IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

martedì 1 ottobre 2013

AFFIDIAMO LA GESTIONE DEL PAESE ALLE CASALINGHE?

Nel passato recente mi è capitato di parlare con un autorevole Ministro dell’attuale Governo. Questo stimatissimo e competente professionista a una domanda semplice semplice quale: ma perché non si mette mano alla riduzione della spesa?, allargando le braccia affermava che la spesa in Italia è incomprimibile.

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Mi era capitata l’occasione di porre la stessa domanda a un Ministro del precedente Governo Berlusconi, stimato Professore, e mi aveva semplicemente mandato a quel Paese.
Certo io non sono così autorevole come i Ministri in questione, tuttavia circa 3 anni fa ho dimostrato a mio figlio che se riusciva a risparmiare un euro al giorno (in media) evitando di compare cose inutili, a fine anno avrebbe avuto i soldi per comprare il telefonino che desiderava. Lo ha fatto ed ha comprato il telefonino in 8 mesi.
Qualsiasi casalinga sa bene che non può imporre al marito di fare il diavolo a quattro per ottenere un aumento di stipendio. Se lo stipendio non basta, e non basta mai, si sa che non è semplice ottenere un aumento. Quindi, si stringe la cinghia, si spende con più attenzione, si elimina ciò che è meno importante e si cerca di far tornare il bilancio familiare come possibile.
Lo Stato no. Lo Stato decide di assumere altri 100.000 precari nella Pubblica Amministrazione e quindi poiché ci vuole la copertura finanziaria, aumenta l’IVA dell’uno per cento.
Non bastano i soldi ai comuni? Invece di guardare come i comuni hanno speso (o sperperato) le risorse disponibili, approvano una nuova tassa che serve a fornire i fondi richiesti.
Eppure a leggere come lo Stato (Centrale o Periferico) spende il “bottino” ricavato dall’esproprio delle risorse prodotte dai cittadini, si trovano delle voci di spesa che non solo sono superflue, ma che fanno addirittura dubitare delle capacità intellettive di chi gestisce la cosa pubblica.
Basta leggere alcuni articoli pubblicati dalla stampa nazionale o seguire alcune trasmissioni televisive nazional popolari per scoprire che si finanziano, specie a livello locale, le cose più incredibili. Cosa che nessuno farebbe se i soldi fossero i suoi!
A mio modestissimo avviso sarebbe sufficiente che il Ministero dell’Economia rendesse responsabile in prima persona il Segretario Comunale (che dipende dal Ministero dell’Interno) per una prima verifica ed approvazione delle spese sostenute dall’Amministrazione Comunale. Sono sicuro che i corsi di yoga, di tango, ecc. da quel momento in poi dovrebbero essere finanziati in modo diverso, come ad esempio dai fruitori del corso. Oppure, non sarebbero finanziati affatto.
Nei Ministeri è palpabile lo spreco in tantissime forme: dal Sindacalista pagato dall’Amministrazione per lavorare per il Sindacato, all’efficienza energetica dei fabbricati.
Poi ci sono i costi (e gli sprechi) della Politica, i trasferimenti dello Stato alle Organizzazioni Sindacali, le inefficienze e le duplicazioni delle varie funzioni pubbliche.
Ci sono le assurdità incomprensibili come ad esempio il fatto che l’Ambasciatore a Berlino guadagni 4 volte lo stipendio di Angela Merkel. L’Ambasciata d’Italia a Berlino costa più dell’intero Governo della Repubblica federale di Germania! (Il Bundesrat è composto dal Cancelliere e da 16 Ministri)
A Bruxelles ci sono 3 ambasciate con 3 Ambasciatori: l’Ambasciatore presso lo Stato Belga, l’Ambasciatore presso le Istituzioni europee (Consiglio, Commissione e Parlamento) e l’Ambasciatore presso la NATO.
A Bruxelles ci sono le Rappresentanze di tutte le Regioni Italiane, di alcune province e di alcuni grandi comuni.
Inutile parlare dei voli di Stato, delle “Auto Blu”, degli autisti, delle scorte “status symbol”….
Per queste ragioni, quando un politico simpatico come il Premier Letta, dice in televisione che “dietro ai tagli ci stanno persone in carne ed ossa”, ci si domanda come mai questi non riesce a considerare anche che esiste un’intera nazione fatta di persone in carne ed ossa?
Purtroppo, per mantenere queste corti dei miracoli si stanno portando alla fame milioni di Italiani, anche loro persone in carne e ossa, forse più ossa che carne, costrette a rinunciare a tutto pur di sopravvivere e far fronte alle spese quotidiane come appunto fanno e sanno fare tutte le casalinghe italiane monoreddito, madri di figli, che lottano ogni giorno per risparmiare il singolo euro e portare avanti la famiglia.
Ecco assegniamo a un pool composto da queste anonime eroine la gestione della spesa pubblica. Otterremo risultati impressionanti in brevissimo tempo.

Autore: CiMa

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