IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

martedì 26 febbraio 2013

THE DAY AFTER : La grande responsabilità di Grillo




Elezioni concluse! Aumenta l'astensionismo, pari a circa il 27% ( fra chi non ha votato e le schede bianche ) e se poi aggiungiamo il voto di protesta preso dal Movimento 5 Stelle, Si supera ampiamente il 50%. La gente ne ha le palle piene delle false promesse dei politici, delle loro ruberie, delle loro losche manovre. La gente vuole vedere i fatti, compreso io, che non ho votato per nessuno! I "partiti storici" quelli dei ladroni, per intenderci, hanno incassato il colpo. Hanno infatti, chi più chi meno perso un grande numero di elettori. Alcuni invece sono stati proprio trombati del tutto, e non vedremo più i loro reppresentanti scaldare le poltrone ne in Parlamento ne in Senato. Ma ora che è iniziato Il THE DAY AFTER", PD e PDL dovrebbero aver ricevuto il messaggio forte e chiaro. Se non manterrete le promesse fatte, i prossimi  trombati sarete voi!


 

Il messaggio è arrivato così bene, che, udite udite, forse i due schieramenti di ladroni, cercheranno di fare fronte comune contro Grillo e il suo Movimento 5 Stelle, che promette di fare una opposizione costruttiva ma dura. Sono proprio curioso di vedere cosa succederà nei prossimi mesi. Grillo ha una grande responsabilità, perchè se non manterrà quanto promesso, i voti raccolti dal suo movimento si trasformeranno automaticamente nelle prossime elezioni in non voti, e allora si arriverà alla famosa rivoluzione a calci nel sedere che da tanto tempo sto aspettando. Se invece Grillo e il suo movimento faranno fino in fondo quanto promesso, opposizione dura ma costruttiva, acquisirà sicuramente nuovi elettori, sopraTtutto dal serbatoio dell'astensionismo, che badate bene, non è formato da gente menefreghista o anarchica, ma bensì da gente intelligente, che non si accontenta di votare il meno peggio, come fa spesso la maggioranza degli elettori, ma che aspira a votare il meglio, cioè persone degne di rappresentare i cittadini che li eleggono. Se Grillo riuscirà in tutto questo, la prossima volta prenderà anche il mio voto, ma prima voglio vedere I FATTI, NON PAROLE!  In questo caso gli altri partiti hanno i mesi contati, a meno che anche loro non inizieranno a lavorare veramente per il bene del paese e del popolo sovrano, cosa che in più di 60 anni di Repubblica non hanno mai fatto. Il problema è che io non mi fido più di nessuno, neanche di Grillo & Casaleggio 5 Stelle, in quanto cè qualcosa dietro di loro che non mi convince affatto !


Oliviero Mannucci

Movimento Popolare di Liberazione Nazionale " Culo a Strisce"



HA VINTO L’INGOVERNABILITA’ PROGRAMMATA



di Gianni Lannes
Non c’è da gioire. Ora la fregatura è evidente anche a chi si è svegliato tardi dal letargo e ha votato in buona fede Grillo pensando al cambiamento, non rendendosi conto che il ragioniere (a sua volta controllato da Casaleggio) è un altro pupazzo (consapevole o  meno, non ha importanza) dello zio Sam.

Dunque, Italia allo sbaraglio calcolato a tavolino. Confusione, paralisi, compromessi di infimo profilo: ecco cosa si profila all’orizzonte tricolore. A Washington, però, hanno brindato al brillante risultato ben pianificato, ottenuto senza colpo ferire nel 51° Stato a stelle e strisce, annesso senza plebiscito, ma grazie agli accordi segreti di Cassibile ed al BIA del 1954. Casa Bianca, Di Dipartimento di Stato, Cia e Pentagono mantengono sotto le proprie grinfie lo Stivale, al pari delle multinazionali del crimine e dei mafiosi della finanza, a partire da Rockefeller e Rothshild.
Il comune denominatore generale: tutti fedeli servitori del padrone USA (e getta), a partire da mister Grillo che nel 2008 aveva segretamente incontrato l'ambasciatore Ronald Spogli (vedi rapporto a Washington). L’Europa dei banchieri che sta mettendo in ginocchio il Belpaese non si mette in discussione, alla stregua della Nato e dell’occupazione militare nordamericana della Penisola, imbottita di basi militari (compresi ordigni nucleari e chimici). Alcuni temi elusi: il signoraggio bancario (responsabile dell’enorme debito pubblico) e la giustizia sociale.
Vittoria di Pirro - Non stappa lo spumante il Partito democratico che si fa rimontare dall'impresentabile  piduista Berlusconi. I dati ufficiali nudi e crudi. Più di un quarto del popolo italiano non ha votato o ha consegnato scheda bianca e/o nulla. Al Senato senza maggioranza, mentre alla Camera grazie alla legge truffa, il centro-sinistra si aggiudica il “premio di maggioranza” (un centinaio di seggi in omaggio che però, non corrispondono ai voti reali).  

