dicembre dell'Imu, infine, i rialzi delle aliquote decisi dai Comuni produrranno, rispetto alla prima rata in acconto, un aumento medio del saldo pari a 25 euro per la prima casa e 159 euro per la seconda. Si tratta di spese obbligate che manderanno definitivamente sul lastrico le famiglie già in difficoltà.
Per il Codacons i dati della Confesercenti sono l'ennesima conferma di quale è il problema dell'Italia: la mancata salvaguardia della capacità di spesa delle famiglie rispetto all'aumento delle tasse e del costo della vita ha progressivamente impoverito gli italiani facendo crollare i consumi e conseguentemente ordinativi e fatturato delle industrie. La ricetta proposta dal Codacos è la riduzione delle tasse che colpiscono indistintamente ricchi e poveri, come l'aumento dell'Iva, riducendo la pressione fiscale almeno sui ceto medio bassi e compensando il minor gettito con una tassa sui ricchi come suggerito da Obama e Hollande.


Fonte: Finanza.com

ARRIVA LA "RIPRESA" DI MONTI: Fatturato in calo per l'industria: - 4,2% rispetto ad agosto, -5,4% su base annua

L'indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dell'11%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi. L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,9%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-15,5%)

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Fatturato in calo a settembre per l'industria italiana. Su base mensile il fatturato è calato del 4,2% rispetto ad agosto, con una diminuzione del 3,7% sul mercato
interno e del 5,3% su quello estero. Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di settembre 2011), a settembre il fatturato totale è diminuito, in termini tendenziali, del 5,4%, con cali del 7,7% sul mercato
interno e dello 0,1% su quello estero. Lo ha comunicato l'Istat.
Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo registra una flessione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. Gli indici destagionalizzati del fatturato segnano cali
congiunturali per l'energia (-9,6%), per i beni strumentali (-4,7%), per i beni intermedi (-4,5%) e per i beni di consumo (-1,5%).
L'indice grezzo del fatturato diminuisce, in termini tendenziali, dell'11%: il contributo più ampio a tale diminuzione viene dalla componente interna dei beni intermedi.
L'incremento tendenziale maggiore del fatturato si registra nel settore delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+1,9%), mentre la diminuzione più marcata riguarda la metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-15,5%).

Fonte:  http://www.rainews24.rai.it

Elsa Fornero ammette il Golpe Finanziario. Ora si apra un fascicolo d’inchiesta

Voi milioni di italiani pestati a mazzate dalla riforma delle pensioni di Elsa Fornero, voi esodati, voi che avete subito, che sempre subite, voi senza voce, e voi giovani che non avete lavoro perché gli anziani sono oggi incatenati a lavorare dalle decisioni di questa lugubre sicaria dell’Economicidio italiano, voi…

http://www.cadoinpiedi.it/img/vaurofornerochoosy.jpg

Perché vi hanno fatto tutto questo? Cosa vi hanno detto? Vi hanno detto che era nell’interesse del Paese, che risparmiare attraverso i vostri sacrifici era la via dura, ma virtuosa, per ridare speranza all’Italia, che per voi ultra sessantenni significa i vostri figli, vero? Vi hanno detto questo, e voi, che a 17 anni vi riboccaste le maniche per tirarla su quest’Italia che viaggiava in 600 e aveva una sola tv in bianco e nero per condomino, anche questa volta lo farete, stringerete i denti, perché “è per i nostri figli”. Anziani, vi dicono che meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, che è necessario…

Anziani, meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, è necessario. Anziani, meno pensione è necessario per lo Stato, per tutti i cittadini, è necessario......

