DI CHRIS HEDGES
truthdig.com
Gaza è una
finestra sulla distopia (1) che ci sta assalendo. La disparità
crescente, tra le élite del mondo e tutte le grandi miserabili masse di
umanità, riesce a sopravvivere avvolta da una spirale di violenza. Molte
regioni povere del mondo, che sono sprofondate nel burrone
dell’economia, stanno cominciando ad assomigliare a Gaza, dove un
milione e seicentomila palestinesi vivono nel più grande campo di
concentramento del pianeta.
Queste zone di
martirio, piene di gente pietosamente povera, intrappolata dentro
squallide baraccopoli o in villaggi fatti di fango, recintate con fibre
elettroniche che controllano con telecamere di sorveglianza e sorvolate
da droni, con le guardie di frontiera e le unità militari che le
circondano e sparano per uccidere. Queste zone di distopia da incubo si
estendono dall'Africa sub-sahariana , al Pakistan e alla Cina. Sono
luoghi in cui si compiono omicidi mirati, dove dei brutali attacchi
militari vengono sferrati contro popoli che non hanno più nessuna
difesa, che non hanno un esercito, una marina o una forza aerea. Tutti i
loro tentativi di resistenza, per quanto inefficaci, vanno sempre
incontro ad un massacro indiscriminato, uno scempio proprio della
moderna guerra industriale.
Nel nuovo
panorama mondiale, come nei territori occupati da Israele e nei progetti
imperialisti degli Stati Uniti in Iraq, Pakistan, Somalia, Yemen e
Afghanistan, vengono perpetrati massacri di migliaia di innocenti
vittime inermi, tutte con l’etichetta della guerra.
Ogni resistenza
viene chiamata “provocazione , terrorismo o crimine contro l'umanità”.
Lo stato di diritto e il rispetto per le più fondamentali libertà civili
dell’uomo e il diritto di auto-determinazione, sono una semplice
finzione messa in scena solo per mantenere delle pubbliche relazioni e
placare le coscienze di chi vive nelle zone privilegiate.
I prigionieri
vengono torturati e "scompaiono"regolarmente. La scarsità di cibo e di
medicinali è una tattica di controllo ben sperimentata. Le bugie
impregnano le onde radio. Raggruppamenti religiosi, razziali ed etnici
vengono demonizzati. Missili piovono su baracche di mattoni, unità fuoco
automatizzate colpiscono abitanti inermi, dalle navi bombardano i campi
profughi con proiettili pesanti, e i morti, tra cui i bambini, restano
allineati lungo i corridoi di ospedali che non hanno né elettricità né
medicine.
Il crollo
imminente dell'economia internazionale, l’aggressione del clima, la
siccità che ne deriva, le inondazioni, il rapido declino delle rese
agricole e l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari sta creando un
universo in cui il potere è diviso in due : Da una parte una élite
ristretta, che detiene nelle sue mani sofisticati strumenti di morte, e
dall’altra masse esasperate. Tutte queste crisi stanno preparando una
guerra di classe che farà sembrare uno scherzo quello che immaginava
Karl Marx.
Si sta
costruendo un mondo dove la maggior parte degli uomini soffrirà la fame e
vivrà nella paura, mentre solo pochi eletti potranno ingozzarsi di
prelibatezze e abitare in condomini chiusi e protetti da qualsiasi
sgradito estraneo.
E sempre più gente dovrà essere sacrificata per mantenere in essere questo stato di squilibrio.
E questo
succede perché Israele, come pure gli Stati Uniti, fregandosene di
qualsiasi norma di diritto internazionale lascia una popolazione
soggiogata in miseria. La presenza continuata delle forze di
occupazione israeliane sfida quasi un centinaio di risoluzioni del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che hanno stabilito il loro
ritiro. Il blocco israeliano di Gaza, iniziato nel 2007, è una forma
brutale di punizione collettiva che viola l'articolo 33 della Quarta
Convenzione di Ginevra del 1949, che stabilisce le regole per la
"protezione dei civili in tempo di guerra."
Il blocco ha
trasformato Gaza in un pezzo di inferno, in un ghetto gestito dagli
israeliani, dove sono morte migliaia di persone, tra cui i 1.400 civili
uccisi nelle incursioni israeliane del 2008. Con il 95 % delle fabbriche
chiuse, l'industria palestinese ha praticamente cessato di funzionare.