Il partito su misura di Beppe Grillo (M5S) raccoglie il voto di protesta: già pronto l’inciucio con Bersani, Monti e Vendola, più Casini (al governo con i decimali). Il 15 aprile si eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica: vale a dire Giuliano Amato, responsabile in prima persona della svendita del patrimonio pubblico ai criminali della finanza speculativa anglo-americana-sionista (alla voce Britannia, anno 1992). L’unica buona notizia: rottamati Fini, Di Pietro, Buttiglione, Binetti e, qualche altro parassita della casta.
Il mantra del candidato premier Grillo: «Devono arrendersi e uscire dal Parlamento con le mani in alto. O si arrendono subito o fra sei mesi -1 anno. Siamo un movimento costituzionale. Io sono un portavoce, io sono un garante». Incredibile: uno che sproloquia di legalità e di onestà, quando - oltre a turlupinare tanti, troppi fessi - ha usufruito nel 2003 del condono tombale offerto da Berlusconi. Grillo non è stato eletto democraticamente garante di M5S, ma si è autonominato, anzi imposto senza discussione. E poi ha mentito sulla sua candidatura a premier: infatti si è candidato. Affidereste la spazzatura da buttare nel cassonetto ad un soggetto simile? Del resto i volenterosi parlamentari di M5S (“dilettanti allo sbaraglio”) rispondono al capo anche per uno sbadiglio, non contano nulla per volere del ventriloquo. In ogni caso, qualcuno li informi che il Parlamento è stato esautorato da parecchi lustri e il loro programma (un copia-incolla) è semplicemente ridicolo (Stiglitz o non premio Nobel).
Vendola, il gay trombato alle primarie del Pd, con lo striminziato Sel apre in tv alla perversa trattativa direttamente a Grillo, perché giustamente il Movimento 5 Stelle, è solo un paravento. Vale a dire al padrone notarile del nuovo partito della Casa Bianca. Se il primo obiettivo dichiarato e scritto è l'eliminazione dei partiti, M5S accetterà di entrare nel sistema dei vituperati partiti?
Male oscuro (l’analisi di Elio Rossi) - «Per offrire un bersaglio al malcontento e nello stesso tempo continuare a intercettare il voto popolare, i professionisti del potere si sono divisi in fazioni che si scambiano accuse reciproche sulle cause del cattivo funzionamento del sistema. In questo modo il gruppo evita la dispersione del voto e garantisce ai propri membri la sopravvivenza, alimentando ogni giorno il rimpallo di responsabilità in televisione per dividere gli elettori in due o tre grandi fazioni, ognuna convinta che tutti i mali siano causati dall’avversario. Mi sono sempre divertito a guardarli prima di andare in onda, questi nemici per professione: mi chiedo quali siano i loro pensieri in camerino, mentre chiacchierano amabilmente tra loro… I telespettatori si dividono e si arrabbiano con una parte o con l’altra, e a  nessuno viene in mente di cacciare via l’intero gruppo... Grazie a questa dinamica il voto popolare non è mai contro il sistema ma è sempre organico a esso. Per ottenere questo risultato, ogni giorno, il gruppo mette in scena una rissa al proprio interno e polarizza il consenso dell’elettorato. I toni della lite diventano sempre più offensivi e volgari, gli insulti più minacciosi, i