IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

venerdì 29 luglio 2011

I CARBURANTI AUMENTANO IN MANIERA INGIUSTIFICATA, FACCIAMO LO SCIOPERO DEI GESTORI DAL PREZZO PIU' ALTO


Cari lettori, ogni anno i carburanti costano sempre di più, e oltre agli aumenti legati al costo del petrolio, ci sono quelli speculativi che le compagnie decidono di fare in concomitanza delle feste o delle ferie, quando molte persone si spostano con il proprio mezzo per raggiungere le località di villeggiatura. Propongo di fare lo sciopero dell'acquisto dei carburanti dai gestori che fanno i prezzi più alti. Invece di acquistare la benzina, il gasolio, il gas o il metano al primo distributore che capita, informiamoci su quale pompa nelle nostre vicinanze applica i prezzi più bassi, informate anche i vostri amici con il passaparola, internet etc. etc. e acquistiamo li il carburante che ci necessità. Se lo faremo tutti in maniera costante, chi fa i prezzi più alti alla fine sarà obbligato ad abbassre il prezzo necessariamente. Che ve ne sembra dell'idea?

Oliviero Mannucci

Video: Brunetta a Viterbo insulta il pubblico di contestatori

Renato Brunetta negli ultimi mesi ci sta regalando una perla dopo l’altra. Ricorderete il video in cui si rivolgeva a dei precari tacciandoli di essere “l’Italia peggiore” - e si dava alla fuga ignorandoli - nel video qui sopra invece se la prende con il pubblico di Medioera a Viterbo, lunedì 25 luglio scorso. Dando ai contestatori dei poveretti, dei cretini, dei disgraziati. In questi casi è sempre bene ricordare cosa disse Giulio Tremonti in quest’altro video, a proposito del Ministro della Funzione Pubblica.

Link per vedere il video: http://www.polisblog.it/post/10911/video-brunetta-a-viterbo-insulta-il-pubblico-di-contestatori

Commento di Oliviero Mannucci: Egregio( si fa per dire) ministro Brunetta, ma lei si rende conto di quello che ha fatto oppure no? Lei non è nella posizione di insultare nessuno! Lei è un "public servant" e deve stare al suo posto, se dei cittadini la insultano lei non si deve permettere di replicare. Se fosse veramente una persona intelligente come lei si crede di essere, avrebbe dovuto cercare di capire chi diversamente da lei non ha un lavoro e uno stipendio. Ha perso l'ennesima occasione di far apprezzare la politica al popolo italiano. Se lei invece di rispondere agli insulti di chi esasperato dalla propria situazione difficile, li avesse chiamati ad esprimere il motivo del loro disagio forse avrebbe capito qualcosa di più della realtà che milioni di italiani devono affrontare ogni giorno. Si ricordi bene il mio nome, io mi chiamo Oliviero Mannucci, se capiterà che dovessi assistere ad un suo monologo da qualche parte in Italia o all'estero e la sentirò ancora esprimersi come ha fatto con quelle persone che la contestavano, le posso garantire che quattro calcioni nel culo da me li prenderà sicuramente. Possibile che non avete capito ancora voi politici della responsabilità della quale siete investiti nel momento in cui andate a ricoprire certe cariche pubbliche? Voi siete al servizio del pubblico anche quando qualcuno vi insulta, siete pagati prufumatamente per questo. Se lei invece di rispondere in maniera sgarbata avesse cercato di ascoltare i problemi reali della vita che molti cittadini hanno ci avrebbe guadagnato in simpatia. Se poi si fosse adoperato in qualche maniera per dare una mano a quelle persone sarebbe stato meglio ancora. Ma tanto io lo so come andrà a finire, voi politici avete la pancia troppo piena per capire i problemi di chi ha la pancia vuota, alla fine quando ci sarà la rivoluzione, sarete mandati via a calci in culo per la vostra indolenza ed insensibilità. Vergogna!!!! Vergogna!!!! Vergogna!!!

Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale
" Culo a Strisce"

mercoledì 20 luglio 2011

ACCISE E CARBURANTI: COSA CI NASCONDONO?

