IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

giovedì 3 ottobre 2013

NON È PIÙ UNA DEMOCRAZIA MA UN REGIME NEL QUALE DOMINA IL PENSIERO UNICO DELL’EURO

Un Paese sospeso nel vuoto da cui viene veramente voglia di scappare. Questo oggi appare l’Italia: il governo traballa come un tavolino cui si è rotta una gamba. I partiti paiono viaggiare in un’altra dimensione lasciando a Roma solo gli avatar

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 E costoro dimostrano di essere degli automi che rispondono agli ordini che arrivano dalla tecnocrazia di Bruxelles e non i bisogni della popolazione. Perché quello che sta succedendo in queste ore appare semplicemente pazzesco: il tassametro fiscale continua a correre mentre servirebbe dargli una martellata e oggi l’Istat ha comunicato che, ad agosto, la disoccupazione ha raggiunto il livello record del 12,2% (tre milioni 127 mila persone di cui 1,4 milioni dal 2008 in avanti). Fra i giovani siamo al 40%. Ovviamente non si tiene conto della cassa integrazione straordinaria, che ormai si trascina di proroga in proroga perché il sistema non riesce a recuperare i posti di lavoro perduti. Dinanzi a cifre così allarmanti un governo che non fosse composto da avatar avrebbe preso misure fortemente espansive. Invece il contrario: per rispettare il falso mito del 3% del deficit è scattato l’aumento dell’Iva, che peserà per un miliardo quest’anno e quattro il prossimo. I dettati dell’Europa invece di favorire la ripresa economica la stanno uccidendo. Le risse fra i partiti fanno il resto: Pd e Pdl, ex alleati e di nuovi avversari dichiarati con i loro dispetti faranno rientrare l’Imu. La tagliola della seconda rata rischia di scattare fra qualche settimana mentre appena ieri, 30 settembre, è scattato il pagamento della Tarsu (anche qui in attesa del saldo di fine anno).
Sembra davvero che l’Italia sia guidata dal comandante Schettino e dalla sua banda. Stanno facendo esattamente l’opposto di quello che servirebbe per tirarsi fuori dai guai. L’unica cosa che conta, per questi avatar, è fare “l’inchino” all’Europa. Avanti su questa rotta non ci sono che gli scogli. È stata propinata la favola dei sacrifici come inevitabile purga per disintossicarci. La cura è assolutamente inefficace ma chi propone di cambiarla viene scomunicato come nemico del popolo. Questa non è più una democrazia. È un regime nel quale domina il pensiero unico dell’euro.
Aiuto, la nave corre verso gli scogli. Vogliamo scendere.

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