IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

sabato 26 aprile 2014

La CIA gestisce l’Italia

La CIA decide chi governa l’Europa. “La caduta di Berlusconi è stata preparata con una serie di rivelazioni sensazionali sulla sua vita personale, compreso un attacco della CIA attraverso la discarica di documenti conosciuta come Wikileaks.”
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Berlusconi preso di mira e rovesciato dalla CIA?
Negli anni ’70 “il ministro degli Esteri Aldo Moro, insieme al presidente Giovanni Leone, si recò  negli Stati Uniti, ma Kissinger gli disse che in nessun caso la sinistra doveva andare al governo“. Operazione Gladio – WikiSpooks
Durante gli anni ’50 e ’60, l’Italia ebbe il terzo più veloce tasso di crescita economica del mondo. Secondo Bill Emmott: “Nuove società imprenditoriali si formarono, nuove idee sbocciarono, l’Italia divenne un centro d’avanguardia nella progettazione, nel cinema e nella moda… Ma poi vecchi demoni tornarono a tormentare l’Italia… una forma mortale di violenza politica. Circa 500 persone morirono in sparatorie, attentati e altre tragedie nel corso dell’ultimo decennio e mezzo dal 1970, mentre estremisti di destra e sinistra combattevano una battaglia.” Bill Emmott, direttore di The Economist 1993-2006. Il buono, il brutto e il bunga bunga: come l’Italia cadde in coma
Bill Emmott non parla del fatto che la CIA organizzasse sparatorie e attentati. Nel 1963 Kennedy venne assassinato e cinque mesi più tardi i socialisti italiani furono costretti ad abbandonare il governo da un golpe di destra orchestrato dalle unità della CIA e di Gladio. (Operazione Gladio – WikiSpooks) Felice Casson è il magistrato italiano che ha rivelato l’esistenza dell’operazione Gladio, l’operazione di macelleria terroristica gestita dalla CIA e dalla NATO a partire dagli anni ’50. Gladio è stata usata per rimuovere presidenti e primi ministri. Felice Casson – Wikipedia
L’indagine su Gladio di Casson iniziò nel 1984 e ben presto portò all’arresto di oltre 600 persone, agenti di polizia, membri delle forze armate, uomini d’affari, membri della stampa, giuristi, politici e mafiosi. Casson parla contro la pressione politica… – TodayZaman 
Maggiori informazioni possono essere trovate sul giudice Felice Casson e l’operazione Gladio su WikiSpooks
Casson ha scoperto che una serie di attentati terroristici in Italia, imputati alle Brigate Rosse, erano opera del servizio segreto militare dell’Italia. Sulla stazione ferroviaria di Bologna The Guardian ha titolato: “Le bombe usate a Bologna provenivano da unità della NATO”. Il peggiore degli attentati, alla stazione ferroviaria di Bologna nel 1980, uccise 85 persone. Vincenzo Vinciguerra fu uno degli arrestati. Durante il suo processo, Vincenzo Vinciguerra aveva rivelato che lo scopo di Gladio era convincere la gente spaventandola, così si sarebbe rivolta al governo per avere protezione. Ciò è noto come ‘strategia della tensione’. Vincenzo Vinciguerra sostenne durante il suo processo: “Si dovevano attaccare i civili, la gente, donne, bambini, persone innocenti, gente sconosciuta molto lontana da ogni gioco politico. La ragione era molto semplice. Avrebbero dovuto costringere queste persone, l’opinione pubblica italiana, a rivolgersi allo Stato per chiedere maggiore sicurezza.” In un documentario su Gladio della BBC, viene descritto l’obiettivo di “destabilizzare per stabilizzare… Creando tensione nel Paese per promuovere tendenze sociali e politiche conservatrici, reazionarie.” Bin Ladin e al-Qaida furono parte del governo segreto della CIA.
