IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

giovedì 4 luglio 2013

Firenze - Escort, intercettazioni e nuovi nomi: preti coinvolti nell'inchiesta

 

DI GIGI PAOLI

I sacerdoti non sarebbero indagati, massimo il riserbo degli investigatori 


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Firenze, 4 luglio 2013 - C’E’ UNA NUOVA, clamorosa pista nell’inchiesta sul giro di escort che sta scuotendo Firenze e che ha per ora portato all’iscrizione di 14 persone sul registro degli indagati fra albergatori, commercianti e professionisti, chiamati a rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Fonti investigative hanno infatti confermato ieri le voci, provenienti sorprendentemente dall’interno della stessa Curia di Firenze, del coinvolgimento di alcuni sacerdoti nell’inchiesta.
Il riserbo degli inquirenti è massimo: nessun prete è al momento indagato e si potrebbe così pensare all’ipotesi che, da mesi e mesi di intercettazioni telefoniche delle escort del giro, sia saltata fuori qualche chiamata da cellulari in uso a sacerdoti fiorentini. Utilizzatori finali? «No comment», dicono in procura a domanda diretta. E, cosa ben più importante, nessuno smentisce. «Non ci sono preti indagati», si limita a dire il pm Giuseppe Bianco. Ma chi ha mai detto che ce ne siano?
NON SOLO. Nella convulsa giornata di ieri è saltata fuori un’altra ipotesi investigativa: che le intercettazioni abbiano sì portato al coinvolgimento — diretto o indiretto che sia — di qualche sacerdote, ma in relazione all’attività della cooperativa Il Borro, che si occupa meritoriamente di assistenza agli anziani. Niente è al momento attribuito all’azienda: per come stanno le cose, potrebbe addirittura essere considerata parte lesa di una vicenda ancora tutta da decifrare. E’ comunque un dato ormai pacifico che l’inchiesta condotta dalla polizia postale e coordinata dal sostituto procuratore Bianco abbia prodotto un terremoto trasversale in città.
L’AFFAIRE degli «utilizzatori finali» delle ragazze compiacenti che ruotavano attorno all’hotel Mediterraneo ha scatenato la sindrome del buco della serratura a tutti i livelli: albergatori, commercianti, professionisti, procuratori di calcio e svariate altre categorie si sono ritrovati improvvisamente vicini, uniti dall’interesse per le «amiche» dell’orologiaio Franchino Bellini, una vera e propria ‘istituzione’ per un mucchio di fiorentini vip. «Guarda che Franco è un vero personaggio — spiega l’amico che vuol rimanere anonimo —. Conosce tantissima gente e si sapeva che aveva un bel giro di... amicizie. Però, insomma, nessuno di quelli che lo conosce davvero può pensare che lui abbia mai potuto sfruttare qualcuno. Quello proprio no».
COMUNQUE SIA, il filone principale dell’inchiesta è stato formalmente chiuso con la notifica — nei giorni scorsi — del secondo avviso di conclusione delle indagini ai 14 indagati. Sono nomi ormai noti: i fratelli albergatori Marco e Simone Taddei, già contitolari dell’Hotel Mediterraneo (3 stelle) in lungarno del Tempio e dell’Hotel Villa Fiesole (4 stelle) in via Beato Angelico. il gioielliere Franco Bellini, il procuratore di calcio Barend Krausz, David Azzato, Matteo Balatresi, Boris Baldini, Andrea Cioni, Paolo Fantacci, Alessandro Ferrari, Lorenzo Mazzetti, Massimo Merciai, Marija Nokai e Gianni Rontani. Sono principalmente accusati, a vario titolo, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione; alcuni sono chiamati a rispondere della pubblicizzazione dell’attività di escort attraverso alcuni siti internet e, per due persone, l’accusa riguarda il favoreggiamento e la prostituzione di una ragazza di diciassette anni, quindi minorenne.
ATTORNO a questi 14 indagati ruotano diverse decine di «lucciole», escort di lusso, soprattutto straniere, ragazze squillo, infermiere voluttuose, studentesse professioniste del sesso, bariste, tutte fiorentine, almeno di adozione, virtuose dell’alcova, delle quali solo una indagata, una ex addetta di un’ambasciata del Nord Europa.
Ma quello che stuzzica l’attenzione è ovviamente la caccia alle escort «dilettanti», quelle che hanno ceduto alle avance di Franchino Bellini per integrare uno stipendio troppo smilzo. E dove ci sono le prostitute, ci sono gli utilizzatori finali: i clienti. Una sola tra le escort saltate fuori dall’inchiesta, la studentessa, ha raccontato al nostro giornale di aver collezionato circa 400 clienti, tutti vip. Non hanno commesso reati loro, gli utilizzatori-finali, se non hanno a loro volta, ‘favorito’ con altre persone le loro ‘amiche’. Ma questo sarà argomento dell’udienza preliminare che verrà. Nel frattempo, il paese è piccolo e la gente, oibò, mormora.

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