Si annuncia un autunno caldo per il lavoro: vi sono 150 tavoli di crisi aziendale aperti al ministero dello Sviluppo economico con circa 180.000 lavoratori coinvolti e oltre 30.000 esuberi.
L’autunno secondo i sindacati si annuncia molto difficile sul fronte della crisi industriale: sono migliaia i posti a rischio come è evidente.
Oltre ai casi in evidenza sui giornali come Carbosulcis e Alcoa vi sono tanti altri casi.
Nel settore aereo per quanto riguarda Windjet e Meridiana, nel comparto ferroviario con Ansaldo Breda e Firema, nel settore tessile con Omsa/Golden Lady.
Anche il settore del turismo è in crisi e Valtur e Alpitur sono la dimostrazione che la crisi non colpisce solo il settore industriale.
Altri casi da ricordare sono quelli di Electrolux e Indesit dove sono a rischio più di mille posti di lavoro.
La crisi economica “continua a mordere” come dicono alcuni politici: si annuncia un autunno di lotte e di proteste per migliaia di lavoratori.
Gli operai di Carbosulcis e Alcoa sono solo i primi di una lunga serie a quanto pare.
Tutto questo si ripercuoterà sul clima politico attuale e forse rinforzerà i movimenti e partiti “dell’antipolitica” e oltre a questi anche i movimenti che stanno nascendo negli ultimi mesi o quelli che stanno per nascere.
Il dissenso e il malcontento nel paese aumentano sempre più e la crisi è ormai presente in tanti settori dell’economia italiana: protagonista più recente il settore turistico con un calo delle presenze del 15-20%.
L’autunno caldo del mondo del lavoro è cominciato e “venti di lotta” cominciano a soffiare….
Fonte: http://systemfailureb.altervista.org
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