Pomeriggio del 15 novembre 2012, WorldPensionSummit ad Amsterdam, la conferenza che riunisce i colossi mondiali delle pensioni private, gente con interessi finanziari per 1.925 miliardi di dollari, millenovecentoventicinque miliardi. Cioè: solo in quella sala erano presenti una decina di gruppi privati con interessi quasi pari all'intero Prodotto Interno Lordo italiano. Sono quelli che aspettano a bocca spalancata come lo squalo bianco sotto la barca, che la barca affondi, l’Inps. Sulla barca ci siete voi, vogliono i vostri soldi, la vostra pensione, i contributi di chi lavora. E voi, torturati dalla Fornero e da quelli che a lei seguiranno, glieli darete, farete le pensioni integrative costretti a mazzate, e loro ci speculeranno sopra cifre inimmaginabili. Poi, quando uno o cento di questi gruppi esploderanno come accaduto negli USA nel 2007, milioni di voi perderanno la pensione per sempre. Ma chissenefrega, voi siete la gente, quelli che non contano.

Ok, è il pomeriggio del 15 novembre, al WorldPensionSummit prende la parola Elsa Fornero e dice che

I cambiamenti portati dalla riforma delle pensioni del governo Monti erano necessari per compiacere i mercati finanziari, altrimenti i mercati avrebbero devastato l’Italia.

Fermi, fate un lungo respiro, per favore. La capite la gravità di questa cosa detta e firmato da un Ministro della Repubblica?

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Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, ha fatto una riforma delle pensioni per compiacere le banche, le assicurazioni, i fondi monetari, gli hedge funds, cioè i gruppi privati di speculatori dediti al profitto che, altrimenti, ci avrebbero distrutti, distrutto l’intero Paese.
Un Ministro di un Paese, che risponde allo Stato, alla Costituzione, e al popolo sovrano, il cui dovere costituzionalmente sancito è l’interesse pubblico nello Stato, NON HA FATTO un riforma delle pensioni per motivi legati all’interesse del popolo sovrano. Non è vero che la riforma Fornero è la cura economica giusta per l’Italia. Poteva essere l’abolizione nazionale del diritto di allattare i figli, non importa un accidenti, ma se la ordinavano i mercati il Ministro della Salute era costretto a sancirla.

Viviamo in un golpe finanziario. Lo Stato non esiste più, Monti e la Fornero lavorano per i mercati violando la Costituzione. Il presidente Napolitano è in coma. In centinaia di procure italiane sono state depositate denunce di cittadini esattamente su questo. Esiste un giudice degno in questo Paese? Apra un fascicolo d’inchiesta, altrimenti Silvio Berlusconi aveva ragione. Magistrati siete servi di chi?

