IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

lunedì 23 maggio 2011

Classifica dei politici italiani più ricchi: Berlusconi vince, Prodi è abbastanza in fondo

Quanto guadagnano i politici? Primo in classifica Silvio Berlusconi, con il suo intramontabile salvadanaio da oltre 28 milioni di euro. Seguono i suoi deputati e senatori

"Se potessi avere mille lire al mese...". E invece di lire al mese ne ha più di cinque miliardi, per un totale di 28 milioni 33 mila euro l'anno. Chi? Silvio Berlusconi, naturalmente: il Paperon de'Paperoni della politica italiana dichiara nel suo 740 un reddito 313 volte superiore a quello di Romano Prodi, che si ferma a quota 89.514. E' quanto emerge dalla pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi di ministri, deputati e senatori relative all'anno 2005 e rese note oggi. Nella classifica dei facoltosi Berlusconi stacca tutti di molte misure, ma c'è da dire che gli altri politici del suo partito e della coalizione non se la passano male: ai primi posti nella top ten dei più ricchi di Montecitorio ci sono ben cinque deputati di Forza Italia (Maurizio Paniz, Gaetano Pecorella, Denis Verdini, Simeone Di Cagno, Rocco Crimi), due di AN (Giuseppe Consolo, Maurizio Leo), uno dell'Udc (Michele Vietti). Oltre all'outsider Angelo Piazza della Rosa nel Pugno. Al Senato i salvadanai più colmi sono quelli di Dario Fruscia (Lega), che dichiara 1.120.047 euro, e di Niccolò Ghedini, avvocato del Cavaliere, che presenta un biglietto da visita di 1.114.814 euro. Tra le signore, guidano la crociata per il benessere Daniela Santanché (An) e Gabriella Carlucci (FI), che dichiarano oltre 250.000 euro.

Di fronte a questi numeri, Romano Prodi fa la figura dello squattrinato. Ma il dato relativo al portafogli dell'attuale presidente del Consiglio e dei suoi miseri 90mila euro non deve trarre in inganno: anche nella compagine governativa c'è chi guadagna bene. In primis Giuliano Amato, che supera quota 400.000 euro, seguito a ruota da Luigi Nicolais (Funzione pubblica), 373.571 euro, Paolo De Castro (Politiche agricole), 346.369, Tommaso Padoa Schioppa (Economia), 312.728, Linza Lanzillotta (Affari regionali), 312.638, Clemente Mastella (Giustizia), 305.691 euro. Sopra i duecentomila si piazza Arturo Parisi (Difesa) con 202.225 euro. Sei ministri viaggiano tra i 150 e i 200 mila euro: Fabio Mussi (Università) con 191.782, Antonio Di Pietro (Infrastrutture) con 187.716, Giuseppe Fioroni (Pubblica istruzione) con 187.414, Massimo D'Alema (Esteri) con 174.078, Alfonso Pecoraro Scanio (Ambiente) con 168.780 ed Emma Bonino (Affari europei) con 157.990 euro.

Se i risparmi dei politici vengono invece catalogati per leader di partito, si scopre che il piccolissimo Pri batte tutti dato che il suo segretario, Francesco Nucara, dichiara quasi 290mila euro (la lista comprende tra gli altri Casini, Maroni, Fini, Cesa, D'Alema, Boselli, Diliberto)

A vivere sotto i ponti di piazza Montecitorio e a chiudere la classifica è il parlamentare di Rifondazione Francesco Caruso, che al fisco ha dichiarato di essere nullatenente non avendo percepito alcun reddito nel 2005 (quando non era ancora stato eletto). Il leader dei disobbedienti non disobbedisce dunque al luogo comune del compagno senza una lira, ma nell'ambito dei cliché non è l'unico a portare alta la bandiera. Accanto ai dindini, infatti, si erge a verità un altro stereotipo di lunga data, se è vero che la Fiat resta di sinistra e la Mercedes di destra. Nell'ambito del parco automobili dei parlamentari emerge che quasi tutti i deputati di Forza Italia posseggono un'auto della casa tedesca, a cominciare dalla Mercedes '600' che compare nel garage di Silvio Berlusconi per finire alla '280' di Cesare Previti, alla 'E 200' di Donato Bruno e alla '250' di Enrico La Loggia. Quasi tutti i ministri e deputati dell'Unione, invece, dichiarano di possedere una Fiat, tra loro anche Prodi, che ha una Multipla e una Croma, seguito dai ministri per lo Sport Giovanna Melandri, che guida una Panda 4x4, e degli Esteri Massimo D'Alema, che dispone di una Lancia Y (ma vanta anche un'Audi A3). Gianfranco Fini e Piero Fassino, invece, non hanno alcuna automobile intestata a proprio nome. Che vadano a lavoro in bicicletta?

