IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

mercoledì 30 maggio 2012

Terremoto Emilia, vicino all’epicentro il Governo voleva una centrale nucleare

Ad Ostiglia si trova, proprio vicino all’epicentro del terremoto in Emilia Romagna, una centrale termoelettrica, che è stata fatta evacuare. Proprio questo luogo era stato scelto dal Governo per costruire una centrale nucleare. Nel 2010 la proposta era arrivata da parte del ministro Paolo Romani. Veramente incredibile constatare come ci si trova a soli 30 chilometri dall’epicentro. Se veramente si fosse realizzato l’impianto nucleare, sarebbe stato un disastro. La scelta del Governo, in questo caso, non poteva essere peggiore.



Ma da questo punto di vista quello di Ostiglia non può essere considerato un caso isolato: proprio in Emilia Romagna il Governo ha riconsiderato la possibilità di costruire un deposito di gas. Forse il Governo non ha presente il pericolo che realizzazioni di questo tipo possono rappresentare?
Si è parlato tanto soprattutto a proposito del pericolo nucleare. La questione è stata sollevata da quanto è successo in Giappone qualche tempo fa: anche lì un terremoto terribile ha determinato danni all’impianto nucleare, con una conseguente dispersione di radioattività.
Proprio in seguito a quegli episodi molti Paesi nel mondo hanno rivisto i loro progetti intorno al nucleare. In Italia si è optato per un referendum, il quale ha fatto prevalere il parere contrario dei nostri connazionali nei confronti del ricorso all’energia nucleare.
Se veramente si fosse deciso per un impianto nucleare, a questo punto dovremmo contare i danni, oltre che delle macerie e dei morti dovuti ai crolli, determinati anche dalla radioattività.
È certo facile giudicare con il senno di poi, ma in questo caso è prevedibile che i danni provocati dal terremoto ad un impianto nucleare possono essere ingenti, con conseguenze terribili per gli uomini. D’altronde nel nostro Paese il rischio sismico non si può non tenere in considerazione, visto che la nostra penisola è esposta al pericolo dei fenomeni sismici.
La realizzazione di una centrale nucleare deve per forza tenere conto della compatibilità ambientale del territorio e in questa compatibilità rientra ance il pericolo di un eventuale terremoto. Gli Italiani hanno deciso di investire sulle energie rinnovabili e non sull’energia ricavata dall’atomo. In questo modo si è evitato anche il pericolo dell’impianto atomico ad Ostiglia.

Terremoto, Cdm: aumenta la benzina Monti: nessuno sarà lasciato solo

Il 4 giugno lutto nazionale. Carburanti salgono di 2 cent. Pagamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre


Il premier Mario Monti






ROMA - Lunedì 4 giugno lutto nazionale, amento dei carburanti di 2 centesimi, versamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre, deroga al Patto di stabilità per la ricostruzione: sono alcune delle misurevarate dal Cdm straordinario di oggi dedicato al terremoto in Emilia, che è cominciato con un minuto di silenzio. «C'era un bel clima - ha detto il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi - il presidente Monti ha detto parole molto toccanti. Siamo molto vicini alle popolazioni».

Monti: il Paese si salva solo se unito. «Credo che l'Unità sia un bene prezioso per tutti e che il Paese si salva solo se unito» ha detto Monti parlando alla comunità di Sant'Egidio dopo aver assicurato che il governo ha predisposto interventi efficaci per il sisma. «Dobbiamo costruire un Paese unito e non più diviso da interessi di parte, un Paese dove la solidarietà fa parte del progetto stesso del Paese».

«Nessuno lascerà solo nessuno». «Nessuno, Istituzioni, governo e cittadini lascerà solo nessuno» ha detto il premier ribadendo la propria fiducia nell'efficacia degli interventi predisposti dall'esecutivo.

Il 4 giugno lutto nazionale. Lunedì 4 giugno lutto nazionale. Durante la giornata - ha stabilito il Cdm - le bandiere saranno a mezz'asta e si osserverà un minuto di raccoglimento in tutte le scuole. Sono inoltre auspicate iniziative da parte delle associazioni del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie e modifiche palinsesti tv.

Aumento dei carburanti di 2 centesimi. A copertura degli interventi previsti a seguito del sisma in Emilia, si legge nella nota di Palazzo Chigi, è stato deciso l'aumento di 2 centesimi dell'accisa sui carburanti per autotrasporto così come l'utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review.

Versamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre. Il Cdm ha varato un decreto ministeriale che concede agli abitanti delle zone terremotate il rivioo dei versamenti fiscali e dei contributi a settembre.

Stato d'emergenza esteso a Reggio Emilia e Rovigo. Il Cdm ha varato l'estensione dello stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo. Al presidente della Regione sono stati affidati i compiti di Commissario per la ricostruzione. Ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma sono affidate le funzioni di vice commissari.

Deroga Patto stabilità per la ricostruzione. Il governo ha previsto, per decreto, la deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione.