Fonte:  http://paolobarnard.info

domenica 18 novembre 2012

Contestati Monti e Cancellieri

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ROMA

C'è alta tensione al Viminale e nelle piazze. Ieri è stata contestata a Rimini Annamaria Cancellieri, ministro dell'Interno. E in un confronto duro a Milano tra studenti della Bocconi e polizia, mentre il premier Mario Monti presentava il suo libro, due agenti sono rimasti contusi.
Gli studenti sono scesi in piazza in molte città. A Potenza alcune uova sono state lanciate contro la sede della Banca d'Italia e i poliziotti. Traffico bloccato ad Ancona per un corteo. Disagi per la circolazione anche a Torino a causa di alcuni sit in. Studenti in piazza anche a Roma, Firenze e Palermo. Le iniziative proseguiranno nei prossimi giorni: nella capitale suscita apprensione, in particolare, la manifestazione di Casa Pound, centro sociale di estrema destra, che sfilerà da piazza della Repubblica a piazza Santi Apostoli. Le linee di gestione dell'ordine pubblico, tuttavia, al momento non cambiano: il Viminale chiede agli agenti di garantire il diritto di manifestare, di isolare i violenti, di impedire illegalità. Claudio Giardullo (Sil Cgil) si chiede però se mercoledì scorso, giorno dei disordini di piazza, sia stata data «un'indicazione politica» per garantire «i diritti delle persone» oltre quelli «per garantire che la protesta non sfoci in illegalità». Perché, sottolinea Giardullo, «nel bilanciamento degli obiettivi dell'ordine pubblico non sempre è facile distinguere» e, aggiunge, «se non c'è un indirizzo politico preciso la possibilità di sbagliare si innalza drasticamente».
Ieri nel palasport di Rimini, all'improvviso, una ragazza del collettivo "Paz" ha affermato che «alle manifestazioni c'è stata una reazione spropositata fatta di manganellate e gas sparato ad altezza d'uomo». Replica Annamaria Cancellieri: «Sarebbe stato bello un dibattito, questo non c'è stato e secondo me non è molto democratico. Siamo pronti a tutti i confronti - aggiunge – ma con il dialogo, in maniera pacata e non squadrista. Sapete cos'è il fascismo?» ha chiesto ai contestatori. Uno striscione dice: «Stop violenza polizia. Identificativi sulle divise». Su quest'ultimo aspetto «stiamo lavorando ma non deve mettere in pericolo l'agente» spiega il ministro.
Emanuele Fiano (Pd) con un'interrogazione parlamentare chiede di valutare «l'introduzione di codici identificativi sui caschi e sulle divise degli agenti» durante le manifestazioni. Stop a questa ipotesi dai sindacati di polizia: Raffaele Tanzi (Sap) parla di «schedatura» che, a suo avviso, «può facilmente trasformarsi in uno strumento di abuso e ritorsione da parte di chi sfoga la propria rabbia sulle forze di polizia con gesti e atti violenti».
Intanto a Roma proseguono le indagini della procura sull'agente che ha dato manganellate in faccia a un giovane. Il poliziotto è indagato e accertamenti sono in corso su un suo collega. Sul caso lavora il pubblico ministero Luca Tescaroli insieme alla Digos. C'è un altro episodio sul quale indaga il pm, ripreso da un fotoreporter: dalla sequenza di scatti si vede un manifestante da solo che cammina colpito alle spalle con un manganello da un agente già identificato. Si cerca di fare chiarezza anche su un altro episodio ripreso in video: un giovane incappucciato preso a calci nei pressi del ghetto. Molti video e foto di quella giornata sono stati acquisiti e vengono setacciati per individuare autori di gesti violenti sia tra le fila delle forze dell'ordine che dei manifestanti. Ieri il direttore del dipartimento Ps, Antonio Manganelli, in un'intervista ha detto che i poliziotti violenti «saranno isolati».
Da non sottovalutare il fatto che quasi 200 studenti imputati di comportamenti illegali durante il corteo quel giorno sono stati identificati. Molti sono figli della "Roma bene" e soltanto il fatto che la Polizia di stato li abbia fermati per l'identificazione ha suscitato molta agitazione e malumori.

