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domenica 28 aprile 2013

Spari a Palazzo Chigi: feriti due militari. L'attentatore: puntavo ai politici. Nel piano anche il suicidio

Si chiama Luigi Preiti, 46 anni, è nato a Rosarno (RC) ma residente ad Alessandria, incensurato. È l'uomo che stamattina ha aperto il fuoco contro due carabinieri - il brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30 - in servizio a piazza Colonna a Roma. Il fatto è accaduto intorno alle 11.20, nei pressi di Palazzo Chigi: uno dei due militari è stato ferito al collo, l'altro, ferito a una gamba, era dentro una garitta di guardia. Chiariti in poche ore gli obiettivi dello sparatore, che ha confessato agli inquirenti di aver «deciso di fare tutto questo 20 giorni fa» e di aver acquistato la pistola «quattro anni fa al mercato nero ad Alessandria».Sulle ragioni del gesto, ha aggiuntio di aver voluto «fare un gesto eclatante in un giorno importante: non odio nessuno in particolare ma sono disperato».
Il Pm Laviani: un uomo disperato, non sembra uno squilibrato
«È un uomo pieno di problemi che ha perso il lavoro, aveva perso tutto, era dovuto tornare in famiglia: era disperato. In generale voleva sparare sui politici, ma visto che non li poteva raggiungere ha sparato sui carabinieri», ha spiegato il pm Pierfilippo Laviani, dopo aver sentito Prieti. «Ha confessato tutto. Non sembra una persona squilibrata».
Dai primi accertamenti Preiti vittima del gioco d'azzardo
Con il passare delle ore, il contorno dell'uomo si è arricchito di particolari, mano a mano che gli inquirenti approfondivano le indagini sul suo conto. Preiti, secondo i primi accertamento, era da tempo una vittima del gioco d'azzardo: la sua passione per il videopoker e il biliardo sarebbe anche la causa della separazione dalla moglie. Secondo alcune fonti, Preiti sarebbe entrato recentemente in uno stato di forte depressione a causa della separazione. L'uomo viveva a Predosa, nell'alessandrino, ma da due anni, dopo la separazione, era ritornato a vivere a Rosarno e solo saltuariamente tornava in Piemonte.
L'attentatore ferito nella colluttazione precedente l'arresto
L'uomo che ha ferito i due militari ha colpito anche una passante, raggiunta probabilmente da schegge o dal rimbalzo di un proiettile; nessuno di loro è in pericolo di vita. Le ferite riporate dall'attentatore deopo gli spari sono conseguenza della colluttazione con i militari che lo hanno bloccato. La Procura di Roma intende chiedere la convalida del suo arresto, al momento, per i reati di tentato omicidio, lesioni gravissime e detenzione illegale di armi. L'attentatore è piantonato all'ospedale San Giovanni di Roma dove è stato interrogato dal Pm di turno, Antonella Nespola. L'uomo risulta incensurato e non avrebbe neanche il porto d'armi. L'arma utilizzata è una pistola Beretta calibro 7,65. con matricola abrasa.

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