di
Gianni Lannes
Basta
dare un’occhiata ai diversi provvedimenti varati dall'attuale Governo - non
eletto democraticamente, ma eterodiretto da David Rockfeller - tra cui il decreto-legge numero 201 del 2011,
noto come manovra «salva-Italia», che, basando il 75 per cento delle proprie
disposizioni su nuove entrate, ha previsto la revisione della tassazione sugli
immobili e l'aumento dell'addizionale regionale all'Irpef e dell'Iva che,
congiuntamente all'attuale grave crisi economica finanziaria, graveranno
pesantemente su tutte le famiglie italiane, comprimendo la domanda interni di
consumi e determinando al contempo una riduzione del prodotto interno lordo
nazionale, già previsto in forte ribasso dagli esperti economici.
Sotto banco - Il Ministero dell'economia e delle finanze,
nei primi giorni di gennaio 2012, ha effettuato un trasferimento nelle casse
della banca Morgan Stanley per una
cifra pari a due miliardi e 567 milioni
di euro. In risposta ad una interpellanza parlamentare urgente (numero
2/01385) presentata dall'onorevole Antonio
Borghesi, il sottosegretario all'istruzione, all'università e alla ricerca Marco Rossi Doria, ha dichiarato che
«Per quanto riguarda, in particolare, la vicenda relativa alla Morgan Stanley,
riportata da alcuni organi di stampa e richiamata nell'interpellanza, si fa
presente che alla fine del 2011 e con regolamento il Ministero dell'economia e
delle finanze, in data 3 gennaio 2012, ha proceduto alla chiusura di alcuni
derivati in essere con Morgan Stanley (due interest rate swap e due swaption)
in conseguenza di una clausola di «Additional Termination Event» presente nel
contratto quadro (Isda Master Agreement) che regolava i rapporti tra la
Repubblica Italiana e la banca in questione. Tale clausola, risalente alla data
di stipula del contratto, nel 1994, era unica e non presente in nessun altro
contratto quadro vigente tra il ministero e le sue controparti, e non è stato
possibile, nel corso degli ultimi anni, rinegoziare la stessa. In virtù di tale
clausola, si è proceduto alla chiusura anticipata di alcuni derivati con Morgan
Stanley, regolandone il controvalore in 2,567 miliardi senza il coinvolgimento
di terze parti».
La denuncia - Recentemente, un cittadino di Roma ha
trasmesso un esposto alla Procura della Repubblica di Trani, già impegnata
peraltro in una indagine sulle agenzie affaristiche Standard&Poor's, nonché Moody’s,
sostenendo l'opportunità di delucidazioni del Presidente del Consiglio italiano
(Monti Mario), anche in ragione del
fatto che, così come sostenuto dallo stesso all'interno dell'esposto, quando il
Ministero dell'economia e delle finanze sottoscrisse il contratto con la Morgan
Stanley, a capo della banca c'era l'attuale Governatore della Banca della
comunità europea Mario Draghi (altro
soggetto Bilderberg), mentre, al momento della chiusura dei contratti in
derivati tra il Governo italiano e l'Istituto di credito americano, la carica
di vicepresidente della banca Morgan Stanley era allora ricoperto dal figlio
del Presidente del Consiglio italiano, ovvero da Giovanni Monti. All'interno
dell'esposto inoltre, viene rimarcata più volte la singolarità dell'evento,
allorché le clausole di estinzione anticipata a favore degli istituti di
credito che riguardano il rischio per lo Stato di un rientro anticipato per
l'intero, sono operazioni molto rare, senza considerare che inserire il diritto
di rientro in qualsiasi momento a discrezione del creditore sembra essere un
dato costante dei contratti stipulati dalla banca Morgan Stanley. L’affare
descritto sulla pelle dell’Italia, evidenzia come le operazioni in derivati
gestite dal Ministero dell'economia e delle finanze si caratterizzino per un
altro livello di opacità, laddove nessuno è a conoscenza esattamente
dell'ammontare di tali operazioni e di quale sia l'eventuale guadagno, o
perdita complessivamente registrata dallo Stato. Presidente pro tempore, Monti Mario, quanti sono
complessivamente i suoi conflitti di interessi? Della serie: prima speculo in
un Paese e poi lo distruggo definitivamente indossando l’aureola del salvatore.
Al diavolo l’amen.
Fonte: http://sulatestagiannilannes.blogspot.it
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