Fonte: http://www.ilmessaggero.it


Quasi una "rivolta" a Marsciano sull'IMU per le case terremotate

La Giunta Municipale invita a non pagare la rata dell'IMU di giugno ed il Sindaco fa la voce grossa col Governo delle "due o tre lauree" ma con poca sensibilità e lucidità

Anche se temperato dalla "certezza" che alla fine il Governo non potrà fare a meno di intervenire, da Marsciano viene un appello che solitamente echeggia nelle valli bergamasche dove impera o imperava la Lega nord.
Ad ulteriore giustificazione il riferimento solo ad una rata di un debito fiscale

"Con una determinazione adottata dalla Giunta comunale il 24 maggio 2012, l’Amministrazione di Marsciano “invita i cittadini che hanno immobili gravati da ordinanza sindacale di inagibilità totale e/o parziale emessa dal Sindaco di Marsciano solo in conseguenza all’evento sismico del 15 dicembre 2009 a non procedere al pagamento della rata IMU di giugno, nella certezza che quanto prima, come da impegni assunti, il Governo adotterà una normativa conforme a quanto già disposto per il sisma dell’Abruzzo”.


Tale determinazione è stata adottata richiamando l’art.3 della Costituzione sul principio di uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini che si trovano in identiche situazioni oggettive di fronte alla legge e allo Stato e tenendo conto:
dell’ordine del giorno n. 9/5109-AR/118, presentato dagli On. Sereni, Verini, Mariani, Marchi, Marchignoli, Andrea Orlando, Vannucci, Trappolino, accolto con parere favorevole del Governo nella seduta Camera del 19 aprile 2012 che chiedeva anche per i terremotati umbri colpiti dal sisma del 15 dicembre 2009 l’esenzione del pagamento dell’Imu così come previsto dalla legge di conversione del decreto legge n.16/2012 per i terremotati dell’Abruzzo;
dell’interrogazione n. 4-07353 del 26 aprile 2012 presentata dai Sen. Urbani, Benedetti Valentini, Asciutti con la quale si chiede al Governo di intervenire affinché anche per i terremotati umbri colpiti dal sisma del 15 dicembre 2009 sia applicata l’esenzione del pagamento dell’Imu così come previsto per quelli dell'Abruzzo;
• delle recenti affermazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Capo della protezione civile Gabrielli in merito al recente terremoto del 20 maggio 2012

Si informano inoltre i cittadini che “qualora alla data del 17 dicembre prossimo non sia stata approvata la norma di esenzione sarà sempre possibile, per coloro che non dovessero scegliere la strada del ricorso, procedere anche al pagamento della prima rata mediante ravvedimento operoso.

Nel caso che non venga posto rimedio da parte del Governo a quanto denunciato, il Comune si impegna:
1) a promuovere ricorso in ogni possibile sede contro la denunciata disparità di trattamento
.
2) a verificare la possibilità di farsi carico delle eventuali sanzioni ed interessi che il ritardato pagamento comporterà in rapporto a ciascuna rendita catastale.
Si informa comunque che il costo delle eventuali sanzioni ed interessi possono variare da un minimo di 8,00 euro ad un massimo di 15,00 euro in più rispetto alla sorte”.

Intanto alla Camera dei Deputati è stato approvato un emendamento alla legge sul finanziamento ai partiti che andrà a destinare alle aree disastrate da calamità naturali (a partire dal 1 gennaio 2009 ad oggi) i circa 160 milioni di euro frutto del taglio del contributo pubblico ai partiti per l’anno 2012 e 2013.
“Il poter destinare alle ricostruzioni – afferma il Sindaco Alfio Todini – i circa 160 milioni tagliati ai rimborsi elettorali è un fatto importante, ma attenti alle trappole. Non vorremmo che, date le diverse situazioni che ci rientrano, compresa la nostra, si desse vita ad una suddivisione delle risorse della serie ‘intanto queste e sul resto vedremo più avanti’.
Mi dispiace ma io comincio a non fidarmi troppo di un Governo che, finora, su questi temi non ha mostrato maggiore attenzione di quello precedente.
Se vogliamo evitare rincorse tra ‘disgraziati’ alle poche risorse che via via si rendono disponibili, serve una politica fatta di sensibilità e lucidità.

Certo, non bastano da sole doppie o triple lauree per rendersi conto che vivere fuori dalla propria casa non è un mero problema logistico.
Serve appunto interesse e sensibilità. E serve che lo Stato, senza artifici, si faccia carico delle risorse da assegnare alle varie ricostruzioni, evitando i troppi ‘vedremo’ (etc. etc.) che abbiamo sentito in questi 2 anni e mezzo.
Anche perché sono risorse che generano economia, lavoro e un più elevato livello di sicurezza di edifici e territori.
Se si continua così non ci vorrà molto per arrivare, anche da parte di chi ricopre cariche istituzionali come il sottoscritto, alla conclusione che non esiste, in questo paese, uno Stato in grado di essere vicino alle reali esigenze di tutti i cittadini.
Per cui, ben vengano i 160 milioni da dividersi tra chi ha subito calamità. Ma tutto questo non basta. Serve una risposta definitiva e serve presto. Perché di ‘meglio che niente’ si può anche morire”.

Fonte: http://www.iltamtam.it

martedì 22 maggio 2012

Schiaffi tra Bersani e Grillo Il comico: "Sei uno zombie" E il leader Pd: "Stai sereno"

Bersani non riesce proprio ad ammettere la sconfitta a Parma: "Il Pd ha non vinto". Grillo lo sfotte: "Ma vai a lavorare...". E il leader "democratico" s'infuria

Una farsa. Beppe Grillo contro Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani. Il tutto perché al leader del Partito democratico non gli è proprio riuscito di ammettere di aver perso a Parma.

Il tutto perché il comico genovese non può mai abbassare il tiro dello scontro. E così volano gli schiaffoni e le parole grosse. Altro che confronto disteso. I veleni a distanza tra i due leader incancreniscono il clima politico mentre nei palazzi romani si guarda con crescente timore l'ascesa dei grillini.

Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani vuole chiarire.

Che queste elezioni sono state un trionfo per i democratici. Che alla vittoria del candidato del Movimento 5 Stelle a Parma, Federico Pizzarotti, ha dato una bella mano il Pdl. E che la città, in fondo, non era certo una roccaforte del centrosinistra. "Ci sono dei Comuni dove abbiamo non vinto", sottolinea Bersani. E lancia la sfida al comico genovese: "A questo punto gli slogan servano a poco, bisogna dire alla gente cosa si vuol fare sul serio, c’è un punto inevaso, anche nella proposta di Grillo, che si chiama lavoro. Se vogliono un terreno su cui confrontarsi io scelgo questo". L’orizzonte, è evidente, sono le politiche del 2013. Anche se il confronto avviene subito. Va da sé: Grillo non si tira indietro. E se Bersani gli dà un buffetto, il leader del Movimento 5 Stelle lo bastona a dovere. Nel day after della vittoria a Parma, Grillo polemizza con il segretario del Pd ribattezzandolo come "il non morto (ma quasi) di un partito mai nato" e invitando i suoi ad accompagnarlo "alla prima panchina con un sacchetto di becchime per i piccioni".

Il fatto è che, per quanto Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani continui a ripetere che i democratici hanno trionfato ovunque, i risultati delle amministrative dimostrano il contrario. Se a Genova il Pd è costretto a salire sul carro del vincitore (il Sel Marco Doria) e a Palermo il ribelle democrat Fabrizio Ferrandelli (astro nascente dei rottamatori siciliani) si è lasciato scippare la vittoria dal "vecchio" Leoluca Orlando, a Parma Bersani sentiva il successo già in tasca. Con una campagna elettorale da circa 6mila euro, Pizzarotti gli ha bagnato il naso. Una sconfitta che brucia. Tanto che appena Grillo gli dà dello "zombie", Pier Luigi "ho-vinto-io" Bersani non sta più zitto e ribatte a brutto muso: "Sta sereno, ora sei un capo partito anche tu e non basterà bestemmiare gli altri, dì qualcosa di preciso per il paese... e sta sereno".

Fonte: http://www.ilgiornale.it

Commento di Oliviero Mannucci: Caro Grillo, anche tu però, dire ad un politico "VAI A LAVORARE! " è troppo poco e gentile. Al posto tuo io gli avrei detto " MA VAI A LAVORARE DA PRECARO AL CALL CENTER ! ". Adesso si che ci siamo, non ti pare?!

lunedì 21 maggio 2012

ELEZIONI AMMINISTRATIVE: L' affluenza precipita: 51,38%

Pizzarotti vola a Parma. Genova e Palermo: Doria e Orlando in scioltezza. "Cappotto" Lega

L' affluenza precipita: 51,38%. Parma, il grillino Pizzarotti fa il colpaccio: "Le persone normali sanno fare cose diverse". Pd: "Vinto ovunque tranne Parma". Alemanno: "Nuova classe dirigente nel Pdl e un nuovo nome". Lega perde 7 ballotttaggi su 7. Il 5stelle ha in totale 4 sindaci

BALLOTTAGGI: TUTTI I RISULTATI >>

GENOVA Marco Doria è sindaco con circa il 60% dei voti. VAI AI RISULTATI >>

PARMA Colpaccio del grillino Pizzarotti. vince col 60% dei consensi VAI AI RISULTATI >>

PALERMO Orlando verso il plebiscito con oltre il 70% VAI AI RISULTATI >>


Viminale:
l' affluenza definitiva è del 51,38% di 14 punti inferiore al primo turno.

Prima dichiarazione di Federico Pizzarotti: "Una vittoria importante che ci darà la possibilità di far vedere che le persone normali al governo sanno fare cose diverse".

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ospite in studio a La7, ha dichiarato: "Adesso bisogna fare in modo di far emergere una nuova classe dirigente del Pdl e, probabilmente, un nuovo nome".

Il Pd e il centrosinistra "hanno vinto ovunque". Lo dice il responsabile Enti Locali Pd Davide Zoggia che parla di "vittoria storica a Monza, a Como, oltre a Genova, Piacenza, Alessandria, Lucca" pur ammettendo il vantaggio di Pizzarotti a Parma dove "il centrodestra, dopo 15 anni di suo malgoverno ha appoggiato" il grillino.

La Lega ha perso 7 ballottaggi su 7 a cui partecipava con un candidato sindaco: secondo i dati arrivati in via Bellerio sono state perse anche Tradate (Varese) e Meda (Monza). A Meda, inoltre, la beffa: il candidato sindaco leghista ha perso per un solo voto di scarto.

Il movimento 5 Stelle di Grillo vince in 3 ballottaggi su 4. Oltre a Parma, si aggiudica Mira (Ve) e Comacchio (Fe). I grillini hanno quindi in totale 4 sindaci, compresa Sarego conquistata al primo turno.

Fonte: http://notizie.virgilio.it


domenica 20 maggio 2012

Benvenuto a Flavio Petrillo, nuovo lettore registrato su Ladri d'Italia



Salve Flavio, benvenuto su questo blog! Mi sembra di aver capito, ma non ne sono sicuro, che tu sia un poco tifoso del Napoli. Sbaglio? Naturalmente sto scherzando, la tua appartenza calcistica è ASSAI chiara. Sappi che uno dei fratelli del tuo Presidente è stato mio insegnante quando frequentavo l'Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione R.Rossellini di Roma. Luigi de Laurentis allora ci insegnava Produzione Cinematografica. Io sono un tifoso della Lazio, la prima squadra della capitale , ma penso che per quanto riguarda i ladrocini dei nostri politici, tifiamo tutti per la stessa cosa. Mandarli tutti a casa o in galera, sostituendoli con persone oneste e che hanno a cuore veramente i cittadini che danno loro lo stipendio.