Di simone ricci


Tra i tanti provvedimenti che sono presenti nella manovra finanziaria, ci si sta dimenticando dei rincari sul carburante: forse si è rassegnati a una situazione ormai troppo radicata, ma bisogna fare chiarezza su questo punto, anche perché l’impressione netta è che ci stiano nascondendo qualcosa. La giustificazione del governo, banale e poco convincente, è che l’aumento di queste accise servirà per finanziare la cultura e per gestire al meglio l’emergenza immigrazione. Ma bisogna capire bene cosa sono esattamente le accise. Con questo termine si intendono alcune imposte sui consumi, un qualcosa di diverso dall’Iva, perché l’Imposta sul Valore Aggiunto è proporzionale al valore: le accise, invece, sono proporzionali alla quantità di bene (in questo caso la benzina, ma si può trattare anche di gas, alcolici e tabacchi). I carburanti hanno raggiunto tariffe così alte perché tali imposte contribuiscono per un terzo al totale del costo: insomma, solitamente le imposte servono a risolvere problemi cronici del paese, come appunto l’immigrazione o la cultura, ma in realtà la tassazione rimane anche quando gli stessi problemi sono risolti. Per quale motivo? La storia è piena zeppa di accise di questo tipo: si può risalire fino al 1935, quando l’aumento fu giustificato con la guerra in Abissina promossa da Benito Mussolini, mentre altri rincari si riferiscono a eventi drammatici come il terremoto del Friuli (1976) e dell’Irpinia (1980). L’ultimo incremento prima di quello attuale è stato quello del 2004, quando si parlò di un rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri: un rincaro simile a quello del 2011 (0,040 euro) è avvenuto trentuno anni fa, in concomitanza del già citato terremoto irpino, ma ve ne sono stati anche di superiori. Il 2012 dovrebbe riservare altre sorprese amare da questo punto di vista, mentre i consumatori potranno cominciare a tirare qualche sospiro di sollievo soltanto a partire dal 2014.

Fonte: http://www.iljournal.it

Commento di Oliviero Mannucci: I nostri politici da sempre si sono dimostrati incapaci di governare il paese. E ' facile aumentare le tasse trovare le risorse finanziarie che poi in grossa parte vengono sprecate. Se è così che si governa, questo lo sanno fare tutti! Molto più difficile è invece avere un comportamento responsabile e da buon padre di famiglia, che se non arriva a fine mese, non può aumentarsi lo stipendio, ma deve fare delle economie e dei sacrifici per far quadrare i conti. Caro Tremonti e compagnia bella, che vogliamo fare, le vogliamo togliere ste cazzo de ACCISE, che servivano a finanziare la GUERRA D'ABISSINIA ( che è un pò che è finita !) il terremoto del Friuli etc. etc. etc. etc. A Napoli direbbero, le vogliamo ACCIDERE ste ACCISE?

La politica Italiana? MAI COSI' IN BASSO!

MENTRE L'ITALIA VA A ROTOLI LORO VANNO IN LETARGO

La politica Italiana? MAI COSI\
forse è il momento di liberarsene..

C'è poco da RIDERE!

C\
siamo al fondo del barile...

Fonte: http://www.reporterliveitalia.info

Commento di Oliviero Mannucci: Mentre l'Italia va a rotoli, loro, i nostri rappresentanti e dipendenti che in Italia continuiamo a chiamare ONOROVELI, mentre si discute dei problemi del paese si fanno delle "ONOREVOLI DORMITE". Ditemi voi quale dipendente si potrebbe comportare così sul posto di lavoro? Sarebbe immediatamente cacciato. Nel Regno Unito i politici sono chiamati PUBBLIC SERVANT, servitori pubblici , forse sarebbe bene che i nostri politici si ricordassero un pò più spesso della loro reale posizione, sono dei semplici dipendenti del popolo italiano che paga i loro lauti stipendi. Ci dovrebbe essere a mio avviso una commissione di rappresentanti del popolo ( a rotazione) con l'incarico di controllare il rendimento di questi signori ONOREVOLI del mio ciufolo, che se inadempienti ai loro doveri istituzionali, dopo un primo perentorio ammonimento andrebbero licenziati in tronco a calci nel culo.

venerdì 15 luglio 2011

MORTACCI LORO, I LADRONI D'ITALIA CONTINUANO A PRENDERCI PER IL CULO

Lacrime e sangue per tutti, ma non per 'loro'!


Lavoraatoooriiiii? - Ecco qual'è l'atteggiamento dei nostri governanti verso il popolo italiano

L'Aula della Camera ha confermato la fiducia al governo di Silvio Berlusconi sulla manovra economica da 48 miliardi. I sì sono stati 316, 284 i no, 2 gli astenuti. Tra i provvedimenti della manovra la stretta sulle pensioni, con i prelievi sugli assegni più alti. Si pagherà un ticket di 10 euro per le visite specialistiche e diagnostiche e di 25 per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco già da lunedì prossimo. Colpo di scure sulle agevolazioni fiscali: gli oltre 100 miliardi di valore subiranno un taglio del 5% nel 2013 e del 10% a partire dal 2014. E sarà un taglio indistinto che potrebbe colpire, ad esempio, anche le agevolazioni per le famiglie, per i figli a carico, per gli studenti e gli asili. Per un lavoratore e un pensionato il costo medio potrebbe essere di 1.200-1800 euro.


