Il cosiddetto fonda Catricalà, che il Governo precedente aveva azzerato e che l'attuale Governo aveva la possibilità di ripristinare, è svanito di nuovo sotto la mannaia dei tagli
Scritto da Redazione di Gaianews.it il 02.11.2012
Il fondo per i disabili gravissimi è ancora a zero. Questa la
decisione del Consiglio dei Ministri. Inutili le intercessioni di Renato
Balduzzi e di Elsa Fornero, la quale, dicono che per la frustrazione
abbia anche pianto.
I malati di Sla e gli altri disabili gravissimi che avevano avviato uno sciopero della fame, poi sospeso la settimana scorsa, minacciano nuove serissime proteste. Lo sciopero della fame ricomincerà.
Il cosiddetto fonda Catricalà, che il Governo precedente aveva azzerato e che l’attuale Governo aveva la possibilità di ripristinare è svanito di nuovo sotto la mannaia dei tagli.
Secondo l’agguerrita vicepresidente del Comitato 16 novembre, che assiste sua sorella , amalata di Sla da 5 anni, e che aveva già definito questo Governo, senza mezzi termini, un “Governo disabile”, “C’è già una legge (spending review, art.23, comma 8) che dice che quei 658 milioni in via prevalente devono essere utilizzati per la non autosufficienza, prioritariamente per le gravi disabilità. In italiano il prevalente di 658 è almeno 330, si evince che saranno stanziati 350 milioni. Spetterà al governo emendare il disegno di legge di stabilità stabilendo che nel fondo Catricalà di 900 milioni 350 sono per la non autosufficienza”.
Questi persone hanno bisogno di assistenza costante e macchinari costosi per poter accedere ad una vita dignitosa.
Roberto Saviano, dalla sua pagina Facebook scrive: “Sono sempre più convinto, ascoltando l’assordante silenzio che circonda questa vicenda, che a essere pro-morte siano tutte quelle persone che negano ai disabili gravi e gravissimi e alle loro famiglie una vita dignitosa. Ma i disabili gravi e gravissimi e le loro famiglie, in un paese in costante campagna elettorale, non costituiscono un numero appetibile di voti… faremmo meglio ad abituarci a questa desolante verità. Eppure i nostri politici hanno il dovere categorico di far valere i diritti dei disabili e noi abbiamo il dovere di vigilare affinché lo facciano.”
Un’altra voce si aggiunge oggi alla protesta dei disabili gravissimi italiani, ed è quella dei siciliani , che , in 33, non hanno mai sospseso lo sciopero della fame e chiedono al nuovo presidente Crocetta nuovi aiuti.
“Adesso che è a capo della Regione Rosario Crocetta dimostri concretamente che la Sicilia è pronta per una crescita prima di tutto morale. Crocetta non dimentichi le centinaia di malati gravissimi che popolano la regione e s’impegni a realizzare un Centro Risvegli di eccellenza per post-comatosi, stati vegetativi e similari, un laboratorio di tipo “GMP” per la coltura di cellule staminali (sulla linea dell’ospedale di Brescia), un’ assistenza socio-sanitaria personalizzata ad hoc 12/24 ore per i malati che vivono a domicilio in condizioni di salute “estreme””.
“Chiediamo fortemente al Governo nazionale di inserire nel piano della non autosufficienza anche le persone in stato vegetativo, i malati affetti da syndrome di locked-in ed altre estreme disabilità. Chiediamo inoltre – conclude il presidente di Sicilia Risvegli- di attuare con la massima urgenza la Legge nazionale 162/1998 che prevede “progetti di vita indipendente””.
L’unica persona ad aver dato un segnale importante, secondo il comunicato del gruppo siciliano, è stata la senatrice del PD Paola Binetti che, mostrando solidarietà, ha promesso di presentare la settimana prossima un’ interrogazione parlamentare alla Camera. Salvatore Crisafulli e gli altri manifestanti fanno inoltre sapere che sospenderanno lo sciopero della fame solo se saranno convocati per un incontro con i rappresentanti del Governo.
I malati di Sla e gli altri disabili gravissimi che avevano avviato uno sciopero della fame, poi sospeso la settimana scorsa, minacciano nuove serissime proteste. Lo sciopero della fame ricomincerà.
Il cosiddetto fonda Catricalà, che il Governo precedente aveva azzerato e che l’attuale Governo aveva la possibilità di ripristinare è svanito di nuovo sotto la mannaia dei tagli.
Secondo l’agguerrita vicepresidente del Comitato 16 novembre, che assiste sua sorella , amalata di Sla da 5 anni, e che aveva già definito questo Governo, senza mezzi termini, un “Governo disabile”, “C’è già una legge (spending review, art.23, comma 8) che dice che quei 658 milioni in via prevalente devono essere utilizzati per la non autosufficienza, prioritariamente per le gravi disabilità. In italiano il prevalente di 658 è almeno 330, si evince che saranno stanziati 350 milioni. Spetterà al governo emendare il disegno di legge di stabilità stabilendo che nel fondo Catricalà di 900 milioni 350 sono per la non autosufficienza”.
Questi persone hanno bisogno di assistenza costante e macchinari costosi per poter accedere ad una vita dignitosa.
Roberto Saviano, dalla sua pagina Facebook scrive: “Sono sempre più convinto, ascoltando l’assordante silenzio che circonda questa vicenda, che a essere pro-morte siano tutte quelle persone che negano ai disabili gravi e gravissimi e alle loro famiglie una vita dignitosa. Ma i disabili gravi e gravissimi e le loro famiglie, in un paese in costante campagna elettorale, non costituiscono un numero appetibile di voti… faremmo meglio ad abituarci a questa desolante verità. Eppure i nostri politici hanno il dovere categorico di far valere i diritti dei disabili e noi abbiamo il dovere di vigilare affinché lo facciano.”
Un’altra voce si aggiunge oggi alla protesta dei disabili gravissimi italiani, ed è quella dei siciliani , che , in 33, non hanno mai sospseso lo sciopero della fame e chiedono al nuovo presidente Crocetta nuovi aiuti.
“Adesso che è a capo della Regione Rosario Crocetta dimostri concretamente che la Sicilia è pronta per una crescita prima di tutto morale. Crocetta non dimentichi le centinaia di malati gravissimi che popolano la regione e s’impegni a realizzare un Centro Risvegli di eccellenza per post-comatosi, stati vegetativi e similari, un laboratorio di tipo “GMP” per la coltura di cellule staminali (sulla linea dell’ospedale di Brescia), un’ assistenza socio-sanitaria personalizzata ad hoc 12/24 ore per i malati che vivono a domicilio in condizioni di salute “estreme””.
“Chiediamo fortemente al Governo nazionale di inserire nel piano della non autosufficienza anche le persone in stato vegetativo, i malati affetti da syndrome di locked-in ed altre estreme disabilità. Chiediamo inoltre – conclude il presidente di Sicilia Risvegli- di attuare con la massima urgenza la Legge nazionale 162/1998 che prevede “progetti di vita indipendente””.
L’unica persona ad aver dato un segnale importante, secondo il comunicato del gruppo siciliano, è stata la senatrice del PD Paola Binetti che, mostrando solidarietà, ha promesso di presentare la settimana prossima un’ interrogazione parlamentare alla Camera. Salvatore Crisafulli e gli altri manifestanti fanno inoltre sapere che sospenderanno lo sciopero della fame solo se saranno convocati per un incontro con i rappresentanti del Governo.
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