contenuti oltraggiosi, affinché  gli elettori si confondano in un crescendo di indignazione e perdano di vista il quadro di insieme. Più lo scontro è violento e più gli elettori s’illudono che il loro voto sia decisivo per le sorti del sistema, mentre in realtà accade l’esatto contrario: il gruppo egemone blinda il sistema e impedisce la nascita di qualsiasi movimento politico che provenga dal basso, cioè dal popolo. Naturalmente   tra un turno elettorale e l’altro il gruppo torna a occuparsi di quel che gli sta più a cuore. Esso infatti è formato da commensali affamati pronti a darsi battaglia quando il nemico comune non è alle porte e quindi percorso da frequenti lotte intestine di varia intensità, perché ogni potente tenta di accaparrarsi nuove fette di ricchezza e di potere sottraendole ad altri. Se solamente si sollevasse la cortina fumogena formata da questo scontro alimentato ad arte, la realtà sarebbe sotto gli occhi di tutti. E sarebbe evidente il fatto che l’intero gruppo dei potenti è il principale responsabile del declino politico ed economico dell’Italia. A quel punto sarebbe cacciato via a furor di popolo perché le sue responsabilità sarebbero evidenti a tutti. E invece il ricambio ai vertici del potere non avviene, perché il sistema assegna un vantaggio smisurato a chi ha l’egemonia e costringe gli ultimi arrivati a rimanere in sala d’aspetto, in attesa di essere cooptati dal gruppo dei potenti. La classe dirigente è dunque selezionata dall’alto, mentre dal basso è soltanto legittimata. L’unica soluzione consiste nello spazzare via l’intero gruppo di potere e cambiare le regole. Ma per poter raggiungere questo risultato, gli elettori non dovrebbero farsi più ingannare dalle liti orchestrate da finte fazioni in lotta tra loro e, dovrebbero invece voltare le spalle a chi comanda. Dovrebbero trovare la forza di smascherare il gioco dei professionisti del potere compiendo una rivoluzione delle menti. E invece non accade nulla, perché gli elettori sono all’oscuro di quel che avviene dietro le quinte, sulla scena del potere».
Illusioni a caro prezzo - Serpeggia il malcontento. E allora cosa ti escogita il sistema di potere per difendersi? Colloca anzitempo sulla scena politica un "paladino" a chiacchiere morte e sepolte, un antisistema ad aria fritta, un finto salvatore della Patria. Ora lo spettacolo è ormai provvisto di personaggi che sono a pieno iscrivibili in un gioco di ruolo, quelli che hanno formato negli anni Casaleggio e che ora, il “messia” del M5S vuole riproporre nella finta competizione per il dominio dell'Italia. Beppe Grillo, artatamente plasmato dal suo burattinaio Casaleggio, ama il ruolo soteriologico del Redentore.  Un “Gesù Cristo” pop che non manca nessuna delle performances alle quali il ruolo di icona moderna si assoggetta. E' il duce sportivo, capace di forgiare il suo corpo per qualsiasi impresa, e così solca lo Stretto di Messina.  E' la nuova rock star che si getta sulla folla, è il predicatore furente che scansa qualsiasi contraddittorio pubblico per evitare di andare platealmente al tappeto. Prima o poi queste contraddizioni, incingruenze e falsità saranno evidenti anche ai ciechi.

