IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

sabato 3 dicembre 2011

“Italia corrotta più del Ruanda”: solo nel 2008 ben 60 mld di tangenti

ROMA – Il rapporto di Trasparency International mette l’Italia al 69esimo posto della sua classifica, tra i paesi più corrotti del mondo. In appena 15 anni il “Bel paese” è sceso di ben 37 posizioni in classifica e il tasso di corruzione percepito è pari a quello del Ghana, delle isole Samoa e della Macedonia. Più corrotto anche di paesi come il Ruanda, la Namibia, il Portorico o ancora Cuba. La classifica non rappresenta solo un’umiliazione, ma mette in evidenza anche un problema economico: la corruzione è di sicuro un deterrente per futuri investitori. Uno studio della Corte dei conti del 2008 parla di 60 miliardi di euro versati in tangenti, che di certo non aiuta la reputazione di paese tra i più corrotti di cui godiamo.

La legge anticorruzione annunciata dal governo dell’ex premier Silvio Berlusconi doveva essere la risposta alle richieste dell’Alto commissariato per la lotta alla corruzione voluto per l’Italia dall’Onu. Maurizio Gasparri parlò di “stretta decisiva e definitiva contro un malcostume che talvolta ha inquinato l’amministrazione della cosa pubblica, dello Stato, il Parlamento e la politica stessa”, mentre Ignazio La Russa vantava dimostrazioni “che la nostra forza politica, a differenza del passato, nella lotta alla corruzione vuole essere inflessibile”. Una legge presto finita nel dimenticatoio.

Nel paese di tangentopoli un risultato del genere non poteva essere così inatteso d’altronde. I recenti fatti di cronaca e gli arresti ai vertici della Regione Lombardia confermano la corruzione dilagante nel paese. Uno studio del centro Einaudi di Torino sostiene che nel solo 1991, anno di Mani pulite, per le bustarelle siano stati spesi tra i 4.500 ed i 6.500 miliardi. Furio Pasqualucci, procuratore generale della Corte dei conti, in una relazione del 2008 disse: “Le stime effettuate dal servizio Anticorruzione e trasparenza del ministero della Funzione pubblica, nella misura prossima a 50/60 miliardi di euro all’anno costituenti una vera e propria tassa immorale e occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini”. Soldi che forse avrebbero evitato il forte indebitamento e le misure economiche urgenti che Mario Monti dovrà attuare, attingendo con nuove tasse alle tasche di quei cittadini che da anni pagano per la corruzione dilagante.

Fonte: http://www.blitzquotidiano.it

Commento di Oliviero Mannucci: La politica italiana, quella che si scaglia contro la mafia, quella che combatte a furia di spot tv contro l'evasione fiscale, non solo tassa in maniera esagerata le imprese, ma poi pretende da loro una forma di pizzo, chiamata tangente, che viene incassata completamente a nero. Per forza il paese non cresce. Non si può andare aventi con questo sistema. Le imprese che sono fonte di lavoro per molte persone, dovrebbero pagare della tasse ragionevoli, tanto meno pagare tangenti al politico di turno per operare sul mercato nazionale o internazionale. Questo aiuterebbe le aziende italiane piccole, medie e grandi a stare meglio sul mercato, compreso quello estero, che potrebbero innovare di più i loro prodotti avendo fondi per fare la ricerca. Producendo di più potrebbero assumere di più, e pagare meglio i propri dipendenti facendoli lavorare in un ambiente anche più sicuro. I dipendenti di queste aziende si potrebbero permettere di arrivare bene a fine mese, questo rimetterebbe in modo l'economia dell'Italia, che è ferma da decenni perchè vampirizzata dalla nostra ladra e corrotta classe politica.


1 commento:

  1. The Times: Romania is the first exporter of prostitution from Europe.
    In Denmark, Romania is the country with most prostitutes.
    Milano: Eight of ten prostitutes which practice “job” in Milano are romanian woman including Ioana Visan, Berlusconi's prostitute.
    Roma: 85% of prostitutes in Rome are romanian woman

    Tel Aviv: "Corruption in Romania is a national disease"
    La Croix: "Romania, the most corrupt country in Europe"
    The Observer: "To 22 years after the Revolution, Romania's corrupt and bankrupt"
    El Pais about Romania: "corrupt and without money"
    German Bundestag: "Corruption in Romania is a worrying problem"

    Angelos Giannakopoulos,coordinator of the study "Crime and Culture - relevant perceptions corruption to crime prevention " (CE study):
    “For Romania one can speak of a generalized culture of corruption. Citizens consider corruption as a normal way to solve things. This way of thinking and doing is deeply rooted in moral attitudes, conceptual and practical of everyday life.”Romanians have the perception of a kind " mafiot whole " above the law, that are aggregated multiple interests from all sections of society: politics, police, judiciary, ...

    "The Romanians are the scum of Europe, not working, stealing, prostituting their children and women. Learn to steal before you read it, Spain is eaten by this wilds, they live worse than animals. Many countries banish romanians. I'm not surprised by any barbarity committed by this gross", wrote Carmen, La Razon newspaper readers one

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