Ammontano a 54 i paesi, fra cui anche l'Italia,
coinvolti nel programma di "extraordinary
rendition" della Central
Intelligence Agency, sia ospitando prigioni segrete che offrendo aiuto
nella cattura, il trasporto o la tortura di sospetti terroristi, in realtà
fastidiosi dissidenti. Lo attesta, tra l’altro, un dettagliato rapporto diffuso
ora da un'associazione per i diritti umani di New York: la Open Society Justice Initiative, che cita i casi di 136 persone
vittime del programma dei sevizi segreti USA.
«La
responsabilità degli abusi ricade non solo sugli Stati Uniti, ma anche su
decine di governi stranieri che ne sono stati complici», si legge nel rapporto,
intitolato: "Globalizing Torture:
CIA Secret Detention and Extraordinary Rendition".
Colonia
Italia - Nel Belpaese dal 1945 ad oggi, i servizi segreti
di mezzo mondo, in particolare inglesi, nordamericani ed israeliani
(responsabili del rapimento a Roma di Mordechai Vanunu nel 1986: il tecnico che
rivelò l'esistenza gli armamenti nucleari di Tel Aviv), fanno i loro porci
comodi impunemente, e controllano illegalmente la popolazione italiana, ma non
solo. Ecco il caso emblematico di Abu
Omar. Correva l’anno 2003,
esattamente il 17 febbraio, quando a
Milano, in pieno centro, proprio in
via Guerzoni, agenti della Cia sequestrano l’imam egiziano Hassan Mustafa Osama Nasr, meglio noto come Abu Omar. Quello stesso
giorno lo hanno trasferito alla base militare di Aviano (in loco sono presenti 50
bombe nucleari B -61), dove l’egiziano è stato interrogato e malmenato per
sette ore. Due anni più tardi, su quella scomparsa su cui l’intelligence a
stelle e strisce ed il Sismi di Nicolò Pollari (il sodale di don
Verzè) hanno provveduto a stendere una fitta coltre di disinformazione, si
spalanca una verità inconfessabile per Roma e Washington. In seguito alle torture subite Abu Omar ha perso
l’uso delle gambe e dell’udito.
Il sequestro
di Abu Omar è stata un’operazione non convenzionale di “rendition” (di
“consegna ed estradizione” forzosa) verso un Paese terzo avvenuta con la piena
consapevolezza e cooperazione del nostro Servizio segreto militare, il Sismi (oggi denominato Aise), e in violazione della nostra
Costituzione.
Sulla, vicenda, il procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro, istruirà un processo
che porterà alla condanna in contumacia dei soli agenti della Cia coinvolti nel
sequestro. Pollari e gli altri funzionari del Servizio verranno salvati dal
provvidenziale ed immancabile segreto di Stato, riconosciuto da entrambi i
governi (Berlusconi & Prodi) che
si trovarono a gestire l’ “affaire”.
Segreto
di Stato - A copertura come sempre, di qualsiasi illegalità.
Il 18 luglio 2006, la Procura della Repubblica di Milano interpella la
Presidenza del Consiglio dei Ministri e il ministro della Difesa per sapere se
da, da qualche parte, esistano “comunicazioni e documenti concernenti il
sequestro Abu Omar o le vicende che lo hanno preceduto o, in generale,
informative relative alla pratica delle cosiddette extraordinary renditions”
coperte da segreto di Stato. La risposta di Palazzo Chigi conferma l’inaudito
(datata 26 luglio 2006, protocollo n. usg/2.sp/913/50/347): “Esistono documenti su cui risulta apposto
il segreto dal precedente presidente del Consiglio (Berlusconi),
successivamente confermato dall’attuale presidente (Prodi) per i quali non
sussistono le condizioni per la rimozione del segreto”.
Il ministro della difesa Parisi, in una nota indirizzata al magistrato Spataro e datata 27
luglio 2006 (prot. ucg/32509/91.10, pervenuta alla Procura della Repubblica di
Milano il successivo 2 agosto, scrive, a proposito del procedimento penale n.