Cieli sereni

Oliviero Mannucci

giovedì 17 maggio 2012

I 30 camminatori della Regione Sicilia

ECCO I "VELINI" DELLA REGIONE SICILIA

Palermo assume commessi di piano per portare i documenti. Le spese folli di una Regione che ha 17.200 dipendenti pubblici. E se mandassimo tutti il nostro CV?

FOTO I costi (e gli sprechi) della politica italiana


(Il governatore Lombardo. Foto la Presse)

camminatori,sicilia,costi della politicaCome la Germania, la pubblica amministrazione della Regione Sicilia non conosce la crisi e assume alla grande: via libera a 157 posti da chauffeur, 55 da sorveglianti di musei per Palermo, che si aggiungono ai 1600 (sic) già esistenti, e ora anche 30 “camminatori” per portare i documenti da un ufficio all’altro della Regione. Sì, avete capito bene.

Definizione di "camminatore": "fattorino per commissioni; usciere che, in ministeri o uffici amministrativi, è incaricato di recapitare lettere circolari, plichi, ecc. da un ufficio all'altro". La voce è tratta dal dizionario Treccani e la riporta, al fondo del suo pezzo, Mattia Feltri che su La Stampa fa le pulci ai 17.200 dipendenti pubblici siciliani, una cifra enorme, quasi 6 volte maggiore di quella della Lombardia.

E sui camminatori, Feltri commenta che saranno retribuiti "in cambio dell’instancabile opera delle loro gambe che li condurranno da una stanza all’altra di palazzo d’Orleans (la sede della Regione) a trasferire documenti, cartellette, incartamenti, faldoni, pratiche, fascicoli e dossier dal mittente X al destinatario Y, poiché il mittente X e il destinatario Y hanno già il loro bel daffare. Una mansione certamente di responsabilità, ma anche piuttosto suggestiva in tempi di crisi e di Internet". E se mandassimo tutti quanti il nostro CV? Peraltro, camminare fa bene alla salute.

Fonte: http://elezioni.myblog.it

mercoledì 16 maggio 2012

PADANIA LADRONA: Scandalo Lega, Bossi indagato ''Sapeva delle 'paghette' per i figli''


Bossi con il figlioBossi con il figlio

ultimo aggiornamento: 16 maggio, ore 18:46

Milano - (Adnkronos) - L'accusa è truffa ai danni dello Stato per la gestione di rimborsi elettorali pari a 18 mln. I pm: sapeva delle uscite di cassa. Sotto inchiesta anche Renzo e Riccardo Bossi e Stiffoni. Ai figli del Senatur 5mila euro al mese. Quando Renzo sognava di diventare in politica il punto di riferimento per i giovani (VIDEO). Nel giorno in cui i pm lo iscrivono nel registro degli indagati il 'Trota' è in vacanza in Marocco

Milano, 16 mag. (Adnkronos) - I magistati milanesi che conducono l'inchiesta sui conti della Lega hanno indagato Umberto Bossi. Secondo gli inquirenti, il Senatur, come legale rappresentante del partito, risponde di truffa ai danni dello Stato in concorso con l'ex tesoriere Francesco Belsito per la presunta gestione illecita fatta dei rimborsi elettorali pari a 18 mln arrivati al Carroccio nel 2011.


A determinare la decisione degli inquirenti sono state anche le dichiarazioni di Nadia Dagrada, dirigente amministrativo della Lega, la quale a verbale ha dichiarato che Umberto Bossi era la persona che firmava i bilanci e i rendiconti della Lega.

Gli inquirenti milanesi sono convinti che il Senatur era consapevole delle uscite di cassa a favore dei figli Riccardo e Renzo. Per i magistrati, infatti, ci sono elementi che portano alla consapevolezza della gestione dei soldi del partito da parte di Bossi. Per di più a parlarne sono stati sia Belsito sia Dagrada.

Inoltre, in una lettera di richiesta fondi a Belsito Riccardo Bossi scrive: ''Ne ho parlato oggi con papà''. L'appunto, che emerge dagli atti dell'inchiesta, è stato trovato nella cassaforte che l'ex tesoriere padano aveva a Roma.

Sotto inchiesta, oltre al Senatur, anche i figli, Riccardo e Renzo Bossi, e Piergiorgio Stiffoni. A Renzo non è stato consegnato l'avviso di garanzia perché si trova in vacanza in Marocco.

Riccardo e Renzo, indagati in concorso con Belsito, rispondono di appropriazione indebita. Ai figli di Bossi, inoltre, gli inquirenti contestano l'aggravante di rilevante entità facendo riferimento all'ammontare delle somme che, secondo i magistarti, sarebbero state distratte dalla contabilita del partito.

Dall'inchiesta emerge anche un pagamento di circa 5 mila euro al mese, più le spese, per Riccardo e Renzo. Secondo i risultati delle analisi dei rendiconti che vanno dal 2008 al 2011 all'esame dei consulenti tecnici della Procura, i due figli di Bossi avrebbero beneficiato di una paghetta personale che fuoriusciva dalle casse del partito.