Il restante 5 % funziona al 25-50% della sua capacità. Anche
l'industria della pesca è moribonda. Israele non permette che i
pescatori si allontanino più di tre miglia dalla costa, e spesso entro
le tre miglia i pescherecci finiscono sotto il tiro del fuoco
israeliano. Le pattuglie di frontiera israeliane hanno sequestrato il 35
% dei terreni agricoli di Gaza e ne hanno fatto una zona cuscinetto.
Le
infrastrutture Israeliane di questa zona sono ormai al collasso e questo
significa che la confisca delle falde acquifere da parte di Israele
lascia molti campi profughi, come Khan Yunis, senza acqua corrente. La
UNRWA (l'agenzia ONU per il soccorso dei profughi palestinesi) stima che
l'80 % di tutti gli abitanti di Gaza ormai viva solo degli aiuti
alimentari. E la pretesa di Israele al diritto dell’autodifesa è
smentita dal fatto che è proprio Israele, che mantiene un'occupazione
illegale e viola il diritto internazionale, sottoponendo a una punizione
collettiva il popolo palestinese. E' Israele che ha scelto l’escalation
della violenza, quando durante un'incursione a Gaza all'inizio di
questo mese il suo esercito ha colpito mortalmente un ragazzo di
tredici anni.
Mentre il mondo
si spacca in due, questo diventa il nuovo modello : I signori della
guerra che possiedono tutte le armi più tecnologiche e terrificanti
uccidono intere popolazioni. Facciamo la stessa cosa in Afghanistan,
Iraq, Pakistan, Yemen e Somalia.
Le forze del
mercato e i meccanismi militari che proteggono queste forze sono l’unica
ideologia che con cui si stanno governando tutti gli stati industriali e
si regola il rapporto tra uomini e mondo naturale. Si tratta di una
ideologia che si traduce in milioni di morti e sempre più milioni di
sfollati dalle loro case nei paesi in via di sviluppo.
Ma questa
ideologia ha un codice terribile e significa che queste forze potranno
probabilmente scagliarsi anche su tutti noi. Tutti quelli che non sono
utili alle forze del mercato sono considerati materiali di consumo e
quindi spendibili, senza nessun diritto e senza nessuna legittimità. La
loro esistenza, sia a Gaza o in qualsiasi altra città degradata
postindustriale come Camden, New Jersey, è considerata un peso per
l’efficienza e per il progresso. Sono come rifiuti. E come qualsiasi
rifiuto non hanno voce e non hanno nessuna libertà, possono essere
distrutti o imprigionati ,se ne può fare quello che si vuole. Questo è
un mondo in cui solo la forza e il profitto delle aziende sono sacri.
E' un mondo di barbarie.
"Potendo
disporre della forza-lavoro dell'uomo il sistema è in grado, tra
l'altro, di utilizzare l’uomo come entità fisica, psicologica e morale,
come ha scritto Karl Polanyi (2) - La grande trasformazione-. "Se non
potranno godere del bene della protezione che offre la cultura, gli
esseri umani potranno morire per effetto della loro insicurezza sociale;
potranno morire in quanto vittime di un grave scollamento sociale
causato dalla vizio, dai crimini e dall’inedia. La natura potrebbe
diventare solo un posto a cui strapparle le sue risorse, i suoi
elementi, lo spazio, per contaminare i suoi paesaggi , per inquinarne i
fiumi; La sicurezza degli stati sarebbe messa a repentaglio dai
militari e avere il potere di distruggere cibo e materie prime.
Infine, la
legge del mercato influirebbe drammaticamente sul potere d'acquisto che
sistematicamente farebbe fallire tutte le imprese, che per carenza di
contanti o per surplus di produzione potrebbero risultare dannose per il
sistema, tanto quanto lo erano le inondazioni e le carestie nelle
società primitive.
Indubbiamente,
il mercato del lavoro, la terra, e il denaro sono essenziali in una
economia di mercato, ma nessuna società potrebbe sopportare gli effetti
di un sistema arrivato ad essere tanto brutale, nemmeno per un breve
lasso di tempo, a meno che la sua essenza umana e naturale e la sua
struttura sociale non abbiano predisposto dei mezzi capaci di
proteggerla contro le devastazioni di un vero tritatutto satanico. "
Ormai almeno
47 milioni di americani dipendono dai buoni pasto per mangiare. Le
élite stanno complottando per non dare più questi buoni pasto e per
ritirare anche altri programmi che oggi vengono ancora chiamati
"diritto" e che permettono di vivere ai poveri. Il taglio di migliaia di
miliardi di dollari da Medicare, da Medicaid e da altri programmi
sociali, data la situazione di stallo politico di Washington e
l'incombente “fiscal cliff” , sembra ormai certo. Ci sono 50 milioni di
persone che vivono sotto la soglia di povertà, ma questa cifra non
significa nulla, perché per soglia di povertà si intende un reddito
annuo di US$ 22.350 per una famiglia di quattro persone. Aggiungiamoci
poi le decine di milioni di americani che vivono in una categoria
chiamata "vicina alla povertà", che comprendono tutte quelle famiglie
che tentano di vivere con meno di 45 mila dollari l'anno, e si arriva ad
almeno il 30% del paese che vive in povertà.