Fonte:  http://www.ilsole24ore.com

Finisce a uova marce il primo anno di Monti

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Compleanno col botto e con l'insulto. A un anno dal suo insediamento, Mario Monti ha ricevuto gli auguri speciali dei contestatori che ieri pomeriggio hanno protestato davanti alla Bocconi dove il premier presentava il libro La democrazia in Europa, scritto dallo stesso premier insieme con l'eurodeputata Sylvie Goulard e il volume Le parole e i fatti del solo Monti. I giovani, in gran parte dei centri sociali, hanno contestato Monti e l'operato del suo governo anche con una serie di cori palesemente offensivi. Hanno urlato, tra l'altro, «Monti macellaio, tira fuori i soldi» e «basta austerity, i soldi subito». Tirati anche ortaggi e alcune uova riempite con vernice rossa. E nel bilancio della giornata di scontri si contano cinque feriti.
Monti probabilmente aveva pensato a un'altra accoglienza. E per la ricorrenza aveva anche fatto pubblicare un documento di Palazzo Chigi che in poche cartelle riassume l'operato del suo esecutivo. Un documento, questo, pubblicato anche sul sito del governo e che si articola in cinque parole chiave che «ridisegnano - si legge nella nota - la nuova Italia: credibilità, coesione, responsabilità, legalità e visione». Durante l'incontro in Bocconi il premier Monti ha subito precisato che non è disponibile per un ruolo politico in vista del prossimo turno elettorale. «Nessuno mi domanda impegni oggi, e oggi non ne do» spiega ammettendo di provare piacere dal fatto che «gruppi numerosi della società civile si stanno attivando per riappassionare i cittadini alla cosa pubblica». Parlando del suo lavoro a Palazzo Chigi, Monti ha comunque ribadito la necessità di un rapporto più fattivo con l'Europa. Soprattutto in materia fiscale, augurandosi per un futuro prossimo la necessità di una politica fiscale comune. Il rigore, poi, è una medicina amara ma irrinunciabile. Monti non ha dubbi al riguardo. Se l'Italia non avesse accettato le condizioni per il rientro di bilancio imposte dall'Unione Europea «nei prossimi cinque-dieci anni i governanti italiani non avrebbero potuto far valere le loro ragioni sui tavoli europei». E, con malcelato orgoglio, il presidente del Consiglio ricorda che il nostro Paese «non deve neanche un euro al fondo salvastati ed è inoltre il terzo contribuente non solo dei bilanci Ue ma anche dei salvataggi verso Atene e Lisbona». D'altronde, parlando a proposito dell'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013, Monti ha poi aggiunto che il nostro Paese «non starebbe certo meglio se avessimo chiesto più tempo». I sacrifici, insomma, erano necessari. Ed il pensiero va soprattutto alla reintroduzione dell'Imu, apice della nuova manovra fiscale del governo dei tecnici. Ammorbidire la manovra allungando i tempi di recupero non sarebbe stato vantaggioso. E il pensiero di professore corre ad alcuni nostri partner europei («che non cito»). «Abbiamo visto tutti - ricorda il premier - gli effetti ottenuti con queste dilazioni.
Effetti che hanno introdotto, peraltro, elementi di cedevolezza nell'intero sistema dell'Eurozona». Dal momento del suo insediamento a oggi il governo Monti, però, ha perso gran parte della fiducia degli italiani. In dodici mesi il gradimento del governo presieduto dal professore bocconiano è passato dal 54% al 32 attuale (fonte Ipr). Però nella sua università Monti si promuove. Il voto che si attribuisce «è meno buono di quello che mi danno gli osservatori stranieri ma è meno cattivo di quello degli economisti, specie se bocconiani».




Fonte:  http://www.ilgiornale.it

giovedì 15 novembre 2012

Italiani, un sussulto di dignità!