Bisognerebbe chiedere a Tremonti come mai nel momento in cui si chiedono questi sacrifici agli italiani il capitolo costi della politica scompare dalla finanziaria: nella manovra economica definita "macelleria sociale", apostrofata "lacrime e sangue" non è stata, infatti, inserita la norma che prevedeva l’abolizione del vitalizio (*) per gli ex parlamentari. Inoltre, nel testo appena approvato si parla vagamente di eventuale "taglio" agli stipendi dei parlamentari che ridurrebbe le uscite statali, ma soltanto a partire dalla prossima legislatura. Oltretutto quel che Tremonti ha diplomaticamente proposto nella manovra economica non è tanto il "taglio" degli stipendi ai parlamentari, quanto piuttosto l’adeguamento dei loro “salari” a quelli degli omologhi europei. Magari fosse così anche per pensioni e stipendi dei cittadini qualunque!!! In termini economici il risparmio dovrebbe essere - quando sarà!? e se sarà!? - del 50 per cento circa. A titolo esemplificativo, uno stipendio di 11.704 euro dovrebbe essere ridotto a 5.339!!! Attualmente l’esborso mensile per il pagamento degli stipendi dei parlamentari è di 1,7 miliardi di euro a cui si aggiungono tutti i costi relativi ad indennità, rimborsi spese, locazioni, auto blu e quant’altro giudicato necessario per la vita in Parlamento. Queste spese secondarie occupano comunque una parte consistente del bilancio. Adeguare gli stipendi parlamentari agli standard europei, non è una pratica che riguarda soltanto la vita degli onorevole. Dei tagli dovranno essere apportati anche negli enti locali. In realtà, a livello normativo, le riduzioni degli stipendi di consiglieri e rappresentanti regionali, provinciali e comunali, erano già inserite in una legge del 2010, ma il decreto attuativo della stessa legge, non è stato ancora definito. Per il momento meglio tartassare i soliti noti, poi si vedrà!!!
(*)
Il vitalizio è la pensione dei parlamentari. Si vociferava che fosse stata inserita nella manovra economica la soppressione di questo costo della politica, ma la norma non c'è! Come, pure, non c'è il taglio delle Province e l'accorpamento dei piccoli Comuni! Il vitalizio, per legge, è attribuito ai parlamentari e ai consiglieri regionali che abbiamo portato a termine almeno una legislatura ed, essendo una pensione, abbiano raggiunto i requisiti anagrafici richiesti. Per quanto riguarda la Camera, il deputato che voglia il vitalizio deve avere compiuto 65 anni. Il limite d’età non è lo stesso sempre, per esempio scende a 60 anni se aumentano gli anni di legislatura. Il vitalizio si calcola in percentuale sull’indennità parlamentare e varia dal 20 al 60 per cento in base agli anni di legislatura completati. Fatta questa dovuta premessa, cerchiamo di capire quanto si riuscirebbe a risparmiare abolendolo dalla vita politica italiana. A livello quantitativo, ogni mese, sono emessi dal Parlamento 2.238 vitalizi che sottraggono alle casse dello Stato circa 218 milioni di euro all’anno. L'On. Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori ha proposto alla Camera, nel settembre del 2010, di eliminare il vitalizio per i Parlamentari che non hanno portato a termine la legislatura, perché - secondo le informazioni in possesso dell’On. Borghesi - ne usufruiscono anche tre ex parlamentari in carica per un solo giorno. La Camera allora respinse la proposta (con 498 voti contrati e 22 favorevoli, ovviamente dell'Idv), oggi ha votato la manovra e con essa la fiducia al governo proprio perchè quella norma non c'è!

Fonte: http://liberalvox.blogspot.com

Commento di Oliviero Mannucci: NON BISOGNA PIU' ANDARE A VOTARE, DOBBIAMO DELEGITTIMARE QUESTA CLASSE POLITICA LADRONA, CHE VIVE FUORI DALLA REALTA', IN ITALIA CI SONO QUASI 12 000 000 DI PERSONE CHE VIVONO IN POVERTA' O DI STENTI, E ALTRE FAMIGLIE CHE ARRIVANO APPENA A FINE MESE E LORO AUMENTANO ANCORA LE TASSE. NON ANDATE PIU' A VOTARE, DELEGITTIMIAMO QUESTA CLASSE POLITICA LADRONA E AFFAMATRICE DEL POPOLO.