Una volta che
queste persone si renderanno conto che non ci sarà nessuna ripresa
economica e che il loro tenore di vita è destinato ancora a diminuire,
che sono intrappolati, che sperare nel futuro è un'illusione, si
arrabbieranno anche loro come i manifestanti in Grecia e in Spagna o i
militanti di Gaza o in Afghanistan.
Banche e altre
società finanziarie hanno in mano migliaia di miliardi - senza interessi
da pagare - arrivati dalla Federal Reserve e hanno accumulato 5.000
miliardi di dollari, in gran parte saccheggiati al Tesoro degli Stati
Uniti.
Quanto più a
lungo questa disparità andrà avanti in tutto il mondo e si perpetueranno
le disuguaglianze, tanto più le masse si rivolteranno e in breve
vedremo replicarsi il modello israeliano di un controllo del paese -
con i droni che voleranno sulle nostre teste, con ogni dissenso
considerato un crimine, con le teste di cuoio che abbatteranno le
porte, usando la forza che uccide come se fosse una forma accettabile
di sottomissione. Iil cibo sarà usato come un’arma, e tutto sarà sotto
sorveglianza costante.
Stiamo vedendo
questo nuovo aspetto del potere a Gaza e in altre parti degradate del
mondo. Quello che sta accadendo a Gaza, come quello che sta accadendo
alla gente di colore nelle comunità emarginate degli Stati Uniti, è un
modello.
Queste sono
tecniche di controllo usate dagli israeliani , e dalle unità di polizia
militarizzate nella guerra alla droga nelle città americane, dalle forze
speciali militari o mercenarie in Pakistan, in Afghanistan o in Iraq.
Sono sistemi prima sperimentati e poi perfezionati contro i deboli e gli indifesi.
La nostra
indifferenza insensibile alla situazione dei palestinesi, e delle
centinaia di milioni di poveri dimenticati in baraccopoli urbane in Asia
o in Africa, proprio come il nostro sottoproletariato, vuol dire che le
ingiustizie che li hanno colpiti potranno indisturbatamente colpire
anche noi. Se non proteggiamo loro, non proteggiamo nemmeno noi stessi .
Se implode
l’impero degli Stati Uniti, le forme più dure della violenza che viene
usata ai confini più remoti dell’impero verranno usate anche in patria.
Purtroppo però allo stesso tempo, le strutture democratiche al governo
del paese si sono calcificate. E i governi hanno abdicato e consegnato
il potere nelle mani di un organo esecutivo che serve pedissequamente
gli interessi globali delle corporazioni.
La stampa , gli
organi giudiziari e il potere legislativo hanno perso i denti e ormai
sono puramente decorativi. Lo spettro del terrorismo, come in Israele, è
utilizzato dallo Stato per stanziare spese gigantesche per la sicurezza
e la sorveglianza militare interna.
La privacy è abolita. Il dissenso è chiamato tradimento.
I militari
agiscono secondo un loro mantra di obbedienza cieca e con la forza che
caratterizza l'etica dei tempi più cupi della cultura.
Bellezza e verità sono aboliti. La cultura è degradata nel kitsch.
La vita emotiva
e intellettuale dei cittadini è devastata da spettacoli di cattivo
gusto se non osceni, e si va avanti prendendo manciate di antidolorifici
e sedativi. La cieca ambizione, la sete di potere e una personale
grottesca vanità sono esemplificate da David Petraeus e dalla sua ex
amante, questo è il motore del progresso.
Il concetto di bene comune non fa più parte del lessico del potere.
Questo, come
scrive il romanziere J.M. Coetzee è "il fiore nero della civiltà." E’
“Roma sotto Diocleziano”. E siamo noi. Gli Imperi che precipitano
verso regimi dispotici, sanguinari e corrotti che alla fine si
consumano.
E anche noi, come Israele, dovremo sputare sangue.
Chirs Hedges
Fonte: http://www.truthdig.com
Link: http://www.truthdig.com/report/page2/elites_will_make_gazans_of_us_all_20121119/
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