10838/05.21: “… sentito il Presidente
del Consiglio dei Ministri che in data di ieri ha risposto a codesto Ufficio
confermando il segreto di Stato, questo Ministro della Difesa, conformemente a
tale decisione, che condivide, è vincolato al medesimo segreto di Stato e per
le medesime ragioni esposte dal Presidente del Consiglio”.
Condanna
di carta - Il 14 febbraio 2007 il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza (382 si, 256 no
e 74 astensioni) il rapporto che denuncia i 1.245 voli segreti della Cia, i rapimenti commessi sul suolo
europeo, le torture a cui i rapiti sono stati sottoposti. E le complicità di
almeno 13 paesi che hanno fatto finta di non vedere. Tra i quali l’Italia, dove
proprio solo in quel periodo ci sono stati almeno 46 voli
segreti. Tra i Paesi accusati di complicità oltre all’Italia, Germania, Gran Bretagna, Polonia, Spagna, Portogallo,
Austria, Irlanda, Grecia, Cipro, Danimarca, Romania e Belgio.
Ecco cosa ha
argomentato Claudio Fava, il relatore della relazione europea: “Sapevamo che la
Cia, dietro Guantanamo, aveva
fabbricato un proprio arcipelago gulag, una dozzina di black sites in cui
stoccare i presunti terroristi prima di spedirli per gli interrogatori, quelli
seri, nelle mani dei professionisti egiziani, giordani, siriani. Sapevamo che
taluni voli affittati a squadre di basket da compagnie fantasma venivano
utilizzati dai servi americani per trasportare vittime di renditions da un capo
all’altro del mondo. Sapevamo e ogni
tanti chiedevano il permesso agli americani di spedire anche i nostri
poliziotti a interrogare i presunti terroristi in fondo a codeste galere”.
Addirittura il governo Prodi ha ritenuto violato il
segreto di Stato da parte dei magistrati “L’autorità giudiziaria di Milano ha
acquisito documenti informativi, anche di carattere documentale, attinenti
all’identità di 85 dipendenti (del Sismi, ndr) intercettandone le utenze
cellulari i uso” ha affermato l’allora vice premier Rutelli, già presidente del Copasir.
E così il governo tricolore ha sollevato anche il conflitto tra poteri dello
Stato dinanzi alla Corte Costituzionale.
Pensate che questo abuso di Stati sia stato
arrestato? Bene, siete in errore. In una terra a sovranità perduta, un rapimento o un attentato, oppure in alternativa
un omicidio può toccare a chiunque, se osa molestare il sistema di potere
dominante. Cosa c'è di peggio della Cia?
Banale: la National Security Agency,
attiva sotto mentite spoglie in Italia, grazie anche a sistemi operativi
iper-tecnologici e alle solite complicità di alto profilo istituzionale.
Recentemente l'ambasciatore USA a Roma in un'intervista al Corriere
della Sera ha già dettato la consueta linea politica del nuovo governo
tricolore.
In altre parole, altro che elezioni (truccate): ci vogliono tutti a cuccia sotto il controllo
totale. Ora consentiranno al popolo sovrano solo a parole,
di mettere una croce sui loro
candidati imposti. Insomma, un trattamento da analfabeti e decerebrati:
così considerano la popolazione italiana i veri detentori del potere
finanziario in Gran Bretagna e negli Stati Uniti d'America. Nel cortile
di casa hanno maggiordomi, camerieri e servi. A cosa credete che possano
servire certe associazioni come l'Aspen Institute? Date un'occhiata alla mostruosità con licenza di uccidere e
danneggiare chiunque, senza risponderne, di Eurogendfor: fuori dal controllo
giudiziario e parlamentare.
Allora, vi sembra la democrazia compiuta in uno
Stato di diritto?
riferimenti:
http://www.opensocietyfoundations.org/sites/default/files/globalizing-torture-20120205.pdf
http://www.opensocietyfoundations.org/sites/default/files/globalizing-torture-20120205.pdf
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/01/italia-il-51esimo-stato-usa.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2011/12/grillo-le-parole-che-non-ti-ho-detto.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/09/giorgio-napolitano-mission-italy.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/06/aspen-istitute-altre-tre-domande-al.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2011/12/grillo-le-parole-che-non-ti-ho-detto.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/09/giorgio-napolitano-mission-italy.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2012/06/aspen-istitute-altre-tre-domande-al.html
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