The Secret World Government – Il Governo Segreto del Mondo
Mosca, New York – Il russo Arthur Cherep-Spiridovich (1858 – 1926) è stato uno dei personaggi più emblematici del Novecento, sebbene di lui si sappia poco o nulla, per via delle scomodissime verità storiche rivelate in un’opera pregevole e straripante, capace di anticipare con profetica arguzia i maggiori – tragici – fatti del Novecento; ciò rivelando, prima di ogni altro, la vera identità e la portata di personaggi, fatti ed intrecci di potere ben occultati dai libri di storia e dai governi. “The Secret world Government” o “The Hidden Hand” (“La Mano Nascosta“) (1) – opera curiosamente mai tradotta in italiano e disponibile solo in lingua inglese, in una vecchia edizione dell’epoca pubblicata a New York nel 1926 – rappresenta uno dei più sbalorditivi compendi di “segreti” storici del Novecento e di tutta l’era moderna.
(1) Arthur Cherep-Spiridovich, “The Secret World Government” o “The Hidden Hand” (“La Mano Nascosta“), The Unrevealed in History (100 misteri storici rivelati), Ed.: The Anti-Bolshevist Publishing Association, New York City 1926, , 15 EAST 128th STREET
La guerra è un (diabolico) assassinio di massa legalizzato
Coglierne il senso equivale ad aprire una porta sui misteri più bui della storia, d’improvviso illuminati dal fulgido bagliore della verità. Alla luce degli attuali sconvolgimenti globali, politici, economici e geopolitici, quella diCherep Spiridovich è una figura tutta da scoprire, per meglio comprendere il senso delle guerre, quelle che lo stesso considerava inutili e diabolici spargimenti di sangue pianificati e legati ad un puro desiderio di assassinio. Egli, in particolare, giudicava le guerre mondiali e le rivoluzioni quali atti criminali, folli, protesi a promuovere – su scala globale - morte, distruzione e caos in chiave anti-cristiana: “Una guerra è soltanto un “assassinio di massa legalizzato“ (The Hidden Hand, Cap. I): è questo il filo conduttore del documento del 1926, che si dipana fin dal primo capitolo.Il profeta Cherep Spiridovich e la pianificazione satanica del caos
Nobile di nascita, il conte Spiridovich, generale maggiore zarista e lealista, si trasferì negli Stati Unitidopo la rivoluzione bolscevica, considerata - come si evince, senza giri di parole, dai suoi scritti - al pari di un attentato satanico al cuore del Cristianesimo, “pianificato da Satana e dai suoi figli alimentando un innato, perverso e irrefrenabile desiderio d’assassinio” (Cfr.: The Hidden Hand, Pag. 1-5). Nel denunciare il golpe satanico e l’attacco al cuore della Russia Cristiana, Spiridovich nel contempo leva alto il suo j’accuse contro la debolezza di molti cristiani: “I Cristiani - commenta in apertura dell’opera – non sembra siano mai stati d’accordo con Cristo“… Da questa categoria di pseudo-cristiani egli salva, tra i pochi dell’epoca, il politico francese Joseph Caillaux: eletto deputato nel 1898, membro autorevole, anche se impopolare, del partito radicale e ministro delle finanze conWaldeck-Rousseau (1899)(2).(2) Fonte Enciclopedia Treccani
La ricetta di Cailleaux e la contro-ricetta dei Rothschild
Quando fu chiesto a Cailleaux come salvare la Francia – nota il conte russo – egli rispose “il popolo sembra credere che esistano rimedi semi-segreti non ancora impiegati per curare la povertà degli Stati. Lavoro ed economia. Questa è la regola! Questi gli unici rimedi!”. EvidentementeSpiridovich - pur riconoscendo il valore dello statista – aveva compreso l’inconsistenza di termini innalzati a rango di ideali, quali “lavoro” ed “economia”, senza il supporto sostanziale di due strumenti straordinari, appartenenti alla categoria dello spirito, quali la giustizia e verità; e senza igiusti presupposti monetari, bancari, geopolitici e religiosi. Non esistono trovate miracolistiche per innalzare lo spirito di un Paese, fuorché il lavoro (e l’economia) uniformati, tuttavia, ad uno spirito di verità: elemento portante che ha costantemente animato la sua ricerca.Le oscure alleanze della “Mano Nascosta”
Evidentemente egli coglie anche i limiti dei falsi profeti – e primi fautori – del marxismo bolscevico e rivoluzionario che propinarono una “rinascita” sociale incentrando erroneamente la disputa sociale ed economica sulla mitica “lotta di classe” e coltivando in segreto – nel contempo –oscure alleanze con i Rothschild: e quindi con l’élite bancaria internazionalista e la giudeo-massoneria. Ciò con un unico scopo: oltraggiare Cristo e annientare i Cristiani e il Cristianesimo.Un piano occulto dietro il malessere degli stati