Fonte: http://www.businessonline.it

Renzo Bossi, il figlio di Umberto, guadagna 24000 euro al mese...

Il carroccio ha impostato per anni la propria propaganda demagogica su tematiche quali gli sprechi all'italiana, Roma ladrona e, non da ultimo, i casi di nepotismo in alcuni settori - l'università, g [...]

COSTO DI UN DEPUTATO



STIPENDIO 37.086.079 AL MESE

STIPENDIO BASE 19.325 al mese
PORTABORSE 7.804 al mese (generalmente parente o familiare)
RIMBORSO SPESE AFFITTO 5.621 al mese
RIMBORSO SPESE (che non si possono dire) 1.001 al mese
RIMBORSO SPESE VIAGGIO 2.052 al mese
TELEFONO CELLULARE gratis
TRIBUNA D'ONORE NEGLI STADI gratis
TESSERA DEL CINEMA gratis
TESSERA TEATRO gratis
TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
FRANCOBOLLI gratis
VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
VIAGGI TRENO CARROZZA LETTO gratis
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
CORSO LINGUA STRANIERA gratis
PISCINE E PALESTRE gratis
VAGONE RAPPRESENTANZA DELLE FS gratis
AEREO DI STATO gratis
USO DI PREFETTURE ED AMBASCIATE gratis
CLINICHE gratis
RIMBORSO SPESE MEDICHE gratis
ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
ASSICURAZIONE IN CASO DI MORTE gratis
AUTO BLU CON AUTISTA gratis
GIORNALI gratis
RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per 2.850
milioni di lire)

Liquidazione (per ogni anno di mandato si intascano uno stipendio)
Pensione 4.762 (possono acquisire il diritto alla pensione dopo 35
mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a lavorare 35 lunghi anni)
Indennità di carica (da 650.000 circa a 12.500.000)
200.000.000 circa li incassano con il rimborso spese elettorali (in
violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), 50.000.000 ogni
anno ciascuno se fondano un giornaletto.
La sig.ra Pivetti, ex-Presidente Camera dei Deputati, per tutta la vita
avrà l'auto blu ed una scorta sempre a suo servizio
Questa classe politica ha causato un danno al paese di 2 MILIONI E 446
MILA MILIARDI.
La sola camera dei deputati costa al cittadino 4.289.968 AL MINUTO

Fonte:http://digilander.libero.it

Commento di Oliviero Mannucci: Mentre l'italiano medio si trova a non arrivare al 20 del mese, mentre il precariato imperversa in quasi tutti i settori lavorativi, mentre centinaia di migliaia di lavoratori hanno perso il lavoro a causa della crisi, chi ci rappresenta naviga nell'oro. E' ora di finirla con questa situazione von vi pare!?

L'Italia è prima al mondo per numero di auto blu

L'Italia è prima al mondo per numero di auto blu


Sono 629.120 e "costano" 21 mld l'anno. Brunetta ha promesso tagli


In nessun altro Stato al mondo ci sono tante auto blu quante in Italia. Il nostro paese è primo nella classifica mondiale delle auto "statali" con oltre 600mila vetture. E si tratta di un numero tutt'altro che in stallo. Nel primo trimestre del 2010 il loro numero è cresciuto dello 0,6%, raggiungendo il tetto record di 629.120 unità, mentre nel 2009 erano 607.918, nel 2007 erano 574.000 e nel 2005 erano 198.596. Cifre sempre da record, considerando che, come emerge dalle proiezioni effettuate della KRLS Network of Business Ethics per conto dell'Associazione Contribuenti Italiani, c'è un netto distacco con gli altri Stati del mondo.

