Il numero dei greci che sono finiti a vivere per la strada, dormendo
sulle panchine, cresce perché questo è un fenomeno direttamente
collegato al drammatico tasso di disoccupazione, che ha raggiunto da
mesi livelli altissimi e non accenna a diminuire: in Grecia ci sono più
di un milione e trecentomila uomini e donne senza alcun impiego né
stipendio, pari al 27,6% della forza lavoro totale
I servizi sociali del comune di Atene non riescono a rispondere alle
continue richieste di supporto: se c’è qualcuno che può riuscire ad
aiutare gli svantaggiati è cbhi fa parte della rete di solidarietà che
si è formata nel paese. Si tratta di gruppi piccoli e grandi di persone,
ma anche di aziende, che hanno cominciato a aiutare i loro vicini più
taggiati. Nascono ogni giorno nuove iniziative: sono numerosi, in tutto
il paese, i bar che offrono gratuitamente caffè: c’è persino un
condominio che è stato recentemente convertito in rifugio per 70
senzatetto.
La zatteraLa rivista “Schedìa” (in
greco: “zattera”), nata nello scorso mese di Febbraio, ha organizzato
numerose giornate di donazione ed elemosina. Organizza in ogni quartiere
della capitale anche la raccolta di vestiti e materiale scolastico;
allestisce mense gratuite e organizza giornate di “spesa sociale”, per
offrire cibo e beni di prima necessità alle persone in difficoltà.
I dati ufficiali del Comune di AteneGli ultimi dati presentati dal comune di Atene e dall’ente pubblico denominato “Rifugio dei senzatetto di Atene” (Kyada) sono
scioccanti. Più di 20.000 residenti della capitale sopravvivono
esclusivamente grazie alle strutture sociali del comune. Su un totale di
1667 persone che mangiano alla mensa dei poveri, il 66% è di
nazionalità greca; il 44% ha un alto livello di istruzione, mentre il
7,5% ha un titolo universitario e quattro persone hanno addirittura un
master o un dottorato.
Tre quarti dei commensali è senza famiglia di riferimento (sono
celibi, divorziati o separati). Il 77% è senza lavoro e il 76% non
dichiara alcun reddito. Per quanto riguarda i senzatetto, la metà vive
d’elemosina e il 54% non desidera aiuto per trovare riparo notturno. Un
ultimo dato: su 774 famiglie che chiedono di essere ammesse al programma
di sostegno sociale, 587 sono greche.
Fonte: http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=183689
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