Stiffoni risponde di peculato in relazione all'uso dei fondi del Carroccio. La sua posizione sarà trasmessa per competenza alla Procura di Roma. In particolare il senatore è accusato di avere distratto per uso personale i fondi ricevuti del gruppo parlamentare.

Stando a quanto si apprende, contro Stiffoni non ci sarebbero soltanto documenti ma anche le parole di Federico Bricolo. Il capogruppo al Senato della Lega, nelle settimane scorse, avrebbe dichiarato agli inquirenti che i conti del gruppo parlamentare 'non tornavano'.

Sotto inchiesta c'è anche l'imprenditore Paolo Scala, già indagato per appropriazione indebita, oggi iscritto per l'accusa di riciclaggio.

Le posizioni di Rosi Mauro e della moglie di Umberto Bossi, Emanuela Marrone, entrambe non indagate, sono ora al vaglio degli inquirenti milanesi. In particolare i magistrati cercano di fare luce sulle 'uscite' effettuate a favore del Sinpa e della scuola Bosina. In una telefonata intercettata, gli interlocutori fanno riferimento ad una somma di 300 mila euro 'parcheggiata' in contanti per la scuola.

Umberto Bossi si trovava questa mattina nella sede del Carroccio in via Bellerio. Era presente anche l'europarlamentare Matteo Salvini che, commentando la notizia dell'indagine, ha sottolineato come il Senatur ''tutto abbia fatto fuorché arricchirsi e questo lo sa bene chi conosce Bossi e ne conosce lo stile''.

"Il fatto che a quattro giorni dai ballottaggi si continui a buttar fango sulla Lega mentre l'economia crolla, lo spread schizza e i mercati affondano, bè fa inevitabilmente venire qualche dubbio", ha detto Salvini all'Adnkronos. "Chi ha sbagliato in Lega ha già pagato'', ha aggiunto.

Per il sindaco di Verona, Flavio Tosi, Bossi ha ''firmato in assoluta buona fede i documenti che gli sono stati sottoposti da Belsito'' e la responsabilità di tutti quegli episodi è invece ''da ascriversi non a lui personalmente ma a chi gli stava vicino e si è approfittato di lui''.

Giuseppe Leoni, cofondatore del Carroccio, osserva come l'avviso di garanzia a Umberto Bossi sia "un atto dovuto, viste le indagini delle ultime settimane''. ''Ho visto l'Umberto sabato scorso, se lo aspettava - aggiunge -, erano queste le voci che giravano, ma era sereno, per niente preoccupato".

Tace invece sul nuovo tsunami che ha investito la Lega Roberto Maroni, che però stamani, qualche ora prima che venisse resa nota la notizia degli avvisi di garanzia, aveva postato su Facebook un messaggio in cui, tra le altre cose, aveva scritto: "Per faccendieri, ladri e ciarlatani non c'è posto nella Lega del futuro".

Fonte: http://www.adnkronos.com

Nigel Farad: attenzione tenteranno di instaurare una dittatura!

Con i crescenti timori riguardo la stabilità dell’eurozona, l’Unione Europea si trova davanti al baratro. Ecco una intervista a Nigel Farage, in cui possiamo sentire la sua opinione riguardo la situazione. Farage sostiene, che nel giro di pochi mesi, si tenterà di imporre una dittatura in Europa.”Francamente, tutto sta cadendo in pezzi. E nel bel mezzo di questa baraonda, la signora Merkel se ne esce dicendo: ‘Il trattato fiscale non può essere rinegoziato, va mantenuto.’ Spero che questo sia uno dei rari casi di umorismo tedesco, perché la baracca non reggerà a lungo. “

Nigel Farage continua:
“Credo che l’euro e il sistema euro siano a conti fatti, la più profonda crisi che abbiamo visto. Siamo in un territorio totalmente inesplorato e caotico. Il controllo della palla è, per qualche motivo, in mano ai tedeschi. Visto che non sono stati in grado di imporre la disciplina hanno pensato che il tratto Merkozy (Trattato di Stabilità) risolvesse tutti i problemi, in questo modo la Germania, infatti, potrebbe dire: ‘Bene Grecia, devi andartene.’ Il fatto è, che una volta “eliminata” la Grecia, i pezzi del domino cominceranno a cadere e questo lo sappiamo benissimo tutti.
Dire che si tratta di un casino totale è quanto mai esatto. Non si possono avere le democrazie nazionali e questa nuova forma di governo economica e politica contemporaneamente. Sono già avvenute cose terribili. Il “sistema europa” si è già sbarazzato di due Primi Ministri, democraticamente eletti (Italia, Grecia).
Non possono però, al momento, senza imporre una dittatura totalitaria, bloccare le elezioni nazionali dei vari paesi….
Rischiamo che lo spread sui bond si alzi a livelli del tutto folli. Con le banche francesi e tedesche in grosse difficoltà. Sono tornato oggi a Bruxelles ed ho potuto osservare la paura nei volti dei politici. Sanno che questa “cosa” (l’UE) si è trasformata in un mostro.
Non ci sono ancora molte voci politiche che hanno il coraggio di dire: ‘Stiamo andando verso l’abisso, proviamo a cambiare direzione. Proviamo a fermare questa cosa pacificamente, prima che finisca in un disastro. ‘
Nella storia da sempre il sistema sostiene lo status quo dicendo:’ E’ l’unico sistema possibile, distruggetelo e finirà tutto.” Credo, tuttavia, che l’unico modo per salvarci da questa terribile spirale sia quello di eliminare pacificamente l’istituzione dell’Unione Europea prima che sia troppo tardi “.
Farage ha anche aggiunto: “E’ sorprendente. Mi riferisco al Parlamento europeo che si riunisce domani, il tema discusso sarà l’emergenza. Ma secondo voi, il signor Barroso, il Presidente della Commissione e il caro vecchio Herman van Rumpuy, il presidente europeo, saranno presenti?
No! Anche se i loro impegni fossero stati programmati, sicuramente nulla è più importante della partecipazione all’assemblea rappresentativa di circa mezzo miliardo di cittadini europei. Mettono la testa sotto la sabbia, per evitare di affrontare ciò che sta succedendo.
Quello che i simpatici ragazzi dell’Unione Europea tenteranno di fare nei prossimi mesi è instaurare, mentre la crisi peggiora di giorno in giorno, qualcosa di molto simile ad una dittatura. Non so, osservando l’umore dell’opinione pubblica, se anche questa volta riusciranno a farla franca … le somiglianze con gli anni ’30 sono piuttosto agghiaccianti… “
http://www.neovitruvian.it/2012/05/09/nigel-farage-tenteranno-di-instaurare-una-dittatura/

