Spiega il quotidiano:
Ma — si legge sempre nel regolamento — «i parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso, tra cui diaria per le spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo». Andando a guardare sul sito della Camera, si scopre che si tratta di 3.503,11 euro al mese per la diaria, anche se può diminuire in caso di assenze. Ci sono poi 3.690 euro per le spese di esercizio del mandato, concesse per metà forfettariamente, e per l’altra metà sulla base di spese documentate: contratti di collaboratori, consulenze, ricerche, gestione dell’ufficio, convegni e sostegno delle attività politiche. Avranno anche le tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. Oltre a 3.323 euro a trimestre per gli spostamenti dall’aeroporto al luogo di residenza, o a Montecitorio, in caso prendano l’aereo. Infine, il rimborso annuo per le spese telefoniche, di circa 3mila euro. Insomma, a conti fatti avranno oltre 10mila euro di stipendio, a seconda di dove vivano e di quanto saranno presenti.Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Ahi! Ahi! Cominciamo proprio male. Anche se i nuovi parlamentari prenderanno meno stipendio, con tutti i benefit annessi e connessi, anche chi vuole eliminare i privilegi della "casta" va a prendere più di diecimila euro al mese. Non è ammissibile neanche questo! Vedo la rivoluzione avvicinarsi sempre più! Se fosse per me, farei così: legherei la retribuzione e benefits alla presenza effettiva in Parlamento o al Senato. Più lavori, più guadagni, meno lavori meno guadagni.
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