Negli Stati Uniti le auto blu sono 73.000; in Francia 65.000; in Gran Bretagna (dove il governo ha di recente dato un taglio per via della crisi economica) sono 55.000; in Germania 54.000; in Spagna 44.000; in Giappone 35.000; in Grecia 34.000 e in Portogallo 23.000. In Italia invece, sommando gli stipendi degli autisti, i rifornimenti di carburante e i pedaggi autostradali delle auto di proprietà delle amministrazioni, quelle in leasing, in noleggio operativo e noleggio lungo termine, in carico a Stato, Regioni, Province, Comuni, municipalità, Asl, comunità montane, enti pubblici, enti pubblici non economici, società misto pubblico-private e società per azioni a totale partecipazione pubblica, la spesa annua legata a questo "privilegio su quattro ruote" supera - secondo l'Associazione dei contribuenti - i 21 miliardi di euro.

"Tagliare la spesa pubblica si può senza alcun danno per gli italiani. Basta solo applicare le leggi vigenti anche alla casta. Gli amministratori pubblici, in Italia, hanno superato ogni limite. Non basta pubblicare sul sito internet il nome delle amministrazioni buone o cattive; per ridurre drasticamente il parco auto della pubblica amministrazione bisogna pubblicare il nome e cognome degli utilizzatori e tassare le auto blu come fringe benefit", dice Vittorio Carlomagno, presidente Contribuenti.it.

E, dopo il "caso" dell'immunità richiesta dal senatore Gallo per gli autisti delle auto blu (non introdotta nel nuovo Codice della Strada, ma trasformata in ordine del giorno), il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, che sta passando al setaccio le auto blu ("Il censimento si concluderà a metà giugno", ha detto), ha annunciato che pensa "a forme di razionalizzazione come il car sharing o l’auto blu collettiva verificandone l’uso, i consumi di carburante, la manutenzione, l’impiego degli autisti, etc...". Così, secondo Brunetta, si potranno ottenere enormi risparmi: "Il 50% di quello che si spende attualmente". In pratica, se così fosse, allo Stato costerebbero "appena" 11 miliardi di euro l'anno.

Autore: Eleonora Lilli

Fonte: http://www.omniauto.it

Costi della politica: a palazzo Chigi stipendi doppi rispetto ai ministeri

Palazzo Chigi

Continua il nosro viaggio alla scoperta dei clamorosi costi della politica italiana: dopo aver appreso che i nostri parlamentari guadagnano 13 mila euro per appena 60 ore mensili di lavoro, grazie ad un’inchiesta realizzata da Sergio Rizzo sul Corriere della Sera scopriamo dei costi ancora più assurdi e totalmente ingiustificati che riguardano il Governo.

Il dato che balza subito all’occhio sono infatti quelli che rigurdano i dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri: non solo sono numericamente di più rispetto ad esempio dei colleghi inglesi, ma guadagnano il doppio dei colleghi degli altri ministeri. Per Palazzo Chigi si spendono infatti circa 131 milioni l’anno, ben il 22% in più del 2007, unico anno completo del Governo Prodi. Ma non era la Sinistra statalista ad eccedere in fatto di spesa pubblica?

E mentre il costo della politica italiana va alle stelle, i dipendenti sgomitano letteralmente per entrare a Palazzo Chigi, dove la paga è più alta mediamente del 56,6% rispetto a quella dei normali ministeri. I dirigenti sono complessivamente 377, nel Regno Unito, il paese più vicino al nostro per numero di abitanti, prodotto interno lordo, dimensioni del pubblico impiego e ruoli istituzionali, sono 198, mentre prendendo in considerazione tutto il corpo operativo saliamo a 3423 unità contro 1337. Ah, ovviamente i signori si sono anche aumentati lo stipendio negli ultimi 8 anni di circa il quadruplo, perché va bene servire il popolo, ma mica si può passare per fessi no?

