IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

martedì 8 gennaio 2013

Record disoccupazione giovanile in Italia Ue: "Trappola di povertà"

Drammatico rapporto europeo sull'occupazione. "Improbabili miglioramenti nel corso del 2013

 http://www.repubblicadeglistagisti.it/static/uploads/articoli/giugno_2010/vignetta_arnald_disoccupazione_bassa.jpeg

 

 

Roma, 8 gennaio 2013 - Record negativo, a novembre, per la disoccupazione giovanile in Italia. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è schizzato, a novembre, al 37,1% dal 36,5% di ottobre. Lo ha comunicato l’Istat spiegando che si tratta del dato più alto dal gennaio 2004 (inizio delle serie storiche mensili) e del record negativo assoluto mai registrato dal quarto trimestre del 1992 (inizio serie storiche trimestrali).
A novembre sono in cerca di lavoro 641mila under 25: rappresentano il 10,6% della popolazione della fascia d’età dei 15-24enni. Il tasso di disoccupazione giovanile è in aumento di 0,7 punti percentuali rispetto ad ottobre e di 5 punti su base annua.
ANNO NERO -  Su base annua la disoccupazione è cresciuta del 21,4%: sono oltre mezzo milione (507mila unità) i disoccupati in più rispetto a novembre 2011, comunica l’Istat, spiegando che la lieve diminuzione della disoccupazione, su base mensile, ha riguardato la sola componente femminile.
L'ALLARME UE - In Italia, con il peggiorare della crisi, c’e’ un rischio elevato di cadere in una "enorme trappola della povertà": una volta che una persona entra in difficoltà, e’ molto difficile che riesca ad uscirne.
E’ quanto emerge dal Rapporto Ue 2012 su occupazione e sviluppi sociali.
La protratta crisi economica che ha colpito l’Ue ha "drammaticamente aumentato i rischi di esclusione sociale di lungo periodo", e questi, si legge nel rapporto, variano enormemente tra i diversi stati membri.
L’Italia, insieme a Grecia, Spagna, Malta e i paesi Baltici, fa parte del gruppo di paesi in cui "c’e’ un alto rischio di entrare nella povertà e basse possibilità di uscirne, con la creazione di una massiccia trappola della povertà". E, avverte Bruxelles, ‘’la situazione sta peggiorando dato che le prospettive attuali sono cupe’’ per questo gruppo di paesi.
PESSIMISMO EUROPEO - "E’ improbabile che l’Europa vedrà molti miglioramenti socioeconomici nel 2013 a meno che non faccia maggiori progressi anche nella risoluzione credibile della crisi, trovi risorse per gli investimenti necessari e faccia funzionare l’economia reale", è l’allarme del commissario Ue agli affari sociali Lazslo Andor.
C’e’ un "trend preoccupante" che si e’ imposto nell’eurozona nel corso della crisi, in cui si e’ creata una "divergenza impressionante" nel tasso di disoccupazione tra il Nord e il Sud dei suoi stati membri, che è arrivato a differire di 7,5 punti percentuali, sottolinea il Rapporto Ue , in cui si mette in luce la "necessità urgente di mettere a punto meccanismi di stabilizzazione macroeconomica piu’ efficaci".

Fonte:  http://qn.quotidiano.net

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