Nel 1990 il giudice Casson ebbe il permesso dal Primo ministro italiano Giulio Andreotti di utilizzare gli archivi del servizio segreto militare italiano, il Servizio Informazioni Sicurezza Militare (SISMI), dove trovò la prova dell’esistenza della rete Gladio e dei collegamenti con la NATO e gli Stati Uniti. A seguito di ciò, il 3 agosto 1990 il primo ministro Andreotti confermò al Parlamento l’esistenza delle reti di Gladio. Andreotti ammise il collegamento di Gladio alla NATO. L’esercito segreto di Gladio, come Andreotti aveva rivelato, era ben armato. Gli equipaggiamenti forniti dalla CIA vennero sepolti in 139 nascondigli in tutto il Paese, nelle foreste, nei prati e anche in chiese e cimiteri.
Nel 2000, in Italia, una commissione parlamentare d’inchiesta su Gladio concluse: “Quei massacri, quelle bombe, quelle azioni militari sono state organizzate o promosse o sostenute da uomini delle istituzioni dello Stato italiano e, come è stato scoperto più di recente, da uomini collegati alle strutture d’intelligence degli Stati Uniti.” Il primo ministro greco Andreas Papandreou confermò che vi era una rete di Gladio in Grecia. I membri delle SS furono reclutati da Gladio. In Germania, un programma televisivo scosse la nazione rivelando come ex-membri delle forze speciali di Hitler, le SS, avevano fatto parte di una rete ‘stay-behind’ tedesca gestita da Gladio.
Il Parlamento belga nominò una commissione speciale per indagare sull’esistenza, confermata dal ministro della difesa, di una rete Gladio belga. I parlamentari belgi scoprirono che l’esercito segreto della NATO era ancora attivo. Secondo quanto riferito, la rete Dutroux forniva bambini ai vertici della NATO in Belgio. Scoprirono che un incontro segreto dei generali che dirigevano gli eserciti segreti stay-behind nei numerosi paesi dell’Europa occidentale, si svolse nella sede segreta di Gladio, collegata alla NATO, il 23 e 24 ottobre 1990. La riunione del Comitato Clandestino Alleato aveva avuto luogo a Bruxelles sotto la presidenza del generale Raymond Van Calster, capo del servizio segreto militare belga SGR (Service General de Renseignement). Andreotti sostenne che i francesi avevano preso parte al recente incontro a Bruxelles. In Portogallo, un generale in pensione confermò che vi era una tale rete in Portogallo. In Spagna, l’ex ministro della Difesa Alberto Oliart affermò che “qui Gladio era al governo”.
In Turchia l’ex primo ministro Bulent Ecevit ammise che un esercito segreto era coinvolto in torture, massacri, omicidi e colpi di Stato. Ciò indusse il ministro della Difesa Giray a ribattere “Ecevit era meglio che tenevate la vostra fottuta bocca chiusa!
In tutto, 12 paesi dell’UE e la CIA, furono coinvolti e il 22 novembre 1990 il Parlamento europeo  discusse la questione. Il tono venne dato dal parlamentare greco Ephremidis: “Signor Presidente, il sistema Gladio ha operato per quattro decenni sotto nomi diversi. Ha operato clandestinamente, e abbiamo il diritto di attribuirne ogni destabilizzazione, provocazione e il terrorismo che si sono verificati nei nostri Paesi in questi quattro decenni, e dire che, attivamente o passivamente, deve esserne stato coinvolto.” Ephremidis criticò aspramente l’intera rete stay-behind di Gladio:Il fatto che sia stata istituita dalla CIA e dalla NATO che, pur pretendendo di difendere la democrazia, in realtà l’hanno minata e usata per i loro scopi nefasti.” Il Parlamento UE dichiarò che “Protestava vigorosamente contro l’assunzione da parte di alcuni militari statunitensi presso lo SHAPE e la NATO del diritto di promuovere la costituzione in Europa di una rete d’intelligence e per operazioni clandestine.”