Marco Cedolin
 
Dopo un anno di dittatura bancaria, vissuta all'insegna dell'apatia e del disimpegno, durante il quale Monti ha iniziato a smantellare il paese pezzo a pezzo, svendendo gli ultimi tranci di sovranità un tanto al chilo, con la complicità di Napolitano e di una classe politica ormai allo sbando (così come i poteri forti la volevano), per la prima volta sembra emergere anche in Italia un qualche sussulto di dignità.
La mobilitazione indetta a livello europeo contro le politiche lacrime e sangue che stanno letteralmente gettando sotto i ponti decine di milioni di cittadini, ha costituito l'occasione perchè anche in Italia (sia pur contro il volere dei partiti) prendesse vita una giornata di protesta, caratterizzata da molte anime, ma fondalmentalmente indirizzata contro la UE, le banche ed il governo golpista di Mario Monti....
Proprio le mille anime che hanno dato vita alle proteste, spaziando dal sindacalismo istituzionale della CGIL fino alla galassia dei movimenti di estrema destra, passando attraverso i Cobas, le organizzazioni studentesche, i centri sociali ed una marea di normali cittadini il cui scontento ha superato il livello guardia, sono state la chiave di una giornata di contestazione che per la prima volta ha travalicato i confini del politicamente corretto, mettendo in qualche difficoltà la macchina che gestisce il potere ed orienta le coscienze.
Anche gli italiani , sulle orme dei greci, degli spagnoli e di molti altri, hanno insomma lanciato qualche segnale che lascerebbe intendere come la corda ormai troppo tesa potrebbe essere vicina al punto di spezzarsi, provocando un certo mal di pancia tanto ai banchieri quanto ai loro servi sciocchi della carta (straccia) stampata e dei telebugia che ne cantano le gesta.
Quelli che i giornalisti prezzolati hanno etichettato come "scontri" fra manifestanti e forze dell'ordine, ma non erano altro che pestaggi selvaggi da parte della polizia, sono stati il segnale della preoccupazione con cui il regime sta affrontando queste ultime settimane. I ministri banchieri sempre più spesso contestati duramente ovunque essi si rechino, l'insofferenza degli operai che chiedono lavoro e ricevono in risposta manganellate in faccia, il numero sempre crescente di persone che si allontanano dalla farsa delle urne per realizzare la reale natura di una dittatura europea sempre più palpabile, sono tutti segnali che potrebbero costituire i prodromi di una sorta di "risveglio", accelerato dal numero sempre più cospicuo di persone che vengono "messe in mutande" ad alta velocità.
Gli scribacchini ed i teleimbonitori parlano e parleranno di facinorosi, violenze, assalti e tensioni, tessendo le lodi dei poliziotti feriti (la più fantasiosa fra le leggende metropolitane) mentre facevano il proprio dovere che consiste nel bastonare e gasare (con gas cs tossico) i cittadini disarmati. Oppure stigmatizzeranno le contestazioni come attacchi squadristi praticati da estremisti di destra o di sinistra, facendo leva sull'odio politico attraverso il quale per decenni vi hanno inquinato l'animo. Oppure ancora faranno richiamo al perbenismo con cui vi hanno educato fin dal tempo della scuola materna.
Ma non fatevi prendere in giro, al di là di fesserie come destra e sinistra ed altre amenità sui generis, ci siete solo voi e loro, con nel mezzo un manipolo di servi sciocchi impegnato a mentire per difendere il proprio status quo.
Scegliere da che parte stare non dovrebbe poi essere così difficile.
Fonte:  http://ilcorrosivo.blogspot.it

Commento di Oliviero Mannucci: I primi violenti sono proprio i politici. Loro condannano la violenza, ma poi quando gli fa comodo la usano per mantenere le poltrone sotto il culo. A Gaetano Ferrieri che ha fatto  lo sciopero della fame davanti a Montecitorio per mesi, e quindi una protesta non violenta, prima i politici lo sbeffeggiavano dicendogli " Cosa credi di fare, se non porti qualche milione di persone in piazza non riuscirai a toglierci di mezzo" poi quando il sindaco Alemanno ha cominciato a ricevere richieste da altre persone di mettere un gazebo davanti a Montecitorio per protestare contro la casta, lo hanno fatto smobilitare con la forza, inviando un mezzo apposito a distruggergli il gazebo, nonostante avesse ricevuto da mezz'ora un avviso dal comune di Roma in cui si diceva che aveva una settimana di tempo per andarsene via. Poi quando si è seduto su una sedia per continuare la sua protesta, dormendo in auto durante la notte, posteggiata a poca distanza, il vicequestore di Roma, vista la sua determinazione a non andarsene, gli ha fatto sequestrare anche l'auto, senza motivo. Questa come si chiama, non è violenza!? Questa non è dittatura!? Se poi vanno in piazza cittadini a manifestare pacificamente per far valere le proprie ragioni, spesso lo Stato infiltra dei loschi personaggi apposta perchè creino casini per dare la scusa alla Polizia di attaccare i manifestanti. Ma tanto la verità ha una forza tale che prima o poi viene sempre a galla, "carissimi" politici siete arrivati alla frutta, oramai è arrivato il tempo che presto vi dovrete rimboccare le maniche per vivere e lavorare veramente, e vedrete quanto è difficile e faticoso sia vivere con poche centinaia di euro al mese, disoccupati od esodati, vedrete come "funziona bene" la Sanità, quando ne avrete bisogno! Alle prossime elezioni politiche ci sarà la vostra Caporetto! E se non avrete ilbuon senso di  andarvene con le buone, ve ne andrete con le cattive! Libertè, egalitè , fraternitè!

Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale "Culo a strisce"