Previsioni azzeccate - Il 17 febbraio avevo scritto su questo diario internautico, nell'approfondimento intitolato "Elezioni truccate", esattamente così: 

«Io, grillina responsabile penso a un governo stabile» titola La Repubblica (edizioni di Bologna) il 12 febbraio 2013. Così  mentre il capo comico Grillo arringa le folle e ne spara di tutti i colori, annunciando fuoco e fiamme contro gli avversari (per finta) , ecco l’apertura al dialogo di Michela Montevecchi, capolista al Senato del Movimento 5 Stelle. «Non credo che faremo cadere il governo». Secondo il predicatore affarista, invece, in caso di mancata maggioranza a palazzo Madama bisognerà tornare alle urne. Il testo dell’intervista non lascia spazio a dubbi. Ecco le dichiarazioni testuali:

«"Lei mi chiede se ci prenderemmo la responsabilità di far cadere oppure no un governo? Io credo di no, siamo tutte persone di buon senso". Così la capolista del Movimento 5 Stelle al Senato per l’Emilia Romagna, Michela Montevecchi, ai microfoni di Radio Città del Capo, nello stesso giorno in cui Silvio Berlusconi ha prefigurato un analogo scenario. "Larghe intese? Non credo che al Senato abbiano bisogno di noi - ha detto il Cavaliere a proposito di un futuro governo del PD, con una maggioranza risicata al Senato -. Nel Movimento 5 stelle la sinistra può trovare candidati di sostegno". Montevecchi, la cui elezione è praticamente scontata stando a tutti i sondaggi, potrebbe essere una di questi. Anche perché non crede affatto che il prossimo governo durerà poco, come invece sostiene il suo "leader" Beppe Grillo ("Tra sei mesi si torna a votare"). "Io mi aspetto una presa di responsabilità per fare in modo che il governo duri il più a lungo possibile - ha detto invece Montevecchi alla radio -. Siamo in una fase di crisi profonda, dovremo mettere da parte le nostre ideologie, sacrificare qualcosa tutti quanto e venirci incontro". Peraltro, aggiunge, "neanche Grillo ha mai detto di augurarsi che il governo cada"».
Il popolo sovrano solo sulla carta (la Costituzione infatti è stata congelata dal Trattato di Lisbona entrato in vigore il primo gennaio 2009), ancora una volta è stato ingannato ed illuso.

La farsa continua. Basta voti a perdere, traditori della patria e venduti al miglior offerente. Sveglia, prima che sia troppo tardi. Ci vuole una rivolta che parta realmente dal basso, senza piloti stranieri occulti o palesi.




il rapporto USA su Grillo (tenuto nascosto all'opinione pubblica):

http://www.lastampa.it/rw/Pub/Prod/PDF/4aprile2008.pdf 


Elezioni truccate (anticipazione del 17 febbraio 2013)

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/02/elezioni-truccate_5431.html 

Fonte


Commento di Oliviero Mannucci: Alla luce di quanto detto sopra e dei documenti qui sopra linkati, pubblico in data 13 Marzo 2013 l'articolo sottostante: 

Ambasciatore Usa: "Giovani, agite come il M5S", il Pd polemizza, "Inopportuno"  


(AGI) - Roma, 13 mar. - "Voi giovani siete il futuro dell'Italia. Voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento". Lo ha affermato l'ambasciatore Usa, David Thorne, parlando oggi a Roma agli studenti del Liceo Visconti di Roma in occasione della giornata dell'orientamento professionale. Le parole di Thorne sono state riprese dal blog di Beppe Grillo e hanno sollevato polemiche da parte del Pd. "Le mie parole hanno suscitato interesse - ha risposto in un tweet successivo Thorne -. L'uso dei new media e' positivo per il sistema politico italiano". "Quello che trovo interessante - ha aggiunto Thorne - e' vedere come influiranno i grillini, che non vogliono essere chiamati cosi': ne abbiamo incontrati molti, sono seri, giovani, si organizzano completamente sul web, non vogliono prendere soldi pubblici". L'ambasciatore americano ha richiamato quindi l'attenzione sul fatto che "il movimento di riforme non viene dall'alto ma dal basso, questo e' un segnale incoraggiante - ha aggiunto - non facile, ma e' positivo il fatto che i giovani italiani chiedano il cambiamento".
  Rivolgendosi agli studenti, l'ambasciatore ha ribadito che "voi giovani siete il futuro dell'Italia, tocca a voi agire per il cambiamento del vostro Paese". "So che ci sono problemi e sfide in questo momento - ha concluso - problemi con la meritocrazia, ma voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il movimento Cinque Stelle, per le riforme e il cambiamento".
  Immediata la reazione polemica da parte del Pd. "Stiamo vivendo giorni delicati e forieri di decisioni importanti per il futuro del nostro Paese - afferma il responsabile Esteri, Pistelli -.
  Di tutto si sente il bisogno fuorche' di parole francamente inappropriate, anche se pronunciate da amici del nostro Paese, come quelle dette stamani dall'ambasciatore americano".
  Pistelli prosegue: "I giovani sono sicuramente il fattore decisivo del futuro dell'Italia - conveniamo con lui - sia che abbiano votato Berlusconi, Monti o Movimento 5 Stelle, tutte soluzioni variamente auspicate, a seconda dei momenti e dei tempi, dalle parti di via Veneto. Sia pure che abbiano votato per il Partito Democratico, aggiungiamo noi. Ma in questi giorni sara' utile che parlino solo le forze politiche italiane e le istituzioni repubblicane, non gli osservatori stranieri che sono tenuti a svolgere un altro compito".




Fonte
 

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