IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

venerdì 3 febbraio 2012

Taglio Stipendi Parlamentari? Una farsa

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Costi della politica, taglio stipendi parlamentari: il bluff dei deputati. La montagna ha partorito un topolino. E’ questa la considerazione che viene spontanea dopo la decisione dell’Ufficio di Presidenza di Montecitorio di ridurre lo stipendio dei deputati di 1300 euro lordi, ovvero quasi 700 euro netti. Un vero schiaffo alla disperazione di famiglie e di piccole imprese. Un pugno nello stomaco ai cittadini che da mesi invocavano una riduzione drastica dei compensi dei politici. Ma la delusione diventa rabbia quando si va a leggere attentamente la decisione dell’Ufficio di Montecitorio. Ed è lì, allora, che il bluff appare chiaro a tutti, anche ai più sprovveduti.

Andiamo con ordine. Taglio Stipendi Parlamentari? Ma quando mai! Il bluff è presto svelato. I deputati hanno deciso di passare dal sistema retributivo a quello contributivo. Provvedimento che porterebbe circa 1300 euro in più nella “busta paga” degli stessi parlamentari. La decisione di sottrarre alle loro “povere e misere” casse 700 euro netti, quindi, non è un vero e proprio taglio dello stipendio dei parlamentari. E’, paradossalmente, un taglio all’aumento generato dal passaggio al sistema contributivo. Vergogna! Gli stipendi dei nostri politici, quindi, rimarranno invariati rispetto a dicembre 2011. Una decisione che va in controtendenza rispetto agli enormi sacrifici del popolo italiano, costretto a barcamenarsi per arrivare alle terza settimana del mese (non più alla quarta, purtroppo!).


Mesi di discussioni e addirittura la costituzione di una specifica commissione atta a calcolare lo stipendio dei colleghi europei. Una sorta di fumo negli occhi per gli italiani. Il taglio non c’è stato e non ci sarà. Almeno per ora. Sacrifici in fretta e furia per gli italiani; misure sulle pensioni da “ribaltone” per migliaia di italiani; benzina più cara per tutti. Una corsa contro il tempo per evitare il default. Ma lo stipendio dei parlamentari italiani non si tocca. Per quello c'è tempo, altro che dafault!

Fonte: http://cinema.newsfan.it

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