Solo Belgio, Italia e Svizzera studiarono i loro eserciti segreti con una commissione parlamentare, producendo un rapporto pubblico lungo e dettagliato. Secondo la stampa portoghese, il segretario generale della NATO Manfred Wörner confermò che il comando militare dello SHAPE coordinava le attività della rete Gladio. Ha anche confermato che Gladio era stata costituita dai servizi segreti di vari paesi della NATO, attraverso un comitato creato nel 1952. La stampa tedesca confermò che i cosiddetti eserciti segreti erano coordinati da un’ala speciale e sicura del Quartiere Generale della NATO. L’accesso avveniva tramite una cassaforte di tipo bancario e i documenti venivano diffusi solo con il timbro ‘American Eyes Only.’
Le rivelazioni cominciarono a montare ed emerse l’immagine del Comitato di Pianificazione Clandestino (CPC) della NATO, responsabile degli eserciti di Gladio, dei protocolli che attivamente protessero gli estremisti di destra dalla giustizia, dato che avrebbero potuto essere utili per le attività anticomuniste. Il CPC era gestito dagli Stati Uniti con il Regno Unito e la Francia come partner minori, e con membri della CIA presenti alle loro riunioni. I Paesi con dei propri eserciti stay-behind erano Italia, Belgio, Francia, Olanda, Spagna, Grecia, Turchia…
Il barone belga de Bonvoisin si dice fosse collegato a gruppi fascisti, nell’operazione Gladio CIA-NATO e alle stragi del Brabante-Vallone (la banda Nijvel) che uccisero 28 persone in Belgio. (Benoit de Bonvoisin – Wikipedia) Nel caso dell’infanticida Dutroux, una delle persone indicate dai testimoni sarebbe stata il barone Benoit de Bonvoisin. (Gli angoli bui della vita di Dutroux)
Due ex ufficiali della Royal Navy ammisero di aver passato del tempo a Fort Monckton, presso Portsmouth, dove membri dell’MI6 e delle SAS addestravano gladiatori stranieri. La stampa britannica osservò che “era ormai chiaro che le forze d’elite Special Air Service Regiment (SAS) erano dentro fino al collo nel sistema della NATO, e hanno operato con l’MI6 come ramo per l’addestramento alla guerriglia e al sabotaggio”. In particolare, la stampa britannica confermò che “una unità stay-behind italiana è stata addestrata in Gran Bretagna. L’evidenza suggerisce, ora, che ciò durò fino agli anni ’80”, aggiungendo che “fu dimostrato che le SAS costruirono i nascondigli segreti in cui furono accumulate le armi nel settore britannico della Germania Ovest”.
Gli inglesi ne sapevano di più sull’esercito segreto svizzero che il governo svizzero, le attività della P26, i suoi codici e il nome del leader del gruppo, Efrem Cattelan, erano noti ai servizi segreti britannici, ma il governo svizzero ne era ignaro, secondo il rapporto. Alcuni dei migliori dati del servizio segreto britannico caddero in mano agli svizzeri durante l’indagine parlamentare svizzera sulla rete segreta stay-behind P26. “Servizi segreti britannici collaborarono a stretto contatto con un’organizzazione armata e segreta svizzera [P26], attraverso una serie di accordi segreti, che formavano la rete europea “occidentale” dei  gruppi di resistenza”, la stampa informò il pubblico stordito nella neutrale Svizzera. Il giudice svizzero Cornu ebbe il compito di indagare sulla questione e nel suo rapporto descrive la collaborazione del gruppo [P26] con i servizi segreti britannici come “intensa”, con la Gran Bretagna che forniva un prezioso know-how.I quadri della P26 partecipavano regolarmente alle esercitazioni in Gran Bretagna, dice il rapporto. Consiglieri britannici, forse delle SAS, visitarono i campi di addestramento segreti in Svizzera“. Il membro di Gladio Alois Hurlimann, uno svizzero, riferì che nel maggio 1984 aveva preso parte a corsi di addestramento segreti in Inghilterra, compreso un vero e proprio, e non simulato, assalto a un deposito di armi dell’IRA, in cui Hurlimann, in tenuta da combattimento completa, aveva partecipato, e dove almeno un attivista dell’IRA era stato ucciso.
