Lacrime e sangue per tutti, ma non per 'loro'!
Lavoraatoooriiiii? - Ecco qual'è l'atteggiamento dei nostri governanti verso il popolo italiano
L'Aula della Camera ha confermato la fiducia al governo di Silvio Berlusconi sulla manovra economica da 48 miliardi. I sì sono stati 316, 284 i no, 2 gli astenuti. Tra i provvedimenti della manovra la stretta sulle pensioni, con i prelievi sugli assegni più alti. Si pagherà un ticket di 10 euro per le visite specialistiche e diagnostiche e di 25 per gli interventi del pronto soccorso in codice bianco già da lunedì prossimo. Colpo di scure sulle agevolazioni fiscali: gli oltre 100 miliardi di valore subiranno un taglio del 5% nel 2013 e del 10% a partire dal 2014. E sarà un taglio indistinto che potrebbe colpire, ad esempio, anche le agevolazioni per le famiglie, per i figli a carico, per gli studenti e gli asili. Per un lavoratore e un pensionato il costo medio potrebbe essere di 1.200-1800 euro.
Bisognerebbe chiedere a Tremonti come mai nel momento in cui si chiedono questi sacrifici agli italiani il capitolo costi della politica scompare dalla finanziaria: nella manovra economica definita "macelleria sociale", apostrofata "lacrime e sangue" non è stata, infatti, inserita la norma che prevedeva l’abolizione del vitalizio (*) per gli ex parlamentari. Inoltre, nel testo appena approvato si parla vagamente di eventuale "taglio" agli stipendi dei parlamentari che ridurrebbe le uscite statali, ma soltanto a partire dalla prossima legislatura. Oltretutto quel che Tremonti ha diplomaticamente proposto nella manovra economica non è tanto il "taglio" degli stipendi ai parlamentari, quanto piuttosto l’adeguamento dei loro “salari” a quelli degli omologhi europei. Magari fosse così anche per pensioni e stipendi dei cittadini qualunque!!! In termini economici il risparmio dovrebbe essere - quando sarà!? e se sarà!? - del 50 per cento circa. A titolo esemplificativo, uno stipendio di 11.704 euro dovrebbe essere ridotto a 5.339!!! Attualmente l’esborso mensile per il pagamento degli stipendi dei parlamentari è di 1,7 miliardi di euro a cui si aggiungono tutti i costi relativi ad indennità, rimborsi spese, locazioni, auto blu e quant’altro giudicato necessario per la vita in Parlamento. Queste spese secondarie occupano comunque una parte consistente del bilancio. Adeguare gli stipendi parlamentari agli standard europei, non è una pratica che riguarda soltanto la vita degli onorevole. Dei tagli dovranno essere apportati anche negli enti locali. In realtà, a livello normativo, le riduzioni degli stipendi di consiglieri e rappresentanti regionali, provinciali e comunali, erano già inserite in una legge del 2010, ma il decreto attuativo della stessa legge, non è stato ancora definito. Per il momento meglio tartassare i soliti noti, poi si vedrà!!!
(*) Il vitalizio è la pensione dei parlamentari. Si vociferava che fosse stata inserita nella manovra economica la soppressione di questo costo della politica, ma la norma non c'è! Come, pure, non c'è il taglio delle Province e l'accorpamento dei piccoli Comuni! Il vitalizio, per legge, è attribuito ai parlamentari e ai consiglieri regionali che abbiamo portato a termine almeno una legislatura ed, essendo una pensione, abbiano raggiunto i requisiti anagrafici richiesti. Per quanto riguarda la Camera, il deputato che voglia il vitalizio deve avere compiuto 65 anni. Il limite d’età non è lo stesso sempre, per esempio scende a 60 anni se aumentano gli anni di legislatura. Il vitalizio si calcola in percentuale sull’indennità parlamentare e varia dal 20 al 60 per cento in base agli anni di legislatura completati. Fatta questa dovuta premessa, cerchiamo di capire quanto si riuscirebbe a risparmiare abolendolo dalla vita politica italiana. A livello quantitativo, ogni mese, sono emessi dal Parlamento 2.238 vitalizi che sottraggono alle casse dello Stato circa 218 milioni di euro all’anno. L'On. Antonio Borghesi dell’Italia dei Valori ha proposto alla Camera, nel settembre del 2010, di eliminare il vitalizio per i Parlamentari che non hanno portato a termine la legislatura, perché - secondo le informazioni in possesso dell’On. Borghesi - ne usufruiscono anche tre ex parlamentari in carica per un solo giorno. La Camera allora respinse la proposta (con 498 voti contrati e 22 favorevoli, ovviamente dell'Idv), oggi ha votato la manovra e con essa la fiducia al governo proprio perchè quella norma non c'è!
Fonte: http://liberalvox.blogspot.com
Commento di Oliviero Mannucci: NON BISOGNA PIU' ANDARE A VOTARE, DOBBIAMO DELEGITTIMARE QUESTA CLASSE POLITICA LADRONA, CHE VIVE FUORI DALLA REALTA', IN ITALIA CI SONO QUASI 12 000 000 DI PERSONE CHE VIVONO IN POVERTA' O DI STENTI, E ALTRE FAMIGLIE CHE ARRIVANO APPENA A FINE MESE E LORO AUMENTANO ANCORA LE TASSE. NON ANDATE PIU' A VOTARE, DELEGITTIMIAMO QUESTA CLASSE POLITICA LADRONA E AFFAMATRICE DEL POPOLO.
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