Cifre
ufficiali di Bankitalia. Spaventati dalla crisi, i correntisti stanno
spostando grandi somme di denaro dalle banche domestiche verso il Nord
Europa. Solo a marzo, deflusso di 274 miliardi di euro.
Milano (MF-FJ) – Prosegue quasi inarrestabile il deflusso di capitali dall’Italia verso il Nord Europa.
La chiave di volta di una notizia che tiene banco da mesi e che e’ stata commentata anche dal premier Mario Monti, trova per la prima volta conferma ufficiale in un passaggio del Bollettino della Banca d’Italia sull’evoluzione “dei saldi del sistema di pagamento Target 2″.
La chiave di volta di una notizia che tiene banco da mesi e che e’ stata commentata anche dal premier Mario Monti, trova per la prima volta conferma ufficiale in un passaggio del Bollettino della Banca d’Italia sull’evoluzione “dei saldi del sistema di pagamento Target 2″.
Dietro al
titolo dell’analisi di certo non accattivante c’e’ pero’ un dato
significativo: gli italiani stanno spostando ingenti masse di denaro
dalle banche domestiche a quelle estere. Si tratta di una cifra molto
consistente, che a marzo avrebbe toccato 274 miliardi di euro.
Le cifre
ufficiali si fermano pero’ a dicembre del 2011, quando l’emorragia era
da tempo in atto e sfiorava 200 miliardi; a tanto ammonta infatti la
“passivita’ verso l’Eurosistema” della Banca d’Italia, ovvero tutti i
pagamenti, importazioni e investimenti all’estero, del sistema Italia,
intermediati dalle banche del Belpaese per via della banca centrale e
che diventano un debito nei confronti della Bce, che funge a sua volta
da cassa di compensazione finale.
“Dall’avvio
della crisi del debito sovrano si e’ registrato un forte incremento dei
flussi di pagamento per il tramite del sistema di regolamento
transeuropeo Target 2 dai Paesi dell’area maggiormente interessati dalla
crisi verso quelli ritenuti piu’ solidi dagli operatori di mercato”,
scrivono gli economisti di Palazzo Koch. “Tali andamenti hanno
determinato ampie variazioni nella posizione creditoria o debitoria,
registrata nella voce altri investimenti della bilancia dei pagamenti di
un Paese, delle diverse banche centrali nazionali nei confronti della
Banca centrale europea”.
Via Nazionale
addebita questa emorragia alle tensioni sul debito pubblico e alla crisi
dell’economia italiana che fa fuggire gli investitori stranieri e anche
i capitali domestici. Con effetti pessimi sulle banche.
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