I numeri, che non riportano mai con fedeltà il vero significato di una strage, non si discostano di molto da quelli stimati per le vittime dei campi di concentramento nazista.
5 milioni di persone stanno morendo, avvelenate da quei rifiuti tossici che camorra, istituzioni silenti e compiacenti, forze dell’ordine distratte e aziende del Nord italico, hanno disseminato in tutta la Campania.
Don Patriciello, noto per le sue forti denunce, per il suo impegno, per la forza che lo ha contraddistinto, anche difronte all’evidente fastidio di chi è preposto, per incarico, a fronteggiare l’emergenza, come accadde con il prefetto di Napoli (http://www.youtube.com/watch?v=hzAcfAm49Aw), lancia un appello…affinché la si finisca di prendere in giro i campani, si affronti il problema con serietà e determinazione e si fermi il massacro.
Scrive sulla sua pagina Facebook : “Mi è venuta un’idea. Che ne dite se facciamo stampare migliaia di cartoline con le immagini più crudeli della “ terra dei fuochi”? Cartoline che poi, tutti – dico tutti – invieremo al presiedente della Repubblica, a quello della Regione, al capo del governo, al parlamento europeo, eccetera. Chi è d’accordo con questa iniziativa, provveda a farne parte a tutti i suoi amici, sia su facebook che nella vita privata. Invito anche tutti i giornalisti campani, che come noi hanno a cuore la fine di questo dramma immenso che ci sconvolge la vita, di parlare e scrivere di questa iniziativa. Chiedo a chi ha la possibilità economica di aiutarci di farsi avanti. Chiedo a tipografi e stamperie di darci una mano concreta. Queste cartoline dovranno arrivare in tutta l’Italia. In tutta l’ Europa. E – perché no? – in tutto il mondo. Questa vergogna immensa, indegna di un Paese che vuole dirsi civile e democratico, deve essere conosciuta da tutti.” Padre Maurizio PATRICIELLO
Appoggiamo, come pagina, come giornale di controinformazione ed anche singolarmente l’iniziativa, nella consapevolezza che le istituzioni italiane tutte siano già dettagliatamente informate di quanto accade e di quanto è accaduto…come denuncia Carmine Schiavone, ex-boss dei casalesi, da anni collaboratore di giustizia ed oggi intervistato da Sky tg24 (http://video.sky.it/news/cronaca/schiavone_ex_boss_casalesicollaboratore_giustizia/v168731.vid ).
Schiavone denuncia l’avvelenamento di un’intera regione, il sotterramento di rifiuti inquinanti nelle zone di Casal di Principe, Casavatore, Casalnuovo, etc… la corruzione di politici locali e nazionali, di intere caserme dei carabinieri e della polizia, la conoscenza, da parte delle istituzioni, dei nomi delle aziende e, perfino, delle targhe dei camion, che hanno sversato i loro rifiuti tossici in Campania…il silenzio che ne è seguito…
Come dimenticare le parole del ministro della sanità, Lorenzin, che crede, ancora, l’aumento dei casi di tumori in Campania conseguenza dello “stile di vita” dei suoi abitanti?
Ricordiamo, a questi “signori”, che la vita è un diritto, che va difeso e rispettato…e che chi, liberamente, si incarica di rappresentare i cittadini ha il dovere, primo, di difenderne i diritti primari…se non fosse in grado di farlo…e se la parola dignità trovasse ancora riscontro in chi occupa poltrone in nome e per conto del paese…l’atto delle dimissioni rimarrebbe l’unica scelta conseguente e rispettabile…come rimane, per i cittadini, il diritto di pretendere che lo Stato sia Stato…sempre e dovunque…senza quei famosi “se” e quei ricorrenti “ma” che hanno nascosto, sotto il tappeto degli accordi di larghe o strette convergenze d’interessi, il marcio di questo paese.
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