Manifestazioni in tutto il mondo contro la crisi finanziaria
Le immagini di Roma devastata hanno già fatto il giro del mondo: tutti i maggiori quotidiani on line hanno pubblicato gli scatti del centro storico della Capitale messo a ferro e fuoco. Ma ieri è stato il giorno degli Indignati di tutto il mondo, che sono scesi in piazza in tante grandi città per protestare contro la crisi globale e le misure di austerità dei governi. I primi a manifestare sono stati filippini, giapponesi e australiani, con cortei pacifici che hanno avuto come obiettivo simbolico le sedi delle banche centrali dei rispettivi paesi.
In Europa, al di là del caso di Roma, la protesta è stata pacifica, tranne ad Atene, la capitale europea in cui negli ultimi mesi le ribellioni, ormai all’ordine del giorno, hanno fatto registrare gli scontri più gravi. A Londra protagonista della giornata degli Indignati è stato Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, cha tenuto un discorso contro lo strapotere delle banche. In Spagna, il paese da cui il movimento ha preso il nome, i manifestanti hanno perfino chiesto ed ottenuto l’appoggio del principe Felipe.
Il sostegno delle istituzioni è arrivato anche a New York, dove il presidente Obama ha dato il suo appoggio al movimento che da giorni marcia su Wall Street: secondo alcuni, trattasi di una buona strategia in vista delle prossime elezioni presidenziali, volta a dipingere l’avversario repubblicano come un capitalista organico al mondo della finanza.
Fonte: www.universy.it
Commento di Oliviero Mannucci: A Roma sono successe cose micidiali a causa degli infiltrati. Ma chi sono questi infiltrati? Perchè non vengono tutti arrestati e identificati? Comunque cari politici e banchieri, la grande manifestazione mondiale che c'è stata è un messaggio preciso, il 99% della gente ne ha le palle piene dei vostri intrallazzi, se non comincerete a rigare dritto ed essere più attenti alle esigenze di tutti, la base dei violenti potrebbe allargarsi, perchè anche voi a vostro modo siete violenti quando prendete certe decisioni che tagliano i servizi essenziali ai cittadini che pagano le tasse. Se la violenze è sbagliata, è sbagliata sempre, non solo quando fa comodo a voi. Ricordatevi dei più deboli!
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