La CIA utilizzò Gladio per mantenere le persone “giuste” al potere. Nel 1963 Kennedy venne assassinato e cinque mesi più tardi i socialisti italiani furono costretti ad abbandonare il governo da un golpe di destra orchestrato dalle unità della CIA e di Gladio. Nome in codice ‘Piano Solo’, il colpo di stato era diretto dal generale Giovanni de Lorenzo. In stretta collaborazione con l’esperto in guerra segreta della CIA, Vernon Walters, William Harvey, capo della stazione CIA a Roma, e Renzo Rocca, direttore delle unità Gladio del servizio segreto militare SID, de Lorenzo intensificò la guerra segreta. Rocca usò per la prima volta il suo esercito segreto di Gladio per bombardare gli uffici della DC e gli uffici di alcuni quotidiani e, successivamente, accusò il terrorismo di sinistra, al fine di screditare sia comunisti che socialisti… I gladiatori erano dotati di liste di proscrizione con  diverse centinaia di nomi di persona, e avevano l’ordine esplicito di rintracciare i socialisti e i comunisti indicati, arrestarli e deportarli in Sardegna, dove il centro segreto di Gladio doveva servire come prigione. Poi, il 14 giugno 1964, de Lorenzo diede il via libera e le sue truppe entrarono a Roma si carri armati, veicoli corazzati da trasporto truppa e jeep con lanciagranate, mentre le forze della NATO organizzarono una grande manovra militare nella zona, per intimidire il governo italiano.
Un secondo colpo di stato di destra, sostenuto dalla CIA, nome in codice Tora-Tora, era previsto per il dicembre 1970, ma fu sospeso all’ultimo minuto. Secondo quanto riferito, la telefonata che l’interruppe proveniva dallo stesso presidente Nixon. Di conseguenza, la sinistra continuò a guadagnare terreno in Italia.
Il ministro degli esteri Aldo Moro insieme al presidente Giovanni Leone si recò negli Stati Uniti, ma gli venne detto da Kissinger che, per nessun motivo, doveva essere inclusa la sinistra al governo. La moglie di Aldo Moro, Eleonora, in seguito testimoniò che le parole usate contro suo marito furono: “Dovete abbandonare la vostra politica, di voler portare tutte le forze politiche del Paese a una diretta collaborazione. O rinunciate o la pagherete cara.” Successivamente Moro fu rapito e ucciso. La commissione d’inchiesta del Senato su Gladio e gli attentati terroristici sospettò che la CIA e il servizio segreto militare italiano avessero organizzato il rapimento e l’assassinio di Moro. Senatori italiani conclusero nel giugno 2000, che “quelle stragi, quelle bombe, quelle azioni militari erano state organizzate o promosse o supportate da uomini delle istituzioni dello Stato italiano e, come è stato scoperto più di recente, da uomini collegati alle strutture d’intelligence degli Stati Uniti.”
La 15.enne Emanuela Orlandi scomparve a Roma. Qual’è il segreto sinistro del Vaticano sull’adolescente Emanuela. Secondo una telefonata a un programma TV, Emanuela era stata rapita per fare un favore al cardinale Ugo Poletti. Il boss Enrico De Pedis avrebbe fornito dei ragazzi ai cardinali per del sesso. De Pedis, secondo quanto riferito, sarebbe stato coinvolto nell’operazione Gladio della CIA, effettuando atti di terrorismo in Italia. Enrico De Pedis fu sepolto in una tomba tempestata di diamanti nella Basilica centrale di Sant’Apollinare di Roma, accanto all’Università della Santa Croce dell’Opus Dei. Alcune persone credono che il boss de Pedis fosse il figlio del cardinale Poletti, vicario di Roma, che era molto vicino all’ex Primo ministro italiano Giulio Andreotti. Quel “benefattore” di Enrico De Pedis detto “Renatino”.
In Italia, la loggia massonica P2 era collegata ai delinquenti dello Stato profondo. Lo Stato profondo “è un governo segreto parallelo, organizzato dall’intelligence e dagli apparati di sicurezza, finanziato dalla droga e impegnato in violenze illecite per proteggere lo Stato e gli interessi dei militari…” (Il legame tra guerra e grande finanza)
