La crisi economica è tutt'altro che superata. L'allarme arriva da Confcommercio: «A novembre calo del 2,9%. E la riduzione più elevata dall'inizio delle serie storiche»
Il 2012 sarà ricordato come l'anno più difficile per i consumi del secondo Dopoguerra. E' sintetizzato in queste poche, ma pesanti parole il comunicato di Confcommercio (ICC) che ha analizzato il proprio indicatore dei consumi. A novembre c'è stata una diminuzione del 2,9% in termini tendenziali rispetto allo stesso mese del 2011 ed una flessione dello 0,1% rispetto ad ottobre. Cifre che arrivano a pochi giorni da quelle rilasciate da Coldiretti, in cui viene evidenziato che per quasi un italiano su due (48%), il 2013 sarà un anno difficile. E inoltre i dati a disposizione dell'organismo di rappresentanza delle imprese che sono impegnate nel commercio e nel turismo, portano a dedurre «con una certa evidenza come il 2012 si avvii ad essere ricordato come l'anno con la più elevata riduzione registrata dall'inizio delle serie storiche».
Le famiglie si sentono sfiduciate, perché percepiscono la crisi che attraversa l'economica italiana, aggiunge Confcommercio. E dunque, il «nonostante un moderato recupero a dicembre, non impedisce alle famiglie stesse di continuare a percepire un peggioramento della propria condizione economica, elemento che ne frena le capacità di spesa».
Questi e altri dati, portano a concludere Confcommercio che «i permanere di dinamiche congiunturali negative, anche nei mesi finali dell’anno, continua a segnalare, unitamente agli altri indicatori congiunturali, come la crisi sia ancora ben presente all'interno del sistema economico. Difficilmente la nostra economia, ed i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento”.
Fonte: http://www.fanpage.it
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