IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

giovedì 13 ottobre 2011

INDIGNADOS BLOCCANO ROMA

In vista della "Giornata della rabbia" del 15 Ottobre i manifestanti attaccano la sede di Bankitalia nella capitale





Quattordici tende ancora piantate sulla scalinata del Palazzo delle Esposizioni e qualche ragazzo assonnato che si aggira nei pressi. Appare così questa mattina via Nazionale a Roma dove nella notte le forze dell'ordine hanno sgomberato il presidio degli indignados vicino alla sede di Bankitalia che durava da ieri pomeriggio. Ieri, infatti, nella Capitale circa 500 "indignados" hanno manifestato prima nei dintorni di Montecitorio, per poi spostarsi verso la sede di Bankitalia, a via Nazionale, dove era in programma un convegno con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il governatore Mario Draghi e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia. E' il preludio alla grande manifestazione in programma sabato 15, "la giornata della rabbia", in contemporanea con altre centinaia di città del mondo.

A Bologna - Ieri, mercoledì 12 ottobre, era toccato anche a Bologna. Momenti di tensione davanti alla sede cittadina della Banca d'Italia, in piazza Cavour, dove è in corso la protesta di un centinaio di studenti e militanti dei centri sociali. Le forze dell'ordine sono intervenute con due cariche contro la prima linea dei manifestanti, che ha provato a entrare nell’istituto di credito. Gli indignados bolognesi volevano entrare nella sede della Banca d'Italia per consegnare simbolicamente al mittente la lettera mandata dalla banca centrale europea, lo scorso agosto, al governo italiano. Lo scontro è stato violento: manganellate, bastoni e petardi. Una studentessa ed un carabinere sono rimasti feriti. Il parapiglia è durato pochi minuti, mentre il presidio è ancora in corso. E così gli indignados anticipano la grande manifestazione del 15 ottobre "la giornata della rabbia".

I feriti -
Durante le cariche delle forze dell'ordine per respingere i manifestanti, una studentessa è rimasta ferita alla bocca. La giovane, dopo essere stata caricata in ambulanza, è stata trasportata all'ospedale Sant'Orsola di Bologna. Nei tafferugli, è rimasto contuso anche un carabiniere. Intanto i manifestanti sono partiti in corteo lungo via Farini, proseguendo poi lungo via Castiglione. Prima di lasciare piazza Cavour dal presidio di protesta sono state lanciate uova, palloncini di vernice, fumogeni e petardi contro il palazzo dove ha sede la Banca d'Italia. Dopo il tentato blitz nella sede della Banca d'Italia, la protesta degli indignados bolognesi è proseguita: i manifestanti sono entrati in massa e hanno occupato, per circa un quarto d'ora, gli Uffici giudiziari di pignoramenti e protesti che si trovano nei pressi di via Castiglione, nel pieno centro di Bologna. In una delle finestre del palazzo è stato anche affisso uno striscione: 'Diritto all'insolvenza'. Saliti al primo piano del palazzo i manifestanti con un paletto di metallo hanno sfondato la porta dell'Ufficio notifiche dove all'interno si trovavano alcuni dipendenti. Poi hanno preso diverse cartellette contenenti documenti e, dopo averle stracciate, le hanno gettate dalla finestra. Infine hanno lasciato gli uffici giudiziari e si sono rimessi in corteo.

Traffico bloccato a Roma Traffico rallentato in via del Corso a Roma per la presenza di manifestanti. Gli indignados, partiti da Montecitorio, hanno sfilato senza manifesti e striscioni invadendo la sede stradale. Diretti verso piazza Santi Apostoli, hanno in programma una manifestazione davanti alla Banca d’Italia.


La giornata della rabbia -
Ma questa manifestazione è solo l'anticipazione di ciò che avverrà il prossimo sabato. Il 15 ottobre infatti gli indignados ripeteranno le loro proteste in una grande manifestazione nella Capitale chiamata "la giornata della rabbia". Secondo gli organizzatori arriveranno da tutta Italia circa 150mila persone. Da parte delle forze dell'ordine si prevede un impegno superiore a quello messo in campo lo scorso 14 dicembre, quando durante il corteo degli studenti il centro storico della Capitale venne letteralmente assediato, con scene di guerriglia urbana. Quel giorno furono impegnati circa un migliaio di uomini. Si teme il rischio di azioni emulative o collegate tra le manifestazioni degli Indignados che si svolgeranno in contemporanea nelle principali capitali come Roma, Madrid, Atene. Inoltre, gli agenti sono già impegnati in sopralluoghi ai punti sensibili della Capitale in primis obiettivi istituzionali ed economici, come le banche tradizionalmente bersagliati dagli indignati.

Fonte: http://www.libero-news.it

Commento di Oliviero Mannucci: Cari politici ( si fa per dire) io ve l'avevo detto, se non cambiate il vostro modo di comportamento nei confronti dei vostri datori di lavoro, e cioè il popolo italiano, questo sarà solo l'inizio. Voi fate debiti per conto di altri, ma gli stipendi che prendete non li dividete con tutti. Non mi sembra un modo corretto di compostarsi non vi sembra?! Visto quanto che siete pagati, se sbagliate dovete pagare di tasca vostra e no far pagare chi tra l'altro sta già con l'acqua alla gola, poi non vi lamentate se la gente, giustamente, s'incazza! La strada che state percorrendo è molto pericolosa e se continuate così presto in Italia ci sarà una guerra civile. Politico avvisato, mezzo salvato!


Oliviero Mannucci

Movimento Popolare Liberazione Nazionale " Culo a strisce"

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