IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

mercoledì 30 gennaio 2013

LOMBARDIA, SPESE PAZZE IN REGIONE: INDAGATI 20 CONSIGLIERI D'OPPOSIZIONE

di Benedetta D. Rovere
 

MILANO - Sono una ventina i consiglieri dell’opposizione alla Regione Lombardia indagati per peculato nell’ambito dell’inchiesta sulle spese sospette fatte con i rimborsi ai gruppi al Pirellone. Tra loro anche esponenti di Pd e Idv e nei prossimi giorni, forse già oggi, verranno notificati gli inviti a comparire ai nuovi indagati.
Nella prima tranche delle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e dai pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, erano coinvolti 62 consiglieri del Pdl e della Lega. Tra gli indagati anche i due capigruppo Paolo Valentini e Stefano Galli, oltre a Renzo Bossi e a Nicole Minetti. I nuovi avvisi di garanzia arrivano dopo che la Finanza nelle scorse settimane si era recata negli uffici dei gruppi di Pd, Sel, Idv Pensionati, gruppo Misto per ritirare una ventina di scatoloni pieni di carte e ricevute. Il materiale, com’era avvenuto per i rimborsi di Pdl e Lega, è stato analizzato per ricostruire tutte le spese effettuate a partire dal 2008 con i soldi pubblici.
Subito dopo le perquisizioni, Sel e Idv hanno messo a disposizione scontrini e ricevute e il Pd ha pubblicato on line proprio bilancio del 2012. Tra le fatture, anche una dell’Ivd di 1.600 euro per l’ordine di cento copie del volume «Italico risorgimento» e un’altra da 300 euro per l’acquisto, l’8 marzo 2012, di cento «mazzolini di fiori». Poi pranzi a base di sushi per Sel, alcune cene, e molti taxi. I consiglieri del Pd nel 2012 hanno chiesto rimborsi per consulenze, coffee break e bar, viaggi e materiale informatico. Dalle prime indiscrezioni, però, sembra che le spese dell’opposizione siano inferiori rispetto a quelle contestate alla maggioranza.
Le prime reazioni arrivano dalla Lega. Roberto Maroni e Matteo Salvini chiedono a Umberto Ambrosoli se non abbia intenzione di rinunciare alla candidatura dopo gli sviluppi dell'indagine. Anche Formigoni si chiede via twitt che farà il candidato di centrosinistra mentre il montiano Gabriele Albertini promettendo, in caso di vittoria, una riforma della legge sui rimborsi. Ambrosoli ha ribadito in serata «l’assoluta necessità di fare chiarezza anche sulle spese delle forze di opposizione. Questo lo abbiamo sempre detto, e a maggior ragione lo ribadiamo adesso».

Fonte:  http://www.leggo.it

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