Italia, il governo minaccia di usare l'esercito per affrontare le proteste!


ROMA - Il governo di Mario Monti ha minacciato di chiamare l'esercito per far fronte alle violente proteste contro la crisi economica in Italia.
L'attacco contro le istituzioni non è più tollerabile. Per il ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, qualsiasi attacco contro Equitalia sarà considerato come un atto contro lo Stato. La decisione arriva dopo che nei giorni scorsi scontri e lanci di molotov avevano interessato tanto la sede napoletana dell'Agenzia di riscossione delle entrate, quanto quella livornese, dove erano stati rinvenuti anche due ordigni, inesplosi. "Il rischio escalation esiste, è una situazione che richiede molto rigore. Molta attenzione, bisogna lavorare", ha detto la titolare del Viminale. Contro l'ondata di proteste, la Cancellieri, intervistato da Repubblica, ha affermato di voler rafforzare le scorte per politici e manager. E di schierare i militari, anche a difesa delle sedi di Ansaldo e Finmeccanica. Una scorta potrebbe essere assegnata anche a trenta colleghi di Adinolfi, potenziali target per i nuovi attacchi annunciati dagli anarchici.

http://italian.irib.ir/notizie/politica5/item/107035-italia,-governo-minaccia-di-usare-esercito-per-affrontare-le-proteste

Commento di Oliviero Mannucci: Ecco l'arroganza di chi crede di avere il potere in mano. Invece di pensare che se tanta gente protesta è perchè c'è tanta gente che soffre e non ce la fa a vivere, i nostri politici pensano ad usare la forza se necessario per mantenere i loro privilegi. Cari lettori, non andate più a votare, è ora di delegittimare questa classe politica parassita, arrogante, insensibile e violenta. Una domanda che io mi pongo: l'esercito da che parte starebbe nel caso dovesse sparare contro i propri parenti, amici o genitori?

lunedì 14 maggio 2012

Germania, Merkel sconfitta: bocciata la linea del rigore Trionfa la socialdemocratica Kraft

La Cdu battuta nel land Nord Reno-Vestfalia, il più popoloso del Paese. La Spd al 39%, i Verdi al 12%

PER APPROFONDIRE taggermania, merkel, kraft, spd, cdu, grecia, hollande, monti
ROMA - Pesante sconfitta per la Cdu della cancelliera Angela Merkel nelle elezioni del land Reno-Vestfalia, il più popoloso del paese, 13 milioni di abitanti. Vince col 39% la Spd del governatore uscente
Hannelore Kraft, con un programma di attenuazione del rigore di bilancio.

La Cdu in picchiata segue con un 26%, contro il 34,6% del voto del 2010. I Verdi hanno raggiunto il 12%. I liberali dell'Fdp salgono all'8,5%, i Pirati entrano nel quarto parlamento regionale con il 7,5%. Fuori la Linke con il 2,5%. Si conferma governatore la Kraft, che era caduta sui debiti di bilancio e rientra con una schiacciante maggioranza.

Merkel incassa dunque anche a casa una pesante sconfitta contro la sua ricetta, tutta incentrata sul rigore: il suo partito, la Cdu, registra il peggior risultato del dopoguerra nel Nord Reno-Westfalia. Con il land più popoloso e uno dei più
industrializzati della Germania che lancia un messaggio chiaro alla politica di Frau Angela, scegliendo Hannelore Kraft, la candidata della Spd bollata dagli avversari come la "Regina dei debiti" per la sua poca inclinazione ai tagli. A quell'austerity di cui la cancelliera ha fatto il suo cavallo di battaglia.
Rilanciando anche in chiave interna l'insofferenza verso quella strategia già bocciata dal voto dei francesi e dei greci. Con l'Eliseo targato Francois Hollande pronto alla sua battaglia pro-crescita. E contro quel Fiscal Compact che la Merkel continua a sostenere come pietra angolare della strategia di uscita dalla crisi del debito. Un nodo su cui si apre già da questa settimana una fitta agenda di incontri e confronti, alla ricerca di un compromesso non facile. Soprattutto per la cancelliera, attesa al varco, da un fronte sempre più vasto di paesi e interlocutori che, pur senza mettere in discussione la necessaria tenuta dei conti e le riforme per centrare l'obiettivo del contenimento dei bilanci, rivendicano politiche più
espansive a beneficio di crescita e occupazione, i due veri talloni d'Achille del vecchio continente.

Hollande è certamente l'osso più duro che Frau Angela si troverà di fronte già dopodomani quando i due si vedranno a Berlino alla ricerca di un compromesso sul cui raggiungimento le diplomazie delle due cancellerie continuano a rassicurare. Ma per il quale certamente chi sembra destinato a dover concedere qualcosa di più - in termini di arretramento di posizioni - è certamente Berlino.

Prima dell'appuntamento clou sulla crescita a livello europeo, il vertice straordinario a Bruxelles in agenda il 23 maggio prossimo cui seguirà quello del 29 (con un Ecofin nel frattempo), ci sarà poi l'appuntamento di Camp David: un G8 - quello in programma a fine settimana - dove la necessità di una ripresa del Vecchio Continente sarà sicuramente tra i temi cui
punterà anche l'America di Barack Obama che, alle prese con le presidenziali, sembra sempre più preoccupato che i venti di crisi attraversino l'Atlantico e spirino con più forza nel nuovo continente.

Frau Angela, persa la partita francese e l'appoggio di Nicolas Sarkozy, troverà sul suo cammino anche Mario Monti. Il premier italiano nei giorni scorsi l'ha rassicurata: «non deve temere che le proposte italiane» vadano contro la disciplina di bilancio. Ma è determinato a portare la crescita all'attenzione dei partner (un Patto per la Crescita dopo quello di Bilancio) e convincere gli «amici» tedeschi che le soluzioni italiane sono quelle giuste. A cominciare dalla ricetta che vede il Professore intenzionato a portare a casa lo lo scorporo degli investimenti pubblici (e dei debiti della Pa verso le imprese) dal computo del Patto di Bilancio. Il fronte degli avversari alla 'paladina del rigorè - cui oggi si è aggiunto il land di casa - si allarga così sempre di più. E se quella di oggi per Frau Angela è certamente un'altra serata amara, quello che le riserva il futuro non è certo un cammino in discesa.

Dopo la vittoria intanto i socialdemocratici alzano il livello dello scontro con Merkel. In un intervento sul quotidiano Handelsblatt, i leader del partito chiedono oggi al ministro delle Finanze, Wolfgang Schauble, di abbandonare il suo posto al ministero se intende prendere la presidenza dell'Eurogruppo. «Se Schauble prenderà la presidenza dell'Eurogroppo - spiega al giornale Carsten Schneider, esperta di questioni finanziarie dell'Spd - questo sarà incompatibile con le esigenze comportate dalla carica di ministro delle Finanze». «Non sarà bene - ha aggiunto da parte sua l'eurodeputato dei Verdi,
Sven Giegold - se Schauble al tempo stesso presiede l'Eurogruppo e continua a difendere come ministro gli interessi della Germania».

Schauble, che ha appena confermato il proprio interesse per la posizione di capo dei ministri delle finanze dell'eurozona, ha sempre spiegato che il presidente dell'Eurogruppo deve essere al tempo stesso anche un ministro delle finanze. Una posizione che dunque esclude una dimissione dall'attuale incarico.

Fonte: http://www.ilmessaggero.it

QUANDO IL RIGORE NON PAGA

di Oliviero Mannucci

Per far quadrare i conti di uno stato, il rigore viene applicato solo alla vita dei cittadini, ma mai a chi governa retribuito con migliaiae migliaia di euro, ma ad ogni azione corrisponde una reazione e prima o poi i nodi arriveranno al pettine anche per i politici o chi ne fa le veci

"CARO" Monti fai ancora in tempo a mandare a cagare la Merkel, come ti avevo consigliato nel mio precedente post. La politica del rigore, va bene solo se l'applicaste ai costi della politica. L'economia italiana ha bisogno di ossigeno, no di più tasse. Troppo facile, governare a cazzo di cane, e poi far ricadere i propri errori su chi già vive al limite della sopravvivenza. Quando è che imparerete ad essere onesti e d umili, verso chi dovreste rappresentare? Che schifo che mi fate tutti quanti, parlate parlate, e in tanto il paese fa a rotoli, mentre le vostre tasche s'ingrassano sempre di più. Cosa pensate che tale comportamento sia gratuito, non conoscete la legge azione e reazione? Bè presto la imparerete meglio, perchè la gente ne ha pieni i coglioni del vostro modo arrogante di comportarvi.

venerdì 11 maggio 2012

Crisi, Equitalia nel vortice delle proteste: "È da irresponsabili incolparci per i suicidi"

Sale la tensione contro Equitalia: aggressioni, assalti e intimidazioni sono, ormai, all'ordine del giorno. A Napoli decine di manifestanti hanno tentato di entrare nella sede di corso Meridionale: esplose bombe carta, forzati i posti di blocco, sassi contro gli agenti (foto). A Milano un imprenditore ha preso a calci e pugni a due ispettori del fisco. A Roma busta con polvere pirica alla sede di via Grezar. Ed Equitalia accusa: "Colpa della troppa superficialità con la quale ci associano ai suicidi: alimenta la violenza"

Si alza la tensione contro Equitalia. Aggressioni, assalti e intimidazioni sono, ormai, all'ordine del giorno. Da Milano a Roma si moltiplicano i blitz contro il Fisco. Soltanto oggi tre i casi di cronaca: a Napoli decine di manifestanti hanno attaccato la sede di corso Meridionale innescando violenti scontro con la polizia (guarda la gallery); nel capoluogo lombardo un imprenditore ha preso a pugni e calci due finanziari di Equitalia; nella Capitale invece è stato spedito un busta contenente polvere pirica nella sede di via Grezar.

Fonte: http://www.ilgiornale.it


LA POLITICA ITALIANA INIQUA E TRUFFALDINA FATTA SULLA PELLE DELLA POVERA GENTE

Ecco, lo sapevo che sarebbe finita così, anzi più che finita diciamo che è iniziata , si è iniziata l'era in cui la gente finalmente alza la testa e si ribella, contro una politica iniqua che sta affamando il popolo e facendo arricchire ancora di più chi già lo è. Qualche giorno fa avevo scritto al presidente Napolitano tramite questo mio blog, prevedendo gli effetti degli interventi Montiani. Ecco i risultati!!!! Non bisogna aumentare le tasse, bisogna abbassarle caso mai per rimettere in moto l'economia italiana. Nei primi tre mesi del 2012 hanno chiuso 26 000 imprese in Italia, l'anno scorso, in tutto l'anno 11 000. Aumentando le tasse si è innescato un meccanismo perverso, che fa si che molte imprese chiudano e di conseguenza fa diminuire l'entrate dello stato e fa aumentare l'evasione fiscale. Se si continua così, chiuderanno altre imprese, e allora lo stato per far fronte al bilancio in rosso aumenterà ancora le tasse e altre imprese chiuderanno ancora, con sempre più gente a spasso. Alla fine non ci sarà più nessuno da spennare e allora si che saranno cazzi. Come si può pensare che questo sia il giusto modo di rimettere in piedi l'economia italiana? Caro Monti, lei avrà fatto la Bocconi, guadagnerà pure 72 000 euro al mese, ma io vivo la vita reale, cosa che lei non sa neanche lontanamente che cosa è. Guardi qui sotto gli faccio uno schemino semplice semplice, mandi a cagare la Merkel e le BANCHE LADRONE e faccia quello che c'è scritto qua sotto e vedrà ne avremo tutti da guadagnarci, altrimenti presto ci sarà la rivoluzione.

ABBASSAMENTO DRASTICO DELLE TASSE ALLE IMPRESE = AUMENTO DELLE ASSUNZIONI, MIGLIORI CONDIZIONI DI LAVORO, SALARI ADEGUATI A QUELLI EUROPEI, INNOVAZIONE E MIGLIORE TENUTA SUL MERCATO GLOBALE, GENTE MENO INKAZZATA CON TUTTI VOI

L'economia a questo punto si rimetterebbe in moto e la gente vivrebbe meglio. Ci sarebbe meno disoccupazione , meno suicidi, meno attentati, meno evasori etc. etc.

QUANDO CAPIRETE CHE STATE SEGUENDO UNA STRADA SUICIDA FATEMI UN FISCHIO!!!!!!

SE CONTINUATE COSI' ALTRO CHE GRILLO, SI VIENE A TIRARVI GIU' DALLE POLTRONE A PEDATE NEL CULO, NON L'AVETE ANCORA CAPITO!!!!!!

Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale " Culo a Strisce"

domenica 6 maggio 2012

IMU, COL CAZZO!


Fatemi capire una cosa...?! Io cittadino italiano, lavoro come un somaro tutta una vita, pago le tasse, e quando ho i soldi sufficienti ( SUI QUALI HO GIA' PAGATO LE TASSE PROFUMATAMENTE) acquisto la mia unica abitazione ( CHE NON E' CERTO UN LUSSO) arrivano i politici di turno, che guadagnano migliaia di euro al mese, che spesso possiedono diverse abitazioni anche a Montecarlo, che viaggiano su 643000 auto blu, che hanno i loro partiti con i conti all'estero, che hanno chi gli compra le case le ristruttura a LORO INSAPUTA, che hanno una assistenza sanitaria tutta loro che costa ai cittadini italiani 10 000 000 di euro all'anno, che prendono le lauree anche senza averne titolo, che rubano a destra e a manca, e MI VENITE A CHIEDERE L'IMU. Una tassa sulla mia unica abitazione che ho comprato con tanti sacrifici e sulla quale HO GIA' PAGATO TUTTO, ma non vi vergognate! Io non pagherò proprio niente e se necessario sono disposto ad andare di fronte ad un giudice. VERGOGNATEVI!

Oliviero Mannucci

Movimento Popolare Liberazione Nazionale " Culo a strisce"

QUANDO FINIRA' QUESTA STRAGE DI STATO?

Riceve cartella esattoriale e si spara alla testa

Riceve cartella esattoriale e si spara alla testa

NAPOLI – Ha tentato di farla finita, Pietri Paganelli, imprenditore 72enne di Pozzuoli ,suicidandosi, sparandosi alla testa, nella sua officina di via Fedro a Napoli, nel quartiere Mergellina. Il tentato suicidio è da attribuire ad una cartella esattoriale dell’agenzia delle entrate di 11mila euro, ricevuta dall’uomo, successivamente ad un’altra di 15mila euro.

Evidentemente l’imprenditore non ha retto alla pressione ed ha quindi pensato di mettere fine alla sua vita. L’uomo ha cercato di “spiegare” il tragico gesto, lasciando un biglietto alla famiglia su cui vi era scritto: "La dignità vale più della vita".
Di solito, il sabato, Paganelli dedicava la giornata al mare, andando a pescare , invece ieri si e' recato nella sua officina per mettere in atto il drammatico gesto.
L'uomo e' ora ricoverato in rianimazione nell'ospedale Loreto Mare: per i medici sono gravissimi i danni provocati al cervello dal proiettile che si e' sparato alla tempia
di Rosario Scavetta

Fonte: http://www.julienews.it