Fonte: http://attualità.tuttogratis.it

Costi della politica: un onere insostenibile

Recentemente è stato reso noto a tutti i cittadini, o meglio a tutti i contribuenti, che l’Italia ha raggiunto il poco edificabile primato del costo della politica. La denuncia arriva dalla Uil che, dati alla mano, denuncia il “malcostume” di parlamentari e ministri, ma anche di esponenti di Giunte e Consigli regionali, provinciali e comunali.
Secondo i dati diffusi dal segretario generale Csp Uil, Pietro Paolelli, complessivamente in tutta Italia sono oltre 1,3 milioni le persone che vivono direttamente, o indirettamente, di politica.
Un esercito composto da oltre 145mila parlamentari, ministri, amministratori locali, di cui parlamentari nazionali ed europei, ministri e sottosegretari; sindaci, assessori e consiglieri comunali. A questi vanno aggiunti la massa del personale di supporto politico addetto agli uffici di gabinetto dei ministri, sottosegretari, presidenti di regione, provincia, sindaci, assessori regionali, provinciali e comunali; i direttori generali, amministrativi e sanitari delle Asl.
Un esercito di amministratori sulle spalle e sulle tasche dei contribuenti, che si ritrovano così a dover fare rinunce e sacrifici che la classe politica sembra proprio non conoscere. Secondo tali stime ogni contribuente spende 646 euro annui e, quindi, ogni anno i costi della politica ammontano a circa 18,3 miliardi di euro, a cui occorre aggiungere i costi derivanti da un “sovrabbondante” sistema istituzionale quantificabili in circa 6,4 miliardi di euro, arrivando così alla cifra di 24,7 miliardi di euro.
Sembra assurdo in relazione a siffatte cifre cercare di riattivare il sistema economico se nonostante un simile e oltremodo ingiustificato esborso si lascino la maggior parte delle famiglie italiane con un tetto salariale al di sotto della media europea e, quindi, non in grado di effettuare quella politica di consumi necessaria a sostenere la produzione delle aziende italiane.
A ben guardare proprio dalla politica italiana viene alla luce un esempio di incentivazione fiscale in uno dei settori più colpiti dalla crisi, ossia quello automobilistico. Ebbene proprio dalla vicenda delle tanto discusse “auto blu” in dotazione gratuita alla stragrande maggioranza di onorevoli italiani, si potrebbe prender spunto nell’incentivare le aziende ed i professionisti a sottoscrivere contratti di noleggio in totale detrazione fiscale sia in termini di costo delle singole rate che di regime Iva.
Infatti, è innegabile che anche nelle città con forte diffusione di mezzi pubblici l’esigenza di avere un’automobile per fini lavorativi risulta del tutto necessaria qualificando il veicolo come vero e proprio strumento di lavoro.
Se guardiamo ad esempio ad un paese fortemente capitalista come gli Stati Uniti, il tasso di noleggio automobilistico anche a lungo termine risulta fortemente elevato anche su richiesta di soggetti privati.
Se poi spostiamo tale tematica in una Regione come quella Campana dove a ridurre drasticamente la vendita di automobili per effetto della crisi persistente si aggiungono gli enormi esborsi assicurativi intesi come Rca e furto incendio uniti agli aumenti sulla manutenzione necessaria, ben si potrà comprendere come tali forme contrattuali omnicomprensive di tutti i servizi e della totale sicurezza degli utenti siano necessarie nel tentativo di riattivare un settore trainate della nostra economia nazionale.

*consigliere gruppo Giovanidi Api Napoli

Fonte: http://news.denaro.it

Buon giorno,oggi inizia LADRI D'ITALIA




A quasi un anno dalla pubblicazione de I TEMPI SONO MATURI oggi parte LADRI D'ITALIA, dove il sottoscritto vi parlerà di come la politica sta distruggendo l'Italia e gli italiani. Liberiamo la nostra bella Italia dalle sanguisughe che rubano ai poveri per dare ai ricchi ( loro stessi) facendo credere alla gente di fare gli interessi della nazione.Vi garantisco che non sarò tanto tenero, in quanto la classe politica italiana è il vero cancro di questo bellissimo paese.