IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

sabato 15 ottobre 2011

Indignados, la “rabbia” a Roma



Roma - Tensioni a Roma e a Milano e una mobilitazione nazionale per la quale sono annunciate 100mila persone a Roma in occasione della “giornata della rabbia”: sale la “temperatura” delle proteste in attesa del corteo degli Indignados italiani, che oggi sfileranno in una Capitale blindata, dove si cercherà di scongiurare il rischio del ripetersi degli episodi dello scorso 14 dicembre, quando si scatenò nella città una vera e propria guerriglia urbana.

Ieri a Roma gli studenti hanno improvvisato un corteo raggiungendo piazza Montecitorio e. dopo la notizia dell’esito delle votazioni sulla fiducia al governo, hanno lanciato uova contro il palazzo della Camera. Poi hanno bloccato via del Corso, sedendosi in strada per alcuni minuti.


A Milano, invece, hanno sfilato circa 2000 persone, e una ventina di studenti hanno tentato di entrare nella sede meneghina della banca americana Goldman Sachs: hanno lanciato ortaggi e sacchi di immondizia dopo essere stati respinti da alcuni dipendenti. Alcuni momenti di tensione si sono verificati anche con la polizia, che presidiava la sede della Fininvest.

Un crescendo di proteste che si spera non culmini nel corteo di oggi a Roma, dove sono attese, secondo gli organizzatori, oltre 100mila persone da tutta Italia, provenienti da 50 province diverse (venti pullman sono previsti solo da Napoli, per esempio): il corteo partirà intorno alle 14 da piazza della Repubblica, passando per via Cavour, i Fori Imperiali, via Labicana, sino a raggiungere piazza San Giovanni.

Fra i manifestanti, anche le telecamere del Secolo XIX (video) , partite prima dell’alba di oggi dalla Liguria per seguire tutto in diretta, con aggiornamenti costanti.

Ma alla manifestazione partecipano anche alcuni politici, come il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e l’ex presidente della Camera, Fausto Bertinotti. In testa sono attesi i rappresentanti di varie realtà sociali in lotta, dai precari ai cassaintegrati. A seguire anche esponenti dei centri sociali, movimenti vari e studenti. E proprio fra di loro c’è il rischio che possano infiltrarsi alcuni “specialisti” dei tafferugli, come alcuni ultrà, che potrebbero agire a volto coperto, creando tensioni. I manifestanti non escludono comunque blitz a sorpresa e deviazioni, annunciando una «mobilitazione permanente» con accampamenti, tipo “tendopoli”, nei luoghi simbolo della città, come i Fori Imperiali.

La questura di Roma si è preparata ad affrontare quindi una giornata difficile e delicata: ieri il questore, Francesco Tagliente, ha firmato un’ordinanza per garantire la sicurezza della città. È previsto un «dispositivo ad assetto variabile», in continua evoluzione a seconda del cambiamento degli scenari volta per volta. Potrebbero essere circa 1500 gli uomini delle forze dell’ordine impegnati. È stato elaborato per l’occasione un «modulo operativo aperto», per consentire la flessibilità e la rapidità dello spostamento dei mezzi e degli uomini delle forze dell’ordine, così da assicurare la dinamicità e l’efficacia delle risorse impiegate, anche di fronte a eventi imprevedibili.

Fonte: http://www.ilsecoloxix.it

Commento di Oliviero Mannucci: cari politici ( si fa per dire) siete arrivati alla frutta. Presto ve ne accorgerete!

Oliviero Mannucci

Movimento popolare di liberazione nazionale " Culo a strisce"

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