Nel marzo 1981, la polizia italiana ritrovò l’elenco dei 962 membri della P2, contenente i nomi di: 3 ministri del governo e 43 parlamentari, 43 generali e 8 ammiragli, capi dei servizi segreti e comandanti di polizia, alti burocrati e diplomatici, industriali, finanzieri, giornalisti e personaggi televisivi. L’ex-agente del Mossad Victor Ostrovsky scrisse che Licio Gelli, Gran Maestro della P2, era un alleato del Mossad ed era coinvolto nell’operazione Gladio. (Down with murder inc; Israel, Mossad, Iran and a Nuclear False Flag Attack)
L’operazione Gladio della CIA-NATO ha compiuto atti di terrorismo, come l’attentato di Bologna 1980. I personaggi più importanti che avrebbe avuto contatti con la P-2 sono: Henry Kissinger, Edmond de Rothschild, e David Rockefeller. Gladio, il pugnale della NATO nel cuore dell’Europa. In questo corollario non-fiction della trilogia Millenium di Larsson, di lavori bagnati e false bandiere per mantenere l’Europa quale colonia degli Stati Uniti, i leader vengono assassinati e i movimenti sovvertiti. Sotto la superficie, l’impero domina con le squadre della morte, come avviene da sempre a sud del confine. L’attacco alla Libia ha messo a nudo il pugno di ferro nel guanto di velluto di slogan come “intervento umanitario”. La distruzione della Jugoslavia e lo stupro dell’Afghanistan, la riduzione della Libia ad una colonia di schiavi virtuale, sono state attuate sotto la bandiera della NATO. E cosa è la NATO?
Richard Cottrell racconta la storia di caos e omicidi dietro l’”alleanza per la pace”, e prevede l’emergere di un colosso militare che combatte per prendere il controllo delle risorse strategiche come petrolio, gas, minerali e acqua in qualsiasi punto del pianeta. Mascherandosi da retroguardia contro gli invasori sovietici, le forze segrete della NATO si sono tramutate nel terrorismo psicologico e fisico. Negli anni di piombo, centinaia di morti si sono avuti in una guerra sintetica per le strade d’Europa.
Il comandante della NATO, generale Lyman Lemnitzer, ordinò gli attentati in serie al presidente francese Charles de Gaulle. Licenziato dal Pentagono da John F. Kennedy per insubordinazione venne poi esiliato in Europa, Lemnitzer ebbe la sua vendetta a Dallas. Gli eserciti segreti forgiarono legami con la criminalità organizzata e i neo-fascisti. I golpe della NATO colpirono i governi di Grecia e Turchia, e lo Stato dell’isola di Cipro venne diviso nel mezzo di un aspro genocidio. Guerriglieri urbani come le Brigate Rosse e la Baader-Meinhof furono abilmente manipolati. L’Italia ebbe un governo dello Stato profondo, l’ultra-segreta pseudo-loggia massonica P2, fondata da ex camicie nere. Il premier svedese Olof Palme e l’italiano ex-Premier Aldo Moro furono assassinati. Il papa Giovanni Paolo II venne ferito da gangster turchi che avevano un lavoro regolare come pistoleri di Gladio.
Nel 2009, una operazione di Gladio, nome in codice Ergenekon, venne alla luce in Turchia. Le sparatorie in Norvegia nel luglio 2011, e in Belgio, in Francia e in Italia nel 2012, portavano tutti il classico segno delle operazioni false-flag di Gladio.
Gli eserciti segreti della Nato – Operazione Gladio e terrorismo in Europa occidentale
Documento: Strategia della tensione: il caso di Italia. Riproduzione di una pagina dall’Executive Intelligence Review di Claudio Celani del 02/07/2011
CIA – Un testo di Daniele Ganser
Operazione Gladio – Un articolo di David Guyatt
Dal documento: 1980 strage di Bologna – Un articolo di Thierry Meyssan del 6 luglio 2005
Operazione Gladio – Wikipedia Pagina
100 milioni di dollari per rompere una sola noce? – Intervista radio con Daniele Ganser sull’Operazione Gladio
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