Se la Francia seguisse le indicazioni di Cristo – ammonì il sottile statista, nel 1926 – in 5 o 10 anni diventerebbe nuovamente ricca… Ma il generale caro ai Romanov comprese prima di ogni suo contemporaneo ed in maniera molto profonda e documentata come dietro il benessere o il malessere degli stati ci fosse qualcosa di molto oscuro e taciuto nelle pieghe interne della storia. Taciuto per secoli. Nel primo capitolo di The Hidden Hand egli parla in merito molto chiaramente, oltrepassando la soglia-limite della profezia e individuando i nemici dei popoli, nonché contestuali dominatori incontrastati del sistema bancario internazionale: “un Rothschild V o VI ordinerà ai suoi Lloyd, Clemenceau, Woodrow Wilson, *Bethmann-Hollweg-Rothschild, Aerenthal, Sazonov, Sonnino, Kemal-Pasha, Venizelo, Masaryk e ad altri, di dare inizio ad una nuova guerra mondiale” (Seconda Guerra Mondiale – N.d.r.).Edward Rothschild e i 300 giudeo-mongoli
L’autore, dunque, descrive in maniera dettagliata, con una visione chiara e “scientificamente profetica”, nomi e cognomi dei componenti principali della struttura dominante. Egli vede nel declino francese un disegno pianificato votato all’auto-sterminio della razza ariana, e proteso all’instaurazione di un rapporto di dipendenza nei confronti della Germania, sostanziatosi nel pagamento d’indennità di guerra. Egli attribuisce la regia degli sconvolgimenti che stavano mutando – ed avrebbero mutato – per sempre il volto dell’Europa a Edward Rothshild V e ai suoi “300 giudeo-mongoli“, identificati nell’opera come la stirpe di Satana e l’apice occulto della piramide del Governo Mondiale (la cosiddetta Setta della Mano Nascosta).Il vero, oscuro volto dei rivoluzionari e nemici dei popoli
Spiridovich aveva compreso il ruolo destabilizzante del sistema bancario internazionalista e dei banchieri centrali nell’ambito del “gioco mondialista”, anche se evidentemente non era ancora munito di una robusta cultura monetaria e non era ancora del tutto (minuziosamente) consapevole dell’origine e dell’emissione fraudolenta dell’oro-carta, pur intuendone profeticamente la portata distruttiva: d’altronde l’unico che portò a termine, fino in fondo, questo percorso di elaborazione logica fu il professor Giacinto Auriti, tra gli Anni Settanta, Ottanta e Novanta del Novecento, grazie all’enunciazione della “Teoria del Valore Indotto della Moneta“. Il generale di casa Romanov – indicato, a ragione, da molti suoi posteri come un cristiano moralmente integro e dotato del dono della profezia – denuncia nel suo dirompente libro (3) come con la sola Prima Guerra Mondiale i banchieri e giudeo-massoni Rothschild – con tanto di “cortigiani” e seguaci – avessero guadagnato “100 miliardi” dell’antica moneta corrente.Casa Rothschild e la pianificazione della “Seconda Guerra Mondiale”
Ma Spiridovich va oltre e profetizza - con circa tre lustri di anticipo - la Seconda Guerra Mondiale, suscitando l’ammirazione e lo stupore, ma anche l’ilarità e il sarcasmo, di molti suoi contemporanei. Questi – scrive nel primo capitolo dell’opera – “seguendo il loro desiderio d’assassinio, aspirano apianificare la Seconda Guerra Mondiale. Quella che stanno preparando contro la ricca America“. Egli prima di tutti comprende e delinea i progetti della sinarchia mondialista ai danni dell’ignara e ghettizzata popolazione del cosiddetto Paese vincitore (gli Usa) e – altresì – di quello che oggi chiamano “Nuovo Ordine Mondiale” ai danni di tutti i popoli della Terra: specie quelli cattolici e ortodossi. Nota in un importante passaggio del paragrafo di apertura: “Controllando la stampa mondiale possono facilmente pianificare qualunque guerra. Se Wall Street – ironizza – dicesse quella parola (guerra, n.d.t.) domani, tutti gli editori ed i predicatori sarebbero a favore della guerra” (Eugene V. Debs, The Sun, 4 maggio 1925). Non servirebbe – secondo il generale – essere profeti per predire l’imminenza di un problema serio, se i francesi seguissero la via della salvezza indicata da Caillaux.Limiti delle dittature – “Governare significa prevedere”
Nella seconda parte del primo capitolo egli denuncia i limiti delle dittature, ree di non aver compreso – o di aver banalizzato in maniera assurda – la portata del disegno mondialista: “così il dittatore d’Italia e il presunto Dittatore di Francia – rincara – mostrano la medesima, seria, mancanza di giudizio. Ma la necessità di crescita degli statisti è vitale. Qual é – domanda Spiridovich – la differenza tra uno statista ed un politico? Demostene (3) e Edmund Burke (4) – continua – lo hanno spiegato: “uno statista deve sapere come prevedere il futuro, un politico comprende soltanto il presente” (che è già il passato).“Governare, significa prevedere dice un saggio vecchio proverbio. Altrimenti “senza previsione non è possibile governare”(3) Demostene (Fonte Enciclopedia Treccani) uomo politico e oratore ateniese (384 a. c. – 322 a. c.) partecipò alla vita pubblica di Atene, dedicandosi alla difesa delle libertà democratiche contro l’espansionismo di Filippo II di Macedonia attraverso un’intensa attività oratoria (filippiche, 350-341; olintiache, 349-348; per la pace, 346); Fu anche diplomatico-militare, promotore di leghe fra le città greche.
