Il rigore è miracoloso, perché produce crescita. Magia? No: errore. O
meglio: falsificazione della realtà, grazie a dati incompleti, parziali
e truccati. Così la comunità economica internazionale ha clamorosamente
bocciato Harvard, il santuario del neoliberismo imbroglione, e il falso
“vangelo” di Ken Rogoff e Carmen Reinhart, fondato su cifre sballate
Proprio Harvard è la sede che Mario Draghi ha scelto per “rispondere” a
distanza a Marine Le Pen, che promette di fare della Francia il paese
che scardinerà l’impostura di Bruxelles. La scelta dell’euro è
irreversibile, ha sottolineato testualmente Draghi, evidentemente a nome
dei super-banchieri che rappresenta. Dall’euro non c’è ritorno (come
dall’inferno) perché, dice l’ex stratega della Goldman Sachs, esponente
di una micidiale super-lobby come il Gruppo dei Trenta, la moneta unica è
frutto di una storica decisione degli Stati europei. Curiosa concezione
della storia: come se la vicenda del mondo non fosse una trama fluida
di continui cambiamenti. Tutto è sempre reversibile, compresa la
miserabile moneta europea. Sta a dimostrarlo la Le Pen: sovranità e fine
dell’austerity, o la Francia saluterà non solo l’euro, ma anche
l’Unione Europea.
I sondaggi del “Nouvelle Observateur” che danno il Front National
primo partito francese alle europee
della primavera 2014 fanno tremare
non solo
l'Eliseo, ma anche l’Unione Europea e i suoi veri padroni, i “Masters of Universe” che pilotano l’atroce crisi
europea attraverso l’Eurotower di Francoforte affidata all’ex banchiere
centrale italiano. «Se le elezioni confermassero i risultati dei
sondaggi, la vittoria di una forza dichiaratamente antieuropea
porterebbe i mercati a scommettere nuovamente sull’uscita dei paesi
periferici dall’area euro», scrive il “Keynes blog” in una nota ripresa
da “Come Don Chisciotte”.
«Non si può escludere che a quel punto la Le Pen, che si dice già
pronta a guidare la Francia come presidente, potrebbe diventare un
esempio da seguire nelle periferie europee». Di fronte al 24%
pronosticato dal sondaggio, François Hollande non ha avuto meglio da
dire che occorre «rialzare la testa di fronte agli estremismi e alla
xenofobia».
Il successo annunciato della Le Pen «è dovuto in buona parte al fatto
che la Francia socialista ha abbassato la testa di fronte alla
Germania: Hollande aveva promesso in campagna elettorale di
ricontrattare il Fiscal Compact e imporre una svolta all’Europa,
ma ha infranto questa promessa già pochi giorni dopo la vittoria»,
sottolinea il blog. Le classi dirigenti europee sembrano ignorare
totalmente la popolarità di chi denuncia in modo diretto l’abuso di potere
commesso da Bruxelles, e «insistono nel percorrere la strada del rigore
e dell’abbattimento dei redditi». In realtà, l’ostinazione nel non
prendere atto dell’insostenibilità dell’euro sembra resistere di fronte
all’evidenza, «sorretta dall’illusione che l’austerità e le “riforme
strutturali” stiano producendo un nuovo equilibrio nell’Eurozona».
Presto, il successo della Le Pen contagerà anche l’Italia, dove «una
classe dirigente incapace di autocritica si illude di ottenere qualcosa
dall’Ue rispettando alla lettera i parametri di Maastricht e
presentandosi in Europa con il cappello in mano». Scriveva Keynes: «Le persone timide in posizione di responsabilità sono un passivo per la nazione».
Fonte
"LADRI D'ITALIA" E' L'ORGANO D'INFORMAZIONE DEL MOVIMENTO POPOLARE DI LIBERAZIONE NAZIONALE "CULO A STRISCE", CHE SI PREFIGGE DI MANDARE A CASA CON LE BUONE ( o con le cattive, facendogli APPUNTO, il culo a strisce) TUTTI I POLITICI CHE CAMPANO SULLE SPALLE DI MILIONI DI CITTADINI GUADAGNANDO MIGLIAIA DI EURO AL MESE PER NON FARE QUASI UN CAZZO E RENDERE LA VITA IMPOSSIBILE A CHI SI GUADAGNA LA VITA CON IL SUDORE DELLA PROPRIA FRONTE.
IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO
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