IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

lunedì 27 maggio 2013

Elezioni amministrative, vince l’astensionismo. A Roma Marino oltre il 41%, Alemanno fermo al 30%. Exit-poll, scrutinio, risultati

Ballottaggio al Campidoglio. Siena, Brescia, Pisa, Treviso, Vicenza, Ancona e Imperia le altre città più importanti. Flop dei grillini

 
Occhi puntati sul nuovo sindaco di Roma: è sfida Gianni Alemanno contro Ignazio marino
Elezioni amministrative 2013: il primo partito è l’astensionismo, cresciuto quasi del 12% rispetto alle precedenti consultazioni. Un calo netto. Sebbene inferiore alle previsioni di domenica. Ha votato il 62,38% degli elettori a livello nazionale. Il dato è di quasi 15 punti percentuali inferiore rispetto alle precedenti consultazioni omologhe.

IL CALO DELL’AFFLUENZA clicca la tabella per ingrandirla
 

PD PRIMO PARTITO NELLA CAPITALE- Proiezioni Piepoli su Roma per il Tg3: si va verso il ballottaggio Marino-Alemanno. Ignazio Marino, candidato del centrosinistra, è avanti con il 41,4%, il sindaco uscente del centrodestra è fermo al 30,3%. Dietro ci sono De Vito al 12,8 e Marchini al 9,7. Si va verso il ballottaggio per il Campidoglio. La proiezione Tecné per Sky assegna invece a Marino il 42,6% e ad Alemanno il 28,3%. Quanto ai partiti, per Piepoli il Pd è al 24,7%, il Pdl al 18,5%, l’M5s al 14,4%. Questi i dati, con una copertura del 23,1%.
Tonfo del Movimento 5 stelle: i grillini hanno già stufato? – VOTA 
QUINDICI CAPOLUOGHI – Il fantasma dell’astensione si aggira anche per Roma e  gli altri 15 capoluoghi di provincia in cui si è votato per il rinnovo del sindaco. Cifre mai raggiunte prima, a livello locale. Un segnale di cui i partiti dovranno necessariamente tenere conto. Soltanto Viterbo è controtendenza.
ROMA FERMA AL 52,8% – Nella Capitale si gioca la partita più importante per il sindaco: a Roma i votanti sono calati addirittura del 19%. Un elettore su due non ha votato. Il dato del del 52,8% è di quasi 21 punti percentuali inferiore rispetto alle precedenti omologhe, quando votò il 73,6%. Lo si apprende dal sito del Viminale. Hanno inciso, secondo gli osservatori, la concomitanza con il derby di Coppa Italia Roma-Lazio (VIDEO) e il maltempo. Siena (dopo lo scandalo Montepaschi che ha dilaniato il Pd), Brescia, Pisa, Treviso, Vicenza, Imperia e Ancona, le città più importanti.
TONFO DI M5S IN VAL D’AOSTA – Gli elettori sono stati chiamati al voto anche in Valle d’Aosta per il rinnovo del consiglio regionale: i risultati, già noti, non danno sorprese, vista l’affermazione come da tradizione, di Union Valdôtaine e Union Valdôtaine Progressiste, che raccolgono rispettivamente il 33,47 e il 19,21% dei voti: insieme, avranno 20 dei 35 seggi a disposizione. Cinque anni fa correvano insieme, e raccoglievano il 44,39%. A sorpresa, però, il Movimento 5 stelle qui non capitalizza l’appoggio ai comitati No Tav: i grillini si sono fermati al 6,6%, ben al di sotto del 18,5% che avevano conquistato alle Politiche del febbraio scorso.
LE ALTRE CITTA’: TENGONO I VECCHI PARTITI - Tra gli altri comuni al voto, quelli tenuti maggiormente sotto osservazione sono Siena, dove il dominio storico del centrosinistra potrebbe subire contraccolpi dalle inchieste sul Monte dei Paschi di Siena; e Imperia, città di Claudio Scajola. Significativi per dimensioni sono anche Pisa, Brescia, Vicenza e Treviso, che è l’unico comune in cui il sindaco uscente è della Lega Nord. Tuttavia il Carroccio sembra essere stato penalizzato dagli elettori: Giancarlo Gentilini, stando alle prime schede scrutinate, è infatti indietro di oltre 10 punti rispetto al candidato di centrosinistra Giovanni Manildo. In tutti questi comuni, dalle prime sezioni emerge un tendenza al calo del Movimento 5 Stelle e una discreta tenuta dei cosiddetti partiti tradizionali.
ALEMANNO: “PER ME LA PARTITA È APERTA” - “Per me la partita è aperta: bisogna combattere fino alla fine per il bene di Roma”. Lo ha detto il candidato del centrodestra, Gianni Alemanno, dopo le prime proiezioni dalla sede del suo comitato elettorale. “Il ballottaggio non è il secondo tempo di una partita ma una partita totalmente diversa”, ha detto Alemanno. “Il dato importante è l’astensione e per questo dobbiamo portare tutti al voto”, ha aggiunto. “Dobbiamo portare al voto metà dei romani, bisogna capire il perché dell’astensionismo soprattutto dei giovani”. “Credo – ha aggiunto Alemanno – che il dato evidente più importante è che comunque arriviamo al ballottaggio”.
MARINO È SODDISFATTO - Ignazio Marino si è detto “soddisfatto” dei primi risultati delle elezioni comunali di Roma. Lo si apprende da fonti vicine al candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. Marino sta seguendo in tv lo spoglio da casa. “In questa città c’è desiderio di cambiare. Di uscire dalla palude. Ora ne abbiamo la possibilità. In queste due settimane io continuerò ad ascoltare tutti i cittadini”.
I GRILLINI AMMETTONO (IN PARTE) LA SCONFITTA – “Un certo calo c’è, ma non ci sembra così vistoso. Non è un risultato così negativo come viene detto”. E’ il primo commento alle proiezioni del candidato sindaco di Roma M5S Marcello De Vito. “Il nostro 13-14% va paragonato al 16,64% delle regionali di febbraio – ha detto De Vito -. Entriamo in Consiglio e faremo una bella opposizione. I partiti hanno fatto un grosso investimento economico e hanno intercettato i voti. I giornali hanno parlato poco di noi. Anche Marchini col suo 10% ha tolto anche a noi”.

Fonte


Commento di Oliviero Mannucci: Il primo partito oggi in Italia è quello dell'astensionismo del quale faccio parte anche io, perchè non ci fate governare a noi, visto che siamo la maggioranza? 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.