18/04/2012 17:23
ROMA - Sono 26mila in meno le imprese in Italia nel primo trimestre del 2012 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Tra gennaio e marzo 2012 si è allargata la forbice della vitalità delle imprese, 120.278 quelle entrare sul mercato con una nuova attività e 146.368 quelle che, al contrario, sono uscite. E' quanto emerge dai dati sulla natalità e mortalità delle imprese italiane nel primo trimestre dell'anno, fotografati da Movimprese e resi noti dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello.
"Oggi la brusca frenata della vitalità imprenditoriale è l'evidente risultato della fase di recessione avviatasi nella seconda metà dello scorso anno e dell'accresciuta e diffusa difficoltà ad entrare nel mercato". Il presidente Dardanello afferma anche che "c'è bisogno di politiche di sostegno dell'impresa più piccola, quella diffusa da cui dipende il destino di milioni di famiglie e di giovani. Oltre a credito e semplificazione servono azioni straordinarie sul fronte occupazionale e fiscale".
Le iscrizioni del primo trimestre 2012 costituiscono il risultato meno brillante degli ultimi dodici anni. Sul versante delle cessazioni, invece, il magro risultato dei primi tre mesi del 2012 viene dopo i più duri bilanci registrati, nell'ordine, dal 2007 al 2009. A fare le spese del cattivo inizio d'anno sono state soprattutto le imprese più piccole, in particolare quelle artigiane e quelle situate nel Mezzogiorno, diminuite di 10.491 unità, lo 0,52%, nei primi tre mesi dell'anno. Gli unici segnali positivi - anche se più attenuati rispetto allo scorso anno - continuano a venire dalle società di capitali, cresciute nei primi tre mesi dell'anno di 6.911 unità (+0,5%), e dalle "altre forme" (1.316 in più, di cui 1.005 cooperative), pari ad una crescita dello 0,63%.
Fonte: http://www.romagnanoi.it
"LADRI D'ITALIA" E' L'ORGANO D'INFORMAZIONE DEL MOVIMENTO POPOLARE DI LIBERAZIONE NAZIONALE "CULO A STRISCE", CHE SI PREFIGGE DI MANDARE A CASA CON LE BUONE ( o con le cattive, facendogli APPUNTO, il culo a strisce) TUTTI I POLITICI CHE CAMPANO SULLE SPALLE DI MILIONI DI CITTADINI GUADAGNANDO MIGLIAIA DI EURO AL MESE PER NON FARE QUASI UN CAZZO E RENDERE LA VITA IMPOSSIBILE A CHI SI GUADAGNA LA VITA CON IL SUDORE DELLA PROPRIA FRONTE.
IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO
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