giovedì 24 aprile 2014

Pier Carlo Padoan: “Il dolore sta producendo risultati”

Una “terribile” intervista al Wall Street Journal dell’aprile 2013: “Ma adesso abbiamo bisogno di una modalità più soffice, mentre ci muoviamo nella stessa direzione”

 Pier Carlo Padoan (lettera 43)
Il nuovo ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, è un ulteriore tecnico messo nel dicastero più importante (quello dal quale, poi, dipendono tutti gli altri). Niente politici dove si comanda.
Una interessante intervista di Padoan al Wall Street Journal dell’aprile del 2013 mostra la grande differenza che ci sarà tra Padoan, Saccomanni e Monti.
L’articolo è un inglese comprensibile. Il tema è che le politiche di austerità abbiano prodotto buoni risultati e l’opposizione sociale ad esse non deve distogliere i governi dal “consolidamento fiscale”. In pratica il disastro europeo, sotto gli occhi di tutti, è considerato positivamente dal nuovo Ministro dell’Economia, voluto da Francoforte e Bruxelles come garanzia che tutto cambi per non cambiare nulla.
Una frase fa venire i brividi: ““Fiscal consolidation is producing results, the pain is producing results,” he said.
Il consolidamento fiscale sta producendo risultati, il dolore sta producendo risultati.
Anche se sarà un dolore anestetizzato: “We need a softer tone, while moving in the same direction,” he said.
“Abbiamo bisogno di una modalità più soffice, mentre ci muoviamo nella stessa direzione”.
Soffriremo ancora, signor Padoan.

 

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domenica 20 aprile 2014

Tasse. Le case strangolate dal fisco!

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Le case sono strangolate dal fisco ed in appena sette anni i proprietari hanno visto salire la tassazione sugli immobili dell’88%. Questo quanto emerge da un’analisi condotta dall’Ufficio studi della Cgia di Mestre secondo cui rispetto all’anno scorso, nel 2014 i proprietari di immobili dovrebbero pagare 4,6 miliardi di euro in più. Tra Imu, Tasi al 2 per mille e Tari, nel 2014 gli italiani pagheranno 32,5 miliardi. 
Su case, negozi e capannoni il carico fiscale ha ormai raggiunto un livello record. Secondo i calcoli della Cgia, il peso complessivo delle tasse, delle imposte e dei tributi rischia di superare i 53,7 miliardi di euro. Si tratta una soglia che potrebbe essere raggiunta nel caso in cui l’aliquota media della Tasi applicata sulle prime abitazioni si attesti quest’anno al 2 per mille. 
 
“Un tempo - sostengono alla Cgia - l’acquisto di una abitazione o di un altro tipo di immobile costituiva un investimento. Ora, chi possiede una casa o un capannone sta vivendo un incubo. Tra Imu, Tasi e Tari gli immobili sono sottoposti ad un peso fiscale insopportabile”. 
Se in questi ultimi sette anni il prelievo legato alla redditività degli immobili è aumentato leggerissimamente (+ 1%), quello riferito ai trasferimenti di proprietà è sceso del 23%, a seguito della fortissima crisi che il mercato immobiliare ha subito in questi ultimi anni. Solo il gettito riconducibile al possesso dell’immobile ha subito un vera e propria impennata: se ipotizziamo, e l'ipotesi è tutt'altro che remota, che nel 2014 l’aliquota media Tasi sull’abitazione principale si attesti al 2 per mille, dal 2007 ad oggi il prelievo è destinato a crescere dell’88%. 
“Tra l’Imu, la Tasi al 2 per mille e la Tari - conclude la Cgia - nel 2014 gli italiani pagheranno circa 32,5 miliardi di euro. Questo importo incide sul prelievo totale per il 60%. Tenendo conto di tutto il sistema fiscale che grava sul mattone, nel 2014 i proprietari di immobili dovrebbero pagare 4,6 miliardi in più rispetto al 2013. Una buona parte di questo aumento va attribuito all’introduzione della Tasi che appesantirà il prelievo fiscale soprattutto sui proprietari di seconde e terze case e su quelli che possiedono un immobile ad uso produttivo”. 
Per non parlare, poi, del caro bollette (luce, gas, acqua, telefono, internet, televisore), dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, del condominio, ecc, ecc! Insomma se avere una casa di proprietà è un colpa grave, possederne una seconda al mare è addirittura un incubo!
Commento di Oliviero Mannucci: Lo Stato italiano vuole i suoi cittadini poveri per forza, oramai la cosa è chiara!  Se sei un evasore cerca di convincerti a pagare le tasse, perchè, dice.... così tutti pagheranno di meno, ma di fatto le tasse aumentano continuamente e i servizi dello stato diminuiscono in quantità e qualità. Se poi paghi tutte le tasse, se riesci a risparmiare facendo mille sacrifici e ti compri una o più abitazioni con soldi sui quali hai già pagato le tasse, lo stato pretende altre tasse. Come le pensioni, uno lavora tutta una vita, paga le tasse e poi quando va in pensione scopre che pure sulla pensione lo stato esige le tasse,  le tasse sulle tasse quindi. Ma in che cazzo di paese viviamo? Come può pensare la "politica" di essere ancora credibile? Proprio loro, che quando riguarda i loro trattamenti economici se la cantano e se la suonano da soli, senza chiedere autorizzazione a quello che dovrebbe essere il vero sovrano del paese, il popolo.

