MILANO (Reuters) - La Guardia di
Finanza di Varese ha comunicato oggi in una nota di aver accertato "il
rialzo fraudolento dei prezzi dei carburanti attraverso manovre
speculative" da parte di alcune compagnie petrolifere a danno degli
utenti finali, nell'ambito di un'inchiesta che vede coinvolte Shell,
Tamoil, Eni, Esso, TotalErg, Q8 e Api.
I nomi delle compagnie sono stati riferiti da fonti investigative
- precisando che al momento non risultano indagate persone fisiche né
giuridiche - mentre la Guardia di Finanza in un comunicato aggiunge che
gli atti dell'inchiesta sono stati trasmessi per competenza a Milano e
Roma.
Di fronte alla richiesta di sequestro di documenti da parte della
procura di Varese, il gip si è dichiarato incompetente perché le sette
compagnie hanno sede a Roma e a Milano, di qui il trasferimento degli
atti alle procure competenti, come spiegato dalle fonti.
Al momento non è stato possibile raggiungere le compagnie coivolte con l'eccezione di Eni che ha preferito non commentare.
A proposito della nota della Gdf secondo cui "sarebbe già stata
accertata l'esistenza di reati, le aziende, nella consapevolezza di
avere sempre pienamente rispettato le norme di legge vigenti, esprimono
incredulità e profondo sconcerto relativamente sia alle gravi accuse
riportate in tale comunicato, sia al travisamento del reale stato di
avanzamento delle indagini", si legge in una nota dell'Unione
petrolifera (Up).
INDAGINE PARTITA DA ESPOSTO CODACONS
L'indagine, partita un anno fa da un esposto del Codacons dopo i
continui rialzi dei prezzi del carburante, ha esaminato la
documentazione acquisita presso le compagnie petrolifere relativamente
all'origine e all'andamento dei prezzi dei carburanti e dei motivi delle
variazioni in aumento e in diminuzione tra il gennaio 2011 e marzo
2012.
"I finanzieri hanno proceduto anche al raffronto con i prezzi
praticati negli altri Paesi dell'Unione europea nello stesso periodo,
rilevando prezzi medi in Italia maggiori della media dei prezzi Ue, ciò a
causa, perlopiù, dell'inadeguatezza della rete distributiva", si legge
nel comunicato delle Fiamme Gialle.
Gli accertamenti puntavano inoltre a verificare se le compagnie
petrolifere "avessero posto in essere una particolare forma di transfer
pricing, attuata attraverso operazioni intracomunitarie di cessione e
riacquisto di prodotti petroliferi avendo come controparte proprie
imprese consociate, in modo da consentir loro di ottenere una forma di
risparmio fiscale che determinerebbe parallelamente un innalzamento dei
prezzi alla pompa praticati in Italia".
Al termine delle indagini, spiega la nota, il gip del Tribunale
di Varese ha riconosciuto "l'esistenza di un rialzo fraudolento dei
prezzi dei carburanti attraverso manovre speculative commesse dagli
organi apicali delle compagnie petrolifere".
Sara Rossi
Fonte
"LADRI D'ITALIA" E' L'ORGANO D'INFORMAZIONE DEL MOVIMENTO POPOLARE DI LIBERAZIONE NAZIONALE "CULO A STRISCE", CHE SI PREFIGGE DI MANDARE A CASA CON LE BUONE ( o con le cattive, facendogli APPUNTO, il culo a strisce) TUTTI I POLITICI CHE CAMPANO SULLE SPALLE DI MILIONI DI CITTADINI GUADAGNANDO MIGLIAIA DI EURO AL MESE PER NON FARE QUASI UN CAZZO E RENDERE LA VITA IMPOSSIBILE A CHI SI GUADAGNA LA VITA CON IL SUDORE DELLA PROPRIA FRONTE.
IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO
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