Pil negativo per due trimestri consecutivi. Il 2011 registra un prodotto interno lordo pari a + 0,4%
Secondo le stime preliminari dell'Istat, nel quarto trimestre 2011 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2005, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,7% sul trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre del 2010.
L'Italia è così in recessione tecnica (il Pil è in calo per il secondo trimestre consecutivo dopo che nel terzo quarto dell'anno l'Istat aveva registrato un ribasso dello 0,2%). Il ritorno in recessione avviene dopo poco più di due anni: l'ultimo periodo di recessione era terminato dopo il secondo trimestre del 2009. ll ribasso dello 0,5% registrato dal Pil, su base annua, nel quarto trimestre 2011 rappresenta il primo calo tendenziale dal quarto trimestre del 2009.
La crescita dell'Italia nel 2011 (+0,4%) ha subito un deciso stop a confronto con quanto totalizzato nel 2010 (+1,4%). La differenza è così pari a un punto percentuale. Ma era andata ancora peggio nel 2009, quando la contrazione registrata fu pari al -5,1%.
Le previsioni del governo avevano indicato per il 2011 una crescita dello 0,6% (dato grezzo). La crescita acquisita per il 2012, quella che si verificherebbe per il puro effetto trascinamento del 2011 se in tutti e quattro i trimestri dell'anno si registrasse crescita zero, è negativa, pari a -0,6%
Fonte: http://economia.virgilio.it
Tutto sotto controllo delle banche capitalistiche...però! Saluti da Salvatore.
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