Il 4 giugno lutto nazionale. Carburanti salgono di 2 cent. Pagamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre
ROMA - Lunedì 4 giugno lutto nazionale, amento dei carburanti di 2 centesimi, versamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre, deroga al Patto di stabilità per la ricostruzione: sono alcune delle misurevarate dal Cdm straordinario di oggi dedicato al terremoto in Emilia, che è cominciato con un minuto di silenzio. «C'era un bel clima - ha detto il ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi - il presidente Monti ha detto parole molto toccanti. Siamo molto vicini alle popolazioni».
Monti: il Paese si salva solo se unito. «Credo che l'Unità sia un bene prezioso per tutti e che il Paese si salva solo se unito» ha detto Monti parlando alla comunità di Sant'Egidio dopo aver assicurato che il governo ha predisposto interventi efficaci per il sisma. «Dobbiamo costruire un Paese unito e non più diviso da interessi di parte, un Paese dove la solidarietà fa parte del progetto stesso del Paese».
«Nessuno lascerà solo nessuno». «Nessuno, Istituzioni, governo e cittadini lascerà solo nessuno» ha detto il premier ribadendo la propria fiducia nell'efficacia degli interventi predisposti dall'esecutivo.
Il 4 giugno lutto nazionale. Lunedì 4 giugno lutto nazionale. Durante la giornata - ha stabilito il Cdm - le bandiere saranno a mezz'asta e si osserverà un minuto di raccoglimento in tutte le scuole. Sono inoltre auspicate iniziative da parte delle associazioni del commercio per la chiusura degli esercizi durante le esequie e modifiche palinsesti tv.
Aumento dei carburanti di 2 centesimi. A copertura degli interventi previsti a seguito del sisma in Emilia, si legge nella nota di Palazzo Chigi, è stato deciso l'aumento di 2 centesimi dell'accisa sui carburanti per autotrasporto così come l'utilizzo di fondi resi disponibili dalla spending review.
Versamenti fiscali e contributivi rinviati a settembre. Il Cdm ha varato un decreto ministeriale che concede agli abitanti delle zone terremotate il rivioo dei versamenti fiscali e dei contributi a settembre.
Stato d'emergenza esteso a Reggio Emilia e Rovigo. Il Cdm ha varato l'estensione dello stato di emergenza alle Province di Reggio Emilia e Rovigo. Al presidente della Regione sono stati affidati i compiti di Commissario per la ricostruzione. Ai sindaci dei Comuni colpiti dal sisma sono affidate le funzioni di vice commissari.
Deroga Patto stabilità per la ricostruzione. Il governo ha previsto, per decreto, la deroga del Patto di stabilità, entro un limite definito per i Comuni, delle spese per la ricostruzione.
Fonte: http://www.ilmessaggero.it
Quasi una "rivolta" a Marsciano sull'IMU per le case terremotate
La Giunta Municipale invita a non pagare la rata dell'IMU di giugno ed il Sindaco fa la voce grossa col Governo delle "due o tre lauree" ma con poca sensibilità e lucidità
Anche se temperato dalla "certezza" che alla fine il Governo non potrà fare a meno di intervenire, da Marsciano viene un appello che solitamente echeggia nelle valli bergamasche dove impera o imperava la Lega nord.
Ad ulteriore giustificazione il riferimento solo ad una rata di un debito fiscale
"Con una determinazione adottata dalla Giunta comunale il 24 maggio 2012, l’Amministrazione di Marsciano “invita i cittadini che hanno immobili gravati da ordinanza sindacale di inagibilità totale e/o parziale emessa dal Sindaco di Marsciano solo in conseguenza all’evento sismico del 15 dicembre 2009 a non procedere al pagamento della rata IMU di giugno, nella certezza che quanto prima, come da impegni assunti, il Governo adotterà una normativa conforme a quanto già disposto per il sisma dell’Abruzzo”.
Tale determinazione è stata adottata richiamando l’art.3 della Costituzione sul principio di uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini che si trovano in identiche situazioni oggettive di fronte alla legge e allo Stato e tenendo conto:
• dell’interrogazione n. 4-07353 del 26 aprile 2012 presentata dai Sen. Urbani, Benedetti Valentini, Asciutti con la quale si chiede al Governo di intervenire affinché anche per i terremotati umbri colpiti dal sisma del 15 dicembre 2009 sia applicata l’esenzione del pagamento dell’Imu così come previsto per quelli dell'Abruzzo;
• delle recenti affermazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Capo della protezione civile Gabrielli in merito al recente terremoto del 20 maggio 2012
Si informano inoltre i cittadini che “qualora alla data del 17 dicembre prossimo non sia stata approvata la norma di esenzione sarà sempre possibile, per coloro che non dovessero scegliere la strada del ricorso, procedere anche al pagamento della prima rata mediante ravvedimento operoso.
Nel caso che non venga posto rimedio da parte del Governo a quanto denunciato, il Comune si impegna:
1) a promuovere ricorso in ogni possibile sede contro la denunciata disparità di trattamento.
2) a verificare la possibilità di farsi carico delle eventuali sanzioni ed interessi che il ritardato pagamento comporterà in rapporto a ciascuna rendita catastale.
Si informa comunque che il costo delle eventuali sanzioni ed interessi possono variare da un minimo di 8,00 euro ad un massimo di 15,00 euro in più rispetto alla sorte”.
Intanto alla Camera dei Deputati è stato approvato un emendamento alla legge sul finanziamento ai partiti che andrà a destinare alle aree disastrate da calamità naturali (a partire dal 1 gennaio 2009 ad oggi) i circa 160 milioni di euro frutto del taglio del contributo pubblico ai partiti per l’anno 2012 e 2013.
“Il poter destinare alle ricostruzioni – afferma il Sindaco Alfio Todini – i circa 160 milioni tagliati ai rimborsi elettorali è un fatto importante, ma attenti alle trappole. Non vorremmo che, date le diverse situazioni che ci rientrano, compresa la nostra, si desse vita ad una suddivisione delle risorse della serie ‘intanto queste e sul resto vedremo più avanti’.
Mi dispiace ma io comincio a non fidarmi troppo di un Governo che, finora, su questi temi non ha mostrato maggiore attenzione di quello precedente.
Se vogliamo evitare rincorse tra ‘disgraziati’ alle poche risorse che via via si rendono disponibili, serve una politica fatta di sensibilità e lucidità.
Certo, non bastano da sole doppie o triple lauree per rendersi conto che vivere fuori dalla propria casa non è un mero problema logistico.
Serve appunto interesse e sensibilità. E serve che lo Stato, senza artifici, si faccia carico delle risorse da assegnare alle varie ricostruzioni, evitando i troppi ‘vedremo’ (etc. etc.) che abbiamo sentito in questi 2 anni e mezzo.
Anche perché sono risorse che generano economia, lavoro e un più elevato livello di sicurezza di edifici e territori.
Se si continua così non ci vorrà molto per arrivare, anche da parte di chi ricopre cariche istituzionali come il sottoscritto, alla conclusione che non esiste, in questo paese, uno Stato in grado di essere vicino alle reali esigenze di tutti i cittadini.
Per cui, ben vengano i 160 milioni da dividersi tra chi ha subito calamità. Ma tutto questo non basta. Serve una risposta definitiva e serve presto. Perché di ‘meglio che niente’ si può anche morire”.
Fonte: http://www.iltamtam.it
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