(4) Edmund Burke (Fonte Enciclopedia Treccani) scrittore politico inglese (Dublino 1729 circa – Beaconsfield 1797); dal 1758 fu direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere; fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito Whig (thoughts on present discontents, 1770, contro il partito Tory); con American Taxation (1774) e Conciliation with the colonies (1775) assunse un atteggiamento realisticamente favorevole alle rivendicazioni delle colonie americane pur senza concedere nulla sul terreno dei principî. Provocò (1788) il processo di Warren Hastings e sostenne (1788-89) l’abolizione del commercio degli schiavi. Burke è soprattutto noto per le vigorose Reflections on the revolution in France scritte (1790) sotto l’impressione dei moti francesi, indifesa della tradizione storica contro il presunto astrattismo “antistorico” dei rivoluzionarî: di fronte alla Francia “funestata” dall’assassinio dei sovrani, sta – nel quadro di B. – il mito dell’Inghilterra dalle “rivoluzioni pacifiche”.
Lo spirito cristiano e lo spirito dell’anticristo
Spiridovich, come visto, comprende la portata satanica delle rivoluzioni (Francese e Bolscevica) e delle guerre mondiali, confidando nello spirito di carità cristiana, quale vera panacea per la rinascita dell’umanità. “Quando si è concordi con Cristo – afferma - si diventa più brillanti”. Lo spirito anti-cristiano (cioè dell’Anticristo) al contrario è portatore di scompiglio e auto-distruzione, tradimento e desolazione, come si evince dalle sue eloquenti espressioni, esternate nell’analizzare ildeclino della società americana dopo l’instaurazione della privata FED: “Come afferma l’ex senatore R.P. Pettigrew nel suo Plutocrazia trionfante, Woodrow Wilson – scrive Spiridovich – spinse gli americani in guerra contro il loro volere“.La mano nascosta e il sistema bancario, da Wilson ai giorni nostri
Le malefatte di Wilson – rimarcate dallo statista russo sempre in “The Hidden Hand” – ricordano, senza usare troppa fantasia, ciò che sta accadendo negli ultimi decenni con l’operato dei vari Bush e Obama e con l’operato dei governi occidentali pilotati e condotti dalle élite giudeo-massoniche (social-comuniste e liberal-capitaliste) in guerre insensate e “Primavere” di vario tipo: inMedioriente, Africa, Ucraina, Europa, ecc.. Guerre spacciate per “missioni antiterrorismo” o per provvidenziali “esportazioni di democrazia” o “missioni di pace”, portate avanti dietro il paravento della Democrazia e con il sostegno del sistema bancario internazionale (cioè delle banche centrali). Nel 1913 Wilson, inaugurò l’era dello strapotere bancario – giudeo-massonico – anche negli Usa: in quell’anno lo “statista”, con un forte sostegno politico dei banchieri, fu eletto alla Casa Bianca, avendo di fatto già acconsentito all’approvazione del Federal Reserv Act (5), in cambio del sostegno alla sua campagna elettorale. Nello stesso anno, in data 23 Dicembre, approfittando delle festività natalizie, quando la maggior parte degli uomini di governo era impegnata a casa con le proprie famiglie, il liberticida Federal Reserv Act veniva messo ai voti e Wilson, a sua volta,promulgava la legge.(5) Legge costituiva della privatissima Federal Reserve Bank statunitense, approvata il 23 dicembre 1913 dal Congresso degli Stati Uniti.
Sono uno degli uomini più infelici… Ho rovinato il mio Paese…
Sei anni dopo, tuttavia, lo stesso dopo aver pianto amaramente per aver svenduto la sovranità monetaria e la stessa dignità dei propri connazionali, scrisse con rammarico una frase destinata – in negativo – ad entrare nella storia: “sono uno degli uomini più infelici. Io ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. una grande nazione industriale è ora controllata dal suo sistema creditizio. Non siamo più un governo della libera opinione, non più il governo degli ideali e del voto della maggioranza, ma il governo dell’opinione e della coercizione di un piccolo gruppo di personaggi dominanti“. Spiridovich, dunque, riesaminando la figura di Wilson ed i retroscena che portarono alla definitiva privatizzazione del sistema bancario Usa, aveva compreso il grande nesso esistente tra moneta, sistema bancario, giudeo-massoneria e nascita eproliferazione dei mali ideologici del Novecento: tutti strumenti funzionali alla nascita della sinarchia mondialista oggi nota come “Nuovo Ordine Mondiale“; cioè funzionali all’instaurazione del regno di Satana sulla Terra.(Continua…)Sergio Basile - Nicola Arena
Fonte
Per gentile concessione di QUI EUROPA
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