mercoledì 16 aprile 2014

F-35: trasporteranno ordigni nucleari. Pinotti chiarisca

Nei giorni scorsi i ministri olandesi della Difesa Jeanine Hennis-Plasschaert e degli Esteri Frans Timmersmans, rivolgendosi ai colleghi deputati, hanno fatto sapere che non intendono dare corso alla risoluzione adottata dal Parlamento il 20 novembre scorso che chiedeva di escludere una capacità di trasporto nucleare per gli F-35. In sostanza i due ministri hanno affermato che non è possibile escludere che i cacciabombardieri americani, che l'Italia ha in programma di acquistare in 90 esemplari, possano essere utilizzati per missioni nucleari in considerazione dello stesso ruolo dei Paesi Bassi nella Nato

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Le loro preoccupazioni hanno allertato anche il MoVimento 5 Stelle, che alla luce del programma di modernizzazione avviato dal Dipartimento di Stato Usa per le sue bombe atomiche B-61, affinché queste - guarda caso - siano rese idonee proprio all'uso da parte degli F-35, ha chiesto al ministro Pinotti, tramite un'interpellanza urgente, di informare immediatamente il Parlamento sulle reali intenzioni dell'Italia in quanto alla capacità di attacco nucleare dei velivoli F-35, che dovrebbero entrare in servizio all'Aeronautica Militare.
La riposta del governo è stata lapidaria, ve la riportiamo testualmente: "In tema di capacità nucleari (degli F-35, ndr) si deve necessariamente considerare la nostra appartenenza all'Alleanza Atlantica (la Nato, ndr), cardinale essenziale della nostra sicurezza". Ciò significa che semmai un giorno dovesse scoppiare una guerra nucleare e la Nato ci chiederà di trasportare degli ordigni atomici per sganciarli su qualche Paese estero noi, semplicemente, dovremo adeguarci.
Tutto questo è inaccettabile. Vogliamo avere la certezza che i cacciabombardieri italiani non saranno adoperati per trasportare ordigni nucleari. Del resto nel nostro Paese sono già presenti diverse bombe atomiche all'idrogeno: si tratta dei B-61, armi non di nostra proprietà conservate nelle basi militari gestite dagli Stati Uniti. Si tratterebbe di una settantina di ordigni, divisi tra la base di Aviano e quella di Ghedi, vicino Brescia. E non può essere un caso che una parte dei nostri F-35 saranno assegnati proprio alla base di Ghedi, sede del 6° Stormo dell'Aeronautica militare nonché di deposito di bombe nucleari gestito dal 704th Munitions Support Squadron.
Qualche mese fa il MoVimento ha presentato anche un'interrogazione all'ex ministro Mauro per avere chiarimenti, ricevendo però risposte evasive al limite dell'assurdo. Contestiamo il fatto che l'Italia, leader nelle campagne di non proliferazione nucleare, ospiti sul suo territorio bombe di questo tipo.
L'alternativa c'è. Basta guardare in Germania. Berlino non prevede di acquistare F-35. L'aeronautica militare tedesca possiede dei Tornado, anche quelli sono aerei in grado di trasportare ordigni nucleari, eppure per il futuro il governo ha scelto di rinunciare a qualsiasi capacità di attacco nucleare, visto che nel 2024 i loro Tornado saranno ritirati dal servizio.
Difficile capire cosa succederà in Italia. Nelle scorse settimane le contraddizioni del governo sullo stop al programma hanno dimostrato quanto sia limitata la nostra sovranità militare. Prima il ministro Pinotti ha assicurato in televisione che si stava ragionando su una riduzione dei velivoli, ma appena è arrivato in Italia il presidente Barack Obama si è affrettata a confermare che il piano non è a rischio. Peraltro, il 25 marzo scorso lo stesso Dipartimento della Difesa Usa ha comunicato che l'Italia ha persino anticipato le spese per il lotto IX previste nel 2015.
Qualsiasi promessa che ci verrà fatta dal governo da qui a fine maggio, durante la campagna elettorale per le Europee, sarà quindi per noi poco vincolante. Dire che sarà dimezzato il numero degli F-35 da acquistare non basta. Se si vuole davvero cambiare linea è necessario azzerare la spesa di 10 miliardi di euro - a cui se ne aggiungono almeno altri tre - prevista nel documento programmatico pluriennale per la Difesa. Vogliono davvero ripensare il progetto? Devono cancellare i fondi a disposizione. Altrimenti nulla vieta che tra qualche anno sarà autorizzato un nuovo acquisto di velivoli.

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lunedì 14 aprile 2014

FMI: 'morite prima, se serve anche di fame'

La vita media è diventata troppo lunga, la crescente longevità rende i sistemi pensionistici sempre più costosi e questo produce un impatto negativo sui conti pubblici. L’analisi è del Fondo Monetario Internazionale(Fmi), ed è contenuta nel Global Financial Stability Report che verrà presentato integralmente la prossima settimana a Washington
 
 


In particolare colpisce “l'allarme longevità” del Fmi. Non è la prima volta che torna su questo tasto e non è certo un bel segnale. Secondo il Fmi l’impatto dell’allungamento delle aspettative di vita sull' economia e i conti pubblici degli Stati è profondo e occorre provi rimedio. “Se nel 2050 la vita media si allungasse di tre anni in più rispetto alle attese attuali (in linea con la media del passato, peraltro sottostimata) sarebbero necessarie risorse extra pari all’1-2% annuo del Pil” scrive il rapporto del Fmi.

Per le economie avanzate, questo significa per il prossimi 40 anni un costo totale aggiuntivo pari al 50% del PIL del 2010 (per le economie emergenti, invece, la stima è pari al 25% del PIL 2010). Dunque, il problema della longevità – che dovrebbe essere un indicatore positivo di una società sviluppata - secondo il Fondo Monetario deve essere maggiormente preso in considerazione dai Governi, che devono “adeguare” i loro sistemi di Welfare alzando l'età pensionabile e abbassando la consistenza delle pensioni pubbliche.

I suggerimenti del Fmi ovviamente spingono nella direzione della finanziarizzazione della previdenza e dei sistemi pensionistici, ma non solo. Tra questi c'è aumento dell’età pensionabile, preferibilmente collegandola con meccanismi automatici all’aumento delle aspettative di vita.; l'aumento dei contributi pensionistici, o riduzione dei benefit; lo stimolo a prodotti finanziari (fondi pensione, assicurazioni) che tengano a loro volta conto dell’aumento delle aspettative di vita; un buon bilanciamento del rischio determinato dall’aumento delle aspettative di vita fra settore pubblico e privato, ma questo rischio, sui mercati finanziari, va trasferito dai fondi pensione a soggetti che sono più attrezzati per gestire, appunto, i rischi finanziari cioè gli squali dei fondi di investimento.

Come si vede, il Fmi avanza un mix di soluzioni che parte dalla necessità di riformare i sistemi di Welfare e arriva a quella di promuovere il mercato finanziario che gira intorno ai trattamenti pensionistici. Per ora. Ma in una fase di profonda instabilità finanziaria – che quindi non dà garanzia di rendimenti e profitti adeguati – magari qualcuno sta pensando a “ridurre le aspettative generali di vita” e ridurre la jattura della longevità. Si dice che la crisi e la guerra servano al sistema capitalista per ridurre le capacità produttive in eccesso. Anche quando si